INTERVISTA AL DIRETTORE SALESIANO DON FERDINANDO COLOMBO DEL SACRO CUORE DI BOLOGNA PER  “IL POPOLO” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

INTERVISTA AL DIRETTORE SALESIANO DON FERDINANDO COLOMBO DEL SACRO CUORE DI BOLOGNA PER  “IL POPOLO” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

A cura di Franco Capanna (Teramo)

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

INTERVISTA AL DIRETTORE SALESIANO DON FERDINANDO COLOMBO DEL SACRO CUORE DI BOLOGNA PER  “IL POPOLO” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

Carissime lettrici e lettori oggi  l’intervista al direttore Salesiano Don Ferdinando Colombo del Sacro Cuore di Bologna.

” Carissimo Franco riesco ora fare intervista dopo una settimana molto faticosa. Leggo quanto mi hai scritto e lodo il Signore per il tuo coraggio da crociato che porti avanti i tuoi gridi di libertà e democrazia.

Un affettuoso saluto ,un ricordo nella preghiera”.

Don Ferdinando Colombo nasce il 23 dicembre 1936a Trezzo sull’Adda (Mi).

Conosce i salesiani di Treviglio e affascinato il 16 agosto 1954 emette la professione religiosa nella Congregazione Salesiana.

Si laurea in matematica e fisica.

Diventa sacerdote il 10 aprile. 1965.

Un sacerdote dotto, carismatico e un privilegio per me scrivente avermi concesso il suo prezioso tempo.

Conosco da tempo l’illustre personaggio che,pur oberato da impegni gravosi,legge i miei articoli e sorprende la sua umiltà innata che virtù dei santi.

Quando venni nominato ,io scrivente, nel 2020 ” Franco Capanna personaggio dell’anno in Nord America” ne feci un quadro grande per adornare il mio soggiorno e misi in articolo anche l’immagine sua ovvero di Ferdinando Colombo per il suo sostegno nelle lotte del mio cammino e spiazzava il mio pensiero con un ” Franco non so se ne sono degno”.

INTERVISTA.

Domanda: < Che significato ha essere sacerdote Salesiano ? >

San Domenico Savio.

Far parte dell’Associazione del Sacro Cuore, esprime anzitutto la vostra volontà di entrare nella rete di persone che pregano le une per le altre e che si affidano fiduciose alla divina Misericordia di cui il Cuore di Gesù è il simbolo vivo.

Per questo, essendo associati vi viene inviata ogni mese la rivista «Sacro Cuore», il calendario annuale e alcune pubblicazioni che aiutano la riflessione e la preghiera.

2. Il secondo scopo è più profondo, di fede: partecipare ai frutti della Passione e Risurrezione di Gesù, nella celebrazione della Santa Messa.

Chi desidera può chiedere di far celebrare una o più Messe per le persone che vuole più profondamente unite alla vita di Cristo, siano esse vive o defunte.


La celebrazione dell’Eucaristia rende presente la forza del sacrificio di Cristo negli avvenimenti più importanti della nostra vita: ringraziamo per i bambini che nascono; proteggiamo gli adolescenti che s’affacciano alla vita; santifichiamo la casa degli sposi; chiediamo il dono dei figli; raccomandiamo la salute dei malati; accompagniamo la solitudine degli anziani e prepariamo il momento decisivo dell’incontro con Cristo Salvatore.

3. C’è un terzo scopo: le libere offerte che Voi ci fate pervenire, hanno uno sbocco vocazionale e missionario perché vengono utilizzate per far studiare i giovani sacerdoti, soprattutto dei paesi Poveri, e per realizzare tutti i servizi educativi con i quali i nostri missionari promuovono lo sviluppo umano e cristiano dei giovani poveri.

Senza il vostro aiuto non sarebbero possibili tanti interventi da cui dipendono la L’Associazione “Opera Salesiana Del Sacro Cuore”

L’ “Opera Salesiana Del Sacro Cuore” è stata costituita ufficialmente il 28 febbraio 1995, ma affonda le sue radici nella spiritualità di Don Antonio Gavinelli (1885-1968), sacerdote salesiano che nel 1930 fu incaricato di ricostruire il Tempio del Sacro Cuore di Bologna, crollato per la mancanza di fondamenta.

La sua genialità, ma soprattutto la sua fede gli fece prendere coscienza che il vero tempio da costruire era la devozione al Sacro Cuore nel profondo della coscienza dei cristiani, non solo di Bologna, ma dell’Italia.

Anticipando le luminose scelte del Concilio Vaticano II incentrò DOMANDE e risposte.

D.  Che significato la sigla SDB?

‘SDB’ vuol dire ‘Salesiani di Don Bosco’.

D. Che significa essere salesiani di don Bosco.

Essere ‘Salesiano di Don Bosco’ significa entrare in una Congregazione Cattolica di persone che dedicano tutta la loro vita a Dio attraverso il generoso servizio ai giovani, specialmente i più poveri e disagiati.

Si entra in questa forma di vita con la professione dei voti religiosi, vivendo in comunità, educando ed evangelizzando i giovani secondo l’esempio di Don Bosco.

Perché il l nome salesiani di don Bosco San Giovanni Bosco – È Santo Italiano del secolo diciannovesimo – i suoi ragazzi lo chiamavano DON
BOSCO e ‘DON’ in italiano significa ‘Sacerdote’. E continua ad essere chiamato così anche ai nostri giorni.

Egli fondò una Congregazione la cui finalità è prendersi cura dei giovani specialmente i più poveri. Egli chiamò coloro che ‘lo vollero seguire’, Salesiani, nome che deriva da San Francesco di Sales, un Santo molto popolare nell’Italia del Nord, dove nacque Don Bosco.

Egli scelse San Francesco di Sales come patrono della sua Società e volle che i suoi collaboratori ne imitassero la sua grande umanità.

Dove sono i salesiani nel mondo e quanti sono?

I Salesiani di Don Bosco sono presenti in 132 Paesi del pianeta. Attualmente i Salesiani sono 15.500. Sono attivi nel campo giovanile in oltre 2.000 opere pastorali: scuole, parrocchie, oratori, Università, orfanatrofi, lebbrosari, ecc..

Quale lo scopo dei Salesiani di don Bosco
Educare i giovani perchè divengano Buoni cristiani e onesti cittadini preparare una società in cui i giovani possano sviluppare le loro capacità nell’onestà e nella fede-

Come operano i salesiani di don Bosco a servizio della gioventù.

Qui c’è una lista di progetti in favore della gioventù portati avanti dai Salesiani di Don Bosco nel mondo

Scuole di vari gradi accademici. Scuole Agricole, Collegi, Università, Oratori e Centri Giovanili, Parrocchie, Missioni, Movimenti Giovanili, Case Editrici, Centri di Comunicazione Sociale, Produzione di Multimedia, Cine Forum, Teatro e Circoli Musicali, Circoli Polisportivi, Scuole di Arti Grafiche, Pubblicazioni, Programmi di Educazione alla Pace e Democrazia, Centri Catechetici, Progetti di sviluppo rurale, Centri per Ragazzi di Strada, Asili, Centri di Riabilitazione, Centri di Orientamento, Centri di Recupero per tossicodipendenti, Centri per Rifugiati, Centri Vocazionali, Centri di Volontariato, Agenzie di raccolta fondi, Centri di Ricerca Giovanile e Sviluppo.

Nel mondo moderno, è ancora possibile una vita “. Consacrata” per sempre?

Non è certo una impresa facile vivere la vita consacrata, i tre voti, giorno dopo giorno. Ma è senz’altro possibile con l’aiuto e la grazia di Dio, appoggiandosi alla preghiera costante, alla pratica dei Sacramenti e all’osservanza delle Costituzioni di Don Bosco. Vissuta così in comunità con altri Membri che hanno fatto la stessa professione la vita è più che possibile. È una vita vissuta in un gioioso impegno per il Regno di Dio – e oltre ad un impegno, è davvero un’avventura che vale la pena di vivere.

D. Direttore Don Ferdinando Colombo ci parli se vuole un po’ della sua attività nel quotidiano.

Dirigo l’Opera Salesiana del Sacro Cuore che ha le seguenti caratteristiche devozione al Sacro Cuore nell’Eucaristia celebrata nel mistero della Santa Messa e vissuta nella testimonianza di una vita eucaristica: solidale con i più poveri, impegnata a formare solide comunità cristiane, profondamente impegnata nell’educazione dei giovani secondo il metodo di San Giovanni Bosco.

Mia moglie Pierina mi parlava di don Bosco e pregare per ogni necessità.

Il legame che chiedeva agli associati era quello di una intensa vita cristiana da lui alimentata con l’invio mensile di un bollettino ricco di riflessioni e di impegni. La Rivista «Sacro Cuore»

Oggi l’Associazione raggiunge decine di migliaia di persone in Italia ma anche nei Paesi dove sono “migrate” molte famiglie alla ricerca del lavoro e portando con sé il grande dono della fede e della devozione al Cuore di Gesù.

La rivista «Sacro Cuore» con la sua cadenza bimensile continua ad alimentare la fede, la devozione al Cuore Eucaristico di Cristo, l’impegno educativo dei genitori, l’attenzione ai problemi etici di una società complessa, l’apertura solidale al mondo intero sostenendo l’impegno di evangelizzazione e le opere dei missionari.

Sono migliaia di persone che non si conoscono tra di loro, ma condividono la fiducia nell’Amore Misericordioso di Gesù.

È una ricchezza incredibile della quale anche tu puoi approfittare semplicemente unendoti a noi nella preghiera, versando nel Cuore di Gesù il tuo lavoro, i tuoi sacrifici, il tuo amore, e prelevando tutto quello che ti serve per la vita e per il tuo cammino di santità.

Paghi uno e prendi… l’infinito!

Il Santuario del Sacro Cuore

Nel Santuario, in Via Matteotti 25 a Bologna, a poche centinaia di metri dalla Stazione ferroviaria, c’è la possibilità di partecipare alla vita parrocchiale, alla celebrazione dell’Eucaristia, al Sacramento della Riconciliazione e anche di incontrare il Direttore dell’Opera e i suoi collaboratori.

La celebrazione di Sante Messe

Un servizio molto importante, offerto dall’Associazione, è quello di essere disponibili ad accogliere la richiesta di celebrare Sante Messe per i vivi e per i defunti.

Il contatto con i numerosi missionari salesiani sparsi in 132 Nazioni rende possibile questo servizio che raggiunge così anche l’obiettivo della solidarietà coni più poveri. Infatti le offerte delle Sante Messe vengono trasferite ai missionari che oltre a pregare per gli offerenti con la celebrazione dell’Eucaristia richiesta, possono utilizzare le offerte per l’aiuto concreto allo sviluppo dei Paesi Poveri.

Perchè associarsi e il futuro dignitoso di migliaia di giovani.

4. Per associarsi è sufficiente fornire al Parroco o agli addetti i vostri dati personali.

Vi verrà inviata la rivista «Sacro Cuore» e voi potrete confermare la vostra scelta inviando il Conto
Corrente Postale allegato, con una vostra libera offerta.

Grazie mille direttore.

Autore Franco Capanna

 

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Franco Capanna
1 anno fa

Continuate inviare a me i vostri commenti ma non in questo sito.
Non possibile per me autore del pezzo ,come dite di farli figurare,se non in via eccezionale rari come quello di abbadessa di Spagna ” Che bella Franco tua intervista al direttore dei salesiani di Bologna! Ho struggenti ricordi dei miei inizi della professione religiosa presso i salesiani che mai dimentico”.

Sandro
1 anno fa

I miei studi nel collegio dei salesiani a Randazzo in Sicilia, un bene per me e per il mio avvenire.

Franco Capanna
1 anno fa
Reply to  Sandro

Grazie tuo intervento Sandro a conferma della bontà. Dell’opera Salesiana.