LA BATTAGLIA DI VALENTINA VALENTI A DIFESA DEI DISABILI E PER IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO / COSTITUZIONALE DEI LORO DIRITTI !

LA BATTAGLIA DI VALENTINA VALENTI A DIFESA DEI DISABILI E PER IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO / COSTITUZIONALE DEI LORO DIRITTI !
Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info

Vice-Segretario nazionale del Dip. < Sviluppo – Comunicazione – Marketing > della Democrazia Cristiana Italiana

Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana  

< LA BATTAGLIA DI VALENTINA VALENTI A DIFESA DEI DISABILI E PER IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO / COSTITUZIONALE DEI LORO DIRITTI ! >

Welfare, handicap, sono termini di cui tutti coloro che ricoprono un incarico pubblico non fanno altro riempirsi la bocca.

Don Oreste Benzi fondatore dell’Associazione/Comunità intitolata a papa Giovanni XXIII

Sono due vocaboli di un mega puzzle che, figuratamente parlando, forma il mega mosaico delle criticità che quotidianamente minano e danneggiano l’efficienza della persona nella sua integralità.

Dunque per far fronte a tutto questo è più che evidente che le parole ed i buoni propositi servono veramente a poco.

Mi sovviene un ricordo: l’indimenticato Don Oreste Benzi, lo storico fondatore dell’encomiabile Associazione Giovanni XXIII°, ancora oggi, per grazia di Dio, attiva e operativa tra e per gli ultimi, in un dei tanti suoi incontri pubblici con politici e amministratori disse:

<< Potete dire tutto il bene che volete anche che fate l’impossibile per alleviare la vita quotidiana ai meno fortunati.

Sapete qual è la prova che dimostrerà quanto asserite? La cosiddetta “prova del nove” !

Se nel bilancio degli enti che amministrate non ci sarà una  specifica voce di spesa per far fronte alla povertà dilagante vuol dire che avete solo raccontato una bella favola e nulla più ! >>.

Quante storie tristi di disabilità, di handicap, da decenni ormai, purtroppo, sentiamo parlare, ne leggiamo sui giornali, che sono state tamponate  con palliativi legislativi contingenti  oppure, peggio ancora non hanno avuto risposta lasciando migliaia di persone al loro destino con le loro famiglie distrutte dal dolore.

Rodolfo Concordia
Cristina Panzavolta

Democrazia Cristiana ed Unione Cattolica Italiana si sono sempre impegnate per far valere queste tematiche e trovare soluzioni adeguate attraverso le risposte da ottenere in ambito istituzionale.

Ne danno testimonianza l’impegno di Cristina Panzavolta (U.C.I. Forlì) e di Rodolfo Concordia (D.C. Roma) ma anche di tante altre persone che si impegnano senza riserve in questo importante settore.

Valentina Valenti (Roma)

Chi lotta con determinazione e tenacia – in ogni sede e ad ogni livello – è senza ombra di dubbio anche Valentina Valenti, siciliana di origine ma da tempo stabilmente residente in Roma Capitale..

Tutto è iniziato da quando nel lontano 1988 facendo una capriola durante l’ora di educazione fisica all’età di 18 anni è rimasta paralizzata.

< Libertà nell’handicap > è l’Associazione M.R.C.G, in via Quintino Sella , Roma, fondata e guidata da Valentina Valenti.

Grazie alla sua competenza ed al suo continuo aggiornarsi, Valentina Valenti continua a battersi con la stessa grinta da quando nel 1994, partendo da Messina, da buona siciliana doc, iniziò la sua battaglia giuridico – politica con cui rivendica la necessità di colmare il vuoto costituzionale – fino ad oggi mai soddisfatta – per ciò che concerne il concetto di disabilità a 360°.

Con queste parole Valentina Valenti interviene nel merito della questione.

<<  Il mio incidente si è verificato nel 1980 prima del varo della legge n. 104 del 5/02/1992, che attiene ai diritti di integrazione sociale e di assistenza per la persona handicappata.

Con questa legge i governanti credono di aver risolto gran parte dei problemi, ma purtroppo non è così. >>

Nel partecipare al convegno < A proposito di disabilità: opportunità, risorse e nuove sfide > svoltosi a Catania nei giorni scorsi (24 marzo 2023) presso l’International Airport Hotel, Valentina Valenti – nel suo intervento – ha affermato:

<< Attualmente la politica fa ancora fatica ad accettare il vuoto costituzionale visto che la disabilità assimilata al 100% è riferibile ai disabili con arti superiori e inferiori, psichici e mutilati.

Tutti gli altri sono disabili al 95% questo è quanto riconosce l’attuale Testo Unico dell’INAIL.

Per superare questa classificazione “condizione sine qua non” è il riconoscimento costituzionale del concetto di persona disabile.

Io ne sono un esempio e come me tante altre persone.

Per la mia disabilità ho bisogno di tre persone che mi assistono quotidianamente nonostante io abbia i miei genitori anziani. Mi marito  mi assiste ha 24.

I fondi del welfare non possono essere tutti dirottati sul socio sanitario ma devono tener conto anche a queste gravi condizioni di disabilità >>.

Dunque il riconoscimento giuridico-costituzionale del concetto di persona disabile è il presupposto di una vera riforma sostanziale con una legge dello Stato con provvidenze concrete destinate alla disabilità nella sua integralità.

 

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Emidio Ablondi
1 anno fa

Fate bene ad aiutare i disabili. Io sono un disabile al 100%