A cura di JAMINDA ZUCCA (Oristano)

jaminda.zucca@dconline.info * cell. 351-7022197 *

Segretario regionale del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della regione Sardegna. 

Segretario provinciale del Dipartimento “Sport ed Eventi sociali” della Democrazia Cristiana della provincia di Oristano

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana.

< JAMINDA ZUCCA (D.C. ORISTANO): IL MOVIMENTO “SENIORES” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA SI FACCIA PROMOTORE DI UNA INIZIATIVA DI LEGGE A FAVORE DELLA “DANZATERAPIA” ! >

Danzaterapia: cos’è ? E cosa serve ? La danzaterapia è una pratica olistica che aiuta a riequilibrare l’area cognitiva, l’area emotiva, l’area razionale, l’area psicomotoria e va ad aumentare il livello dell’energia psico-fisica generale delle persone.

I suoi benefici si estendono a tutti ed in particolare agli anziani. Che cos’è dunque la danzaterapia ?

Conosciuta anche con il nome di < danza-musico-terapia e l’acronimo DMT (danza-movimento-terapia), la danzaterapia è una forma di arteterapia che utilizza la musica  e il movimento come cura e mezzo terapeutico > essa si basa essenzialmente sul principio olistico dell’unità bio-psico-spirituale dell’uomo e ha nella fisicità il suo elemento fondamentale.

Le emozioni e le memorie – nel corpo – fuoriescono proprio attraverso la danza.

Si tratta quindi di una pratica per cui la danza ed il movimento, sono considerati rivelatori di stati interiori e offrono la possibilità psichica non solo di farli emergere, ma anche di affrontarli, superando certi ostacoli che fanno vivere bene.

E questo soprattutto grazie all’intervento di un terapeuta preparato.

La danza, dunque, in questo contesto, non è solo un’arte applicata, bensì deve essere intesa con un significato più ampio che coniuga il movimento, l’energia cinetica del corpo, con il vissuto emotivo della persona.

Come funziona questo procedimento ?

Attraverso il corpo, il paziente lascia emergere quel mondo interiore che solitamente è muto o, almeno, viene fuori con estrema difficoltà attraverso le parole.

Accrescere il vocabolario corporeo è cosa molto importante, in quanto serve ad accedere a nuove dimensioni della coscienza di sé.

Fin dall’inizio del secolo scorso si era intuito l’enorme potenziale insito nel movimento quale chiave d’accesso all’inconscio.

Un pioniere in questo campo fu senza ombra di dubbio Gustav Jung, il celebre filosofo, psichiatra e psico-analista svizzero ( 1875 – 1961 ).

Egli dimostrò una grande apertura per le diverse modalità espressive: pittoriche, drammatiche e di movimento.

I disturbi che la danzaterapia può contribuire a curare sono differenti, appartenenti a diverse aree dell’essere.

Queste sono: l’area cognitiva, per cui attraverso la danzaterapia si possono migliorare alcune competenze quali lo schema corporeo, l’apprendimento di concetti o il ricorso ai simboli.

L’area emotiva, incrementando la capacità di manifestare le proprie emozioni.

L’area razionale, per cui vengono migliorate le relazioni intrapersonali.

L’area psicomotoria, aumenta la coordinazione motoria e la capacità di gestione dello spazio, la propriocezione e la consapevolezza del corpo.

Tutto questo ha come scopo finale quello di promuovere il benessere della persona, stimolare il piacere e l’energia psico-fisica ed offrire maggiore possibilità di sviluppo delle competenze relazionali.

La danzaterapia è una tecnica facile e piacevole, adatta a persone di ogni età e condizione psicofisica. Un approccio a questa disciplina è consigliato a minori e adulti affetti da disturbi psicologici; a persone con disturbi del comportamento alimentare o affette da altre dipendenze; adolescenti, anziani, disabili, donne in stato di gravidanza.

Utilizzata in ambito sociale e rieducativo essa è ottimo strumento anche per gli operatori sanitari a contatto con pazienti dalla psiche complessa.

Più in generale è consigliato per chi soffre di disturbi somatici, psicologici e relazionali.

Gli incontri di danzaterapia possono essere rivolti a singoli individui, a coppie oppure a gruppi: la scelta del contesto in genere viene effettuata in relazione ai metodi ed alle necessità relativi alla problematica specifica che si sta trattando.

Oggi esistono molte forme di aiuto alla mente a coloro i quali utilizzano la danza.

Esse vengono adottate in contesti privati o in ospedali e strutture pubbliche del settore della salute mentale o dell’istruzione e dell’educazione.

Le varie metodologie di danzaterapia sono fondate su diverse interpretazioni teoriche del ballo e delle sue potenzialità di supporto alla mente.

Sarebbe utile poter incentivare – anche con un’iniziativa legislativa che tenda a renderne maggiormente favorevole l’accesso – lo sviluppo di questo settore ed il Movimento Seniores della Democrazia Cristiana potrebbe farsene carico con una iniziativa ad hoc  che sicuramente incontrerebbe grande consenso.

Anche la Segretaria nazionale del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana Natascia Pizzutti (di Manzano/ in provincia di Udine) si è dichiarata estremamente favorevole ad appoggiare una simile iniziativa,

Essa appare meritoria di attenzione e di sostegno.

Le ha fatto eco la Coordinatrice della Segreteria politica nazionale Mioara Done (Roma) che ha inteso poter coinvolgere sulla proposta anche la Direzione nazionale del partito dello Scudo Crociato in un prossimo incontro che è in programma a breve.

Un tanto anche in vista del prossimo XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, che è stato ufficialmente convocato per i giorni 15 e 16 dicembre 2023, a Roma, presso il Centro Congressi < Casa Tra Noi >.

Nell’ambito dell’evento congressuale – ha sottolineato Mioara Done – vi sarà un’apposita < sezione di lavoro > dedicata al programma del partito e queste proposte sono molto utili per sottoporre all’attenzione di tutti proposte di lavoro che si ritengono positive e meritorie di attenzione.

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