La drammatica emergenza climatica in tutta Europa !

La drammatica emergenza climatica in tutta Europa !
CATERINA OMES

A cura di CATERINA OMES (Milano)

* caterina.omes@dconline.info * 338-9446344

Segretario per lo Sviluppo e l’Organizzazione della Democrazia Cristiana in provincia di Milano

Segretario Organizzativo Generale del Parlamento Virtuale.

< La drammatica emergenza climatica in tutta Europa ! >

Una drammatica emergenza climatica si sta verificando in tutto il continente europeo !

In Francia chiuse addirittura quattromila scuole, mentre il Governo invita “caldamente” ad evitare gli spostamenti non necessari. Disagi anche per chi viaggia in treno, con il caldo  che mette perfino a rischio una rete ferroviaria,  “non concepita per fronteggiare tali temperature“, così come ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Elisabeth Borne.

In Francia ci sono stati anche diversi incendi: almeno 25 quelli segnalati con una dozzina di case bruciate. C’e’ anche stato la prima vittima, un uomo che lavorava su un tetto a +35°C, vicino Rennes.

Il Governo francese invita dunque alla massima prudenza per evitare il ripetersi di situazioni come quelle che, nel 2003, portarono alla morte centinaia di mila persone.

Tra sabato e domenica i metereologi prevedono che in Germania la colonnina di mercurio potra’ arrivare fino a +40°C: una temperatura assolutamente inconsueta per il Paese dove i condizionatori non sono mai serviti. Previsti picchi fino a +39°C anche nella capitale Berlino.

Situazioni simili in Polonia, Repubblica ceca e in tutto il centro Europa.

In Svizzera, le ferrovie hanno irrigato i binari per evitare il ripetersi delle deformazioni registrate il giorno prima (un’altra soluzione, utilizzata in precedenti ondate di calore, e’ quello di dipingerli di bianco).

A temere un ulteriore aumento delle temperature sarà la Spagna, raggiunta da picchi oltre i 40 gradi anche nelle zone settentrionali, di solito piu’ fresche (Navarra, La Rioja, Paesi Baschi e Aragona).

Sempre in Spagna ieri un ragazzo di 17 anni è morto a Cordova, in un comune dell’Andalusia, nel sud del Paese, “per un colpo di caldo”, dopo essere caduto nella piscina della tenuta dove lavorava per un collasso, mentre un anziano è deceduto accasciandosi nel centro di Valladolid.

Numerosi incendi si sono verificati in particolare in Catalogna, dove i vigili del fuoco combattono un incendio che ha gia’ bruciato 6.500 ettari e che rimane fuori controllo. Il lavoro dei vigili del fuoco, ha spiegato il capo, David Borrell, e’ complicato da picchi di calore a 44 gradi “e livelli di umidita’ molto bassi”. L’ondata di caldo e’ eccezionale non solo per la canicola, ma anche per la precocita’.

“Dovremo cambiare la nostra organizzazione, il nostro modo di lavorare, costruire in modo diverso“, ha avvertito il presidente francese Emmanuel Macron a margine del G20 a Tokyo, chiedendo un necessario “adattamento della societa’ e delle sue pratiche“.

L’Organizzazione mondiale della sanita’ ha detto comunque che e’ “prematuro” attribuire l’anomala e incipiente ondata di caldo “al surriscaldamento globale“. Tuttavia, ha osservato che e’ “coerente con gli scenari climatici che prevedono eventi di calore piu’ frequenti e intensi“.

L’Onu: “non si può più aspettare. In tutt’Europa ci sono temperature soffocanti che stringono in una morsa da giorni il Continente e che lontano dalle coste, e dove per la scarsa abitudine a questi climi mancano i condizionatori d’aria, si fanno quasi insopportabili.

Di fronte a questo disastro, l’Onu lancia un nuovo appello: i progressi in atto contro i cambiamenti climatici sono troppo lenti, serve una svolta che “il mondo non puo’ piu’ aspettare“.

New York, intanto, dichiara per la prima volta l’emergenza climatica. Il consiglio comunale ha approvato una disposizione che chiede un’azione immediata per combattere il cambiamento climatico. Il caldo record che ha interessato in questo mese di giugno l’Europa e gli Stati Uniti e che fa seguito alle ondate di calore che si sono abbattute recentemente sull’Australia, l’India, il Pakistan e alcune regioni del Medio Oriente dimostrano, secondo le Nazioni Unite, che “il mondo non puo’ piu’ aspettare progressi graduali contro il cambiamento climatico”.

L’Onu invita gli Stati ad attuare “cambiamenti profondi, trasformazioni sistemiche della societa’”.

Patricia Espinosa, Segretario esecutivo della Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici ha ricordato che l’Accordo di Parigi del 2015 ha fissato come punto fondamentale il contenimento dell’aumento della temperatura mondiale piu’ possibile vicino ad un grado e mezzo.

Per ottenere questo obiettivo e’ necessario ridurre le emissioni dei gas serra del 45% entro il 2030. In previsione della conferenza sul clima in programma a novembre in Cile, l’Onu ha invitato i Paesi a mettere in campo soluzioni e regole drastiche, in grado di generare cambiamenti rapidi ed efficaci.

 

A cura di CATERINA OMES (Milano) * caterina.omes@dconline.info * 338-9446344

Segretario per lo Sviluppo e l’Organizzazione della Democrazia Cristiana in provincia di Milano

Segretario Organizzativo Generale del Parlamento Virtuale.