LA BATTAGLIA DELL’ING. PORDENONESE GIAMBATTISTA TOTARO (INDIPENDENTE NELLA LISTA “AUTONOMIA RESPONSABILE”) A TUTELA DELL’AMBIENTE E PER LA SOSTENIBILITA’ ECOLOGICA QUALE PRESUPPOSTO DELL’INCLUSIONE ! > * SECONDA PARTE

LA BATTAGLIA DELL’ING. PORDENONESE GIAMBATTISTA TOTARO (INDIPENDENTE NELLA LISTA “AUTONOMIA RESPONSABILE”) A TUTELA DELL’AMBIENTE E PER LA SOSTENIBILITA’ ECOLOGICA QUALE PRESUPPOSTO DELL’INCLUSIONE ! > * SECONDA PARTE
Dott. Angelo Sandri

A cura di Dott. ANGELO SANDRI (Cervignano del Friuli/UD)

segreteria.nazionale@dconline.info * cell. 342-1876463 *

Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana

Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< LA BATTAGLIA DELL’ING. PORDENONESE GIAMBATTISTA TOTARO (INDIPENDENTE NELLA LISTA “AUTONOMIA RESPONSABILE”) A TUTELA DELL’AMBIENTE E PER LA SOSTENIBILITA’ ECOLOGICA QUALE PRESUPPOSTO DELL’INCLUSIONE ! > * SECONDA PARTE

Siamo ormai agli ultimi giorni di campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia che si terranno nelle prossime giornate di domenica 2 aprile e di lunedì 3 aprile 2023, per il rinnovo della carica di Governatore e l’elezione del nuovo Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

Nel collegio di Pordenone (comprendente il Comune capoluogo di Pordenone ed i cinquanta Comuni della provincia stessa) è candidato dunque l’ing. Giambattista Totaro (Pordenone) nell’ambito della Lista < Autonomia Responsabile > che sostiene la candidatura del Governatore uscente Massimiliano Fedriga.

Di anni 64 e residente in quel di Pordenone, Giambattista Totaro è un Ingegnere ambientale di elevata professionalità . membro dell’Ordine degli Ingegneri, con Master in psicologia. E’ anche Ingegnere consulente libero professionista presso l’Unione Europea.

Ingegnere, consulente, advisor, progettista, Giambattista Totaro è coordinatore e supervisore presso la < UN-RESCUE ONG > in collaborazione con la DESA delle Nazioni Unite (con il grado di Colonel Commender) per le attività di Cooperazione e Protezione Civile Internazionale per progetti ed interventi umanitari in ambito ambientale nelle aree internazionali di crisi.

DESA è l’acronimo di Dipartimento per gli affari economici e sociali (Department of Economic and Social Affairs – DESA), strettamente connesso al Segretariato delle Nazioni Unite.

Abbiamo già evidenziato l’impegno che l’Ing. Giambattista Totaro ha voluto porre – anche nel corso della sua campagna elettorale per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia 2023 – sui temi legati alla questione ambientale, con una proiezione squisitamente regionale e per porre al centro anche di questa istituzione l’attenzione che deve essere posta su questi temi di straordinaria importanza.

Abbiamo anche richiamato il testo intitolato  < La sostenibilità ecologica ambientale come presupposto per l’inclusione > nel quale l’Ing. Giambattisto Totaro approfondisce vari temi legati all’ambiente ed alla sua tutela, di scottante attualità rispetto alla situazione presente.

Il lettore si trova di fronte ad un  testo  molto interessante e scritto in   modo  esaustivo, dove vengono affrontati i  problemi  ambientali,  con tutta una serie di informazioni e di soluzioni efficaci che vengono proposte.

Ed in particolare riguardo la sostenibilità ecologica ambientale.

Importante è  il  riferimento  all’Unione Europea ed all’ONU  all’impegno  espresso nell’accordo a Parigi per i negoziati internazionali, relativi al clima, con obiettivi da realizzare entro il  2030 .

La  riduzione  dei  gas  serra  è  la  base   per  migliorare  le condizioni climatiche, ma, insieme a questo, ci sono molti altri obiettivi da raggiungere, contro la povertà e l’AIDS nel mondo, la discriminazione verso le donne per l’uguaglianza mondiale, l’eliminazione delle discariche, la riduzione dei giovani disoccupati e molto altro ; si tratta di una vera  lotta anche contro gli abusi di potere.

Il testo si divide in vari capitoli molto  esaustivi, con  l’aggiunta anche di alcuni  grafici  per  poter rendere  più  chiara  la  spiegazione  che viene data.

Ed il tutto  ha  sempre come  suo focus il  benessere comune , con il tramonto  delle  risorse  e  delle  energie  non  rinnovabili  e l’introduzione  sempre  più  intensa  e  diffusa  di  energie  e provocati  da   azioni   antropiche   dell’uomo,  che è  diventata sempre più primaria per i governi e per le popolazioni.

Attualmente la transizione verso un’economia maggiormente orientata alla SOSTENIBILITA’ ECOLOGICA ED AMBIENTALE è infatti uno dei primari obiettivi  strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

E’ fondamentale dunque approfondire come si possano individuare, descrivere e valutare, in via preventiva rispetto alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente, sulla salute e sul benessere umano di ogni progetto; che siano pubblici od anche privati.

L’impatto ambientale è l’alterazione dell’ambiente inteso come sistema di relazioni fra fattori antropici, naturalistici,  climatici, paesaggistici, architettonici, agricoli, economici e culturali, in conseguenza  dell’attuazione  sul  territorio di piani, programmi o progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonché di eventuali mal funzionamenti.

Gli impatti ambientali diretti sono quelli connessi ad attività, prodotti e servizi su cui l’organizzazione esercita un controllo gestionale diretto: obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni; emissioni in atmosfera; scarichi nelle acque; produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento decisioni amministrative e di programmazione; assortimento dei prodotti; prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori, subappaltatori e fornitori.

Gli aspetti ambientali diretti possono essere controllati tramite decisioni gestionali interne; nel caso invece degli aspetti ambientali indiretti, al fine di acquisire vantaggi sul piano ambientale l’organizzazione dovrà poter incidere su appaltatori (e subappaltatori), fornitori, clienti e utilizzatori dei propri prodotti e servizi, dando prova di saper utilizzare il proprio peso in modo creativo.

Impatto ambientale e criteri ESG.

I criteri ESG sono utilizzati per misurare l’impatto ambientale, sociale e di “governance” delle aziende, sempre più focalizzate nel mettere in evidenza la sostenibilità della propria impresa e delle proprie iniziative.

Le tre lettere dell’acronimo ESG si riferiscono alle parole inglesi: Environmental, che riguarda l’impatto su ambiente e territorio; Social, che comprende invece tutte le iniziative con un impatto sociale; Governance, che riguarda aspetti più interni all’azienda e alla sua amministrazione.

Si ha dunque riguardo a proposito di:

rifiuti solidi e altri tipi di rifiuti , in particolare di quelli pericolosi ;

uso e contaminazione del suolo ;

uso di risorse naturali e di materie prime (compresa l’energia);

uso di additivi e coadiuvanti nonché di semilavorati;

questioni locali (rumore, vibrazioni, odori, polveri, impatto visivo e altre);

aspetti legati ai trasporti (sia per beni che per servizi);

rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali che derivano o possono derivare a seguito di incidenti e possibili situazioni di emergenza;

effetti sulla biodiversità.

Gli impatti ambientali indiretti sono quelli che possono derivare dalle interazioni di un’Organizzazione con terzi, fornitori, subappaltatori, pubblico, che possono essere influenzati in modo ragionevole dall’Organizzazione :

aspetti legati al ciclo di vita del prodotto (progettazione, sviluppo, imballaggio, trasporto, uso e recupero / smaltimento dei rifiuti);

investimenti di capitale, concessione di prestiti e servizi assicurativi;

nuovi mercati; scelta e composizione dei servizi.

I criteri ESG si utilizzano dunque per valutare investimenti responsabili non solo nei riguardi della gestione finanziaria dell’impresa, ma anche su aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.

Valutazione dell’impatto ambientale :

Per garantire che lo sviluppo delle attività umane sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sono state redatte delle procedure tecniche di valutazione di natura tecnico-scientifica, le VIA e VAS.

La VIA, la Valutazione Impatto Ambientale, viene utilizzata nella fase di progettazione delle singole opere.

In questa fase è infatti possibile individuare scientificamente i potenziali  impatti  ambientali  della  messa  in  opera  degli artefatti.

Il principio che regola la VIA è la prevenzione del rischio mediante appunto una valutazione preventiva.

La procedura della VIA prevede un iter ben preciso, stabilito dalle “Norme in materia ambientale”.

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) si utilizza per le valutazioni di impatto ambientale dei piani e programmi territoriali (pianificazione e programmazione territoriale).

La VAS quindi non è inerente ad una singola opera, ma a piani più complessi relativi appunto alla programmazione territoriale.

 

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Mioara
1 anno fa

Complimenti

1 anno fa

Forza Gianbattista