In Italia ti salva il drone bagnino : addio ai Baywatch.

Presto il lavoro dei bagnini, almeno negli stabilimenti balneari più all'avanguardia, potrebbe essere facilitato dall'utilizzo dei droni.

In Italia ti salva il drone bagnino : addio ai Baywatch.

ilpopolo.news di Antonio Gentile

Addio per sempre alla romantica figura del bagnino sulle nostre spiagge e con un po di fortuna in più soccorso da prosperose ragazze della serie televisiva americana Baywatch? È presto per dirlo ma pare proprio che presto i bagnanti in difficoltà potranno essere soccorsi da un piccolo drone in grado di trasportare un salvagente e di lanciarlo in prossimità della persona che chiede aiuto.

Presto le spiagge italiane potrebbero essere presidiate da droni-bagnino, pronti ad alzarsi in volo e trasportare un salvagente (ma sono allo studio anche veicoli di grandi dimensioni in grado di trasportare un canotto) in prossimità della persona che chiede aiuto in mare. Dopo le prime sperimentazioni, l’uso di questo tipo di tecnologia si sta diffondendo sempre di più e anche la Capitaneria di Porto ne ha raccomandato l’adozione ai Comuni costieri e agli stabilimenti balneari.

Un bagnante in difficoltà? Dalla spiaggia decolla prontamente un piccolo drone che trasporta un salvagente e lo lancia in prossimità della persona che chiede aiuto. E’ questo lo scenario a cui, sempre più spesso, potremmo assistere sulle nostre coste, soprattutto in questo periodo di vacanze estive. Dopo le prime sperimentazioni, infatti, l’uso dei droni per il soccorso in mare si sta diffondendo molto rapidamente, tanto che anche la Capitaneria di Porto ne ha auspicato l’adozione da parte dei Comuni costieri e degli stabilimenti balneari. I nuovi progetti italiani di “droni-bagnino” saranno presentati al “Sea Drone Tech Summit 2018”, il primo congresso in Italia dedicato ai droni e ai robot per impiego marino e subacqueo, che si svolgerà nei giorni 16 e 17 novembre prossimi a Gallipoli (Lecce). “In tutto il mondo si stanno studiando sofisticati sistemi a pilotaggio remoto specializzati nel soccorso in mare”, spiega l’organizzatore Luciano Castro“L’uso di queste tecnologie, infatti, consente di accelerare i tempi dell’intervento e, in caso di condizioni meteomarine particolarmente avverse, di limitare il rischio per il personale di soccorso”.

Oltre al piccolo multirotore capace di sganciare uno o più salvagenti, è già allo studio anche un grosso drone in grado di trasportare addirittura un canotto gonfiabile ed utilizzabile ad esempio in caso di naufragio. Lo stesso drone potrebbe essere impiegato, in futuro, anche per prelevare una persona dal mare o da una nave e portarla in volo sulla terraferma. Altra novità sono i “droni-scialuppa”, piccole imbarcazioni senza equipaggio progettate per il soccorso anche con il mare grosso. Ci sono vari progetti, in Italia e nel mondo: dalla boa galleggiante radiocomandata e dotata di un sistema di propulsione a getto, capace di portare in salvo otto persone, fino al natante delle dimensioni di una motovedetta utilizzabile per la ricerca ed il soccorso di naufraghi, ma anche in altre missioni come la sicurezza marittima, il controllo delle coste e il monitoraggio dell’inquinamento delle acque. “Anche il nostro Paese è in prima linea nello sviluppo di questi nuovi sistemi, che saranno sempre più utilizzati nelle attività di soccorso in mare”, ha sottolineato Castro. “In occasione del congresso a Gallipoli, intendiamo perciò fare il punto su questa tecnologia per favorirne la diffusione, visto che può contribuire al salvataggio di vite in pericolo”.

Il “Sea Drone Tech Summit 2018” è promosso dall’associazione Ifimedia ed organizzato dalla società Mediarkè. Il programma prevede venerdì 16 novembre una cerimonia inaugurale con la presenza di istituzioni locali e nazionali, a cui seguiranno tre sessioni: la prima sarà dedicata ai droni sottomarini, la seconda ai droni navali, mentre la terza ai droni aerei per impieghi marini. Parallelamente, si svolgeranno anche dimostrazioni operative dei vari mezzi in vasca e in mare.

Il mare non sarà più un grande problema per i bagnanti un po più distratti, perchè ora ci saranno i droni che vi sorveglieranno dall’alto.

di Antonio Gentile