Interessante e proficuo incontro a Milano tra i dirigenti nazionali D.C. Maria Leone e Christian Scicolone.

Interessante e proficuo incontro a Milano tra i dirigenti nazionali D.C. Maria Leone e Christian Scicolone.

A cura di Maria Leone (Milano) e Christian Scicolone (Caltanissetta)

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< Interessante e proficuo incontro a Milano tra i dirigenti nazionali D.C. Maria Leone e Christian Scicolone >.

Interessante e proficuo incontro a Milano tra il Segretario organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana Rag.ra Maria Leone e il componente della Direzione nazionale D.C. Christian Sciocolone (Responsabile delle relazioni con il mondo della Chiesa e del Volontariato in provincia di Caltanissetta e di Enna).

Maria Leone

Si è discusso approfonditamente della situazione politica attuale e dell’importanza del centro politico in Italia, che dagli anni ’90 nessun Governo è stato in grado di rappresentare, dando risposte adeguate alle esigenze dei cittadini.

Questo ha dato spazio ad investitori esteri che hanno acquistato aziende storiche ed immobili di prestigio in Italia a prezzi stracciati.

Pensiamo – hanno sottolineato i due esponenti apicali della Democrazia Cristiana – che l’intervento dello Stato nell’economia italiana sia indispensabile, partendo dalla realizzazione delle opere pubbliche, compreso anche il ponte sullo stretto di Messina.

Christian Scicolone

Siamo passati a parlare del terrore esagerato inculcato da Matteo Salvini agli italiani nei confronti degli extracomunitari, al fine di distogliere la loro attenzione su problemi importanti come: il rilancio dell’economia, il lavoro, le famiglie, i giovani.

Ricordiamoci che tanti giovani italiani vanno all’estero a cercare lavoro che qui non trovano.

Afferma Christian Scicolone che anche lui è dovuto emigrare all’estero per un periodo, onde per trovare un lavoro.

Nel contempo gli extracomunitari dovrebbero sentirsi più parte integrante della nostra società, invece di riunirsi prevalentemente con la propria comunità di origine.

Ci si è lasciati con la promessa di tenerci maggiormente in contatto e di dare il massimo di noi stessi, all’unico partito della Democrazia Cristiana che merita di tornare in Parlamento.

Si è convenuto altresì che i tesseramenti sono troppo importanti per il nostro partito per il suo rilancio: da qui la necessità di irrobustire le operazioni di adesione alla Democrazia Cristiana in Italia intensificando gli inviti ad aderire alla D.C. anche in vista della celebrazione dei vari Congressi provinciali D.C. ( settembre/ottobre 2019) e di quelli regionali (novembre/dicembre 2019).

Maria Leone e Christian Scicolone 

 

A cura di Maria Leone (Milano) e Christian Scicolone (Caltanissetta)

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Alessandro Pinto
4 anni fa

Egregio Dott. Christian Scicolone, convengo con lei su molte delle sue considerazioni che ha espresso, come: sull’economia, immigrazione, lavoro ai giovani e quant’altro. Ciò che mi lascia perplesso è invocare la costruzione del “Ponte sullo Stretto di Messina”. Questo progetto fu lanciato da Berlusconi and &., contestata da Salvini nel 2016, ripresa da Renzi e ora palesemente sostenuta da Salvini. Sarà la panacea per rilanciare la nostra economia? Non sono d’accordo. Non si tratta di dare sbocco al treno veloce, come sostiene anche la Meloni. Piuttosto nel territorio Italiano ci sono molte situazioni , che definirei “al collasso”, che avrebbero la priorità rispetto a questa opera. Basti pensare alla Regione Siciliana. Pur essendo a Statuto Speciale, tuttavia ci sono, ad esempio, molti paesi che durante l’estate sono sprovvisti della comunissima e necessaria acqua potabile. Inoltre la viabilità è fatiscente, come lo sono i servizi primari, che interessano la popolazione. In presenza del cambiamento delle condizioni climatiche, le perturbazioni atmosferiche di forte intensità, creano molto disagi alla popolazione, in quanto il territorio non è stato messo in sicurezza. sotto il profilo geologico. Inoltre, lei ha parlato di lavoro: forse non ricorda che a Termini Imerese, c’è lo Stabilimento ex Fiat, ceduta alla Blutec, del gruppo Metec di Roberto Ginatta, per avviare la produzione di veicoli elettrici. C’è un’inchiesta della Procura di Termini Imerese. I magistrati vogliono capire come sono stati impiegati 21 milioni di euro che la Blutec ha ricevuto, mentre ha inviato lettere di licenziamento agli operai. L’economia di un Paese non si rilancia con grandi opere che servono ad “arricchire i compari di merende”…
Guardi cosa è accaduto con il Mose. La struttura doveva contenere l’acqua alta a Venezia e non funziona. C’è stata una inchiesta della magistratura con la condanna di esponenti politici, per corruzione. Pensiamo piuttosto a ricominciare dai Comuni, grandi o piccoli, consentendo a ditte locali, con personale del posto, adeguatamente formato, a rilanciare lavori, come per es. di messa in sicurezza del territorio, etc. Iniziamo ad es. dall’edilizia popolare e quant’altro. In questo modo si rimette in moto l’economia locale che diventerà il volano di uno sviluppo economico nazionale. Cordialmente. A. Pinto

Christian Scicolone
4 anni fa

Gent. A. Pinto, sono pienamente d’accordo alla sua osservazione, mi riservo che abbiamo parlato non solo delle esigenze macrostutture, anche delle micro problemi che dovevano essere già superate. Perliamo dell’acqua? Se manca acqua o costa molto, non viviamo in una società civile.. Chiaramente prima del ponte ci sono problemi primari. Per il progetto Ponte di Messina, va portato avanti non solo alla costruzione dell’opera che siamo felice e contenti per tutti, ma si cercherà di attuare una sinergia della flotta e rete di un progetto europeo che da interessi a tutti, dal trasporto internazionale del bacino mediterraneo alla produzione locale e internazionale. Vogliamo l’Europa, quindi comprende uno di questi progetti importanti.