IMMIGRAZIONE: TANTO POPULISMO, NESSUN FATTO CONCRETO ! (PARTE TERZA) 

IMMIGRAZIONE: TANTO POPULISMO, NESSUN FATTO CONCRETO ! (PARTE TERZA) 

A cura di Goffredo di Buglione  *  www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

< Goffredo di Buglione è stato un cavaliere franco e uno dei comandanti della prima crociata.

Dopo il riuscito assedio di Gerusalemme, Goffredo divenne il primo sovrano del nuovo Stato Crociato, il Regno di Gerusalemme ma, secondo la leggenda rifiutò il titolo di Re in quanto credeva che l’unico vero Re di Gerusalemme fosse Cristo.

Lo pseudonimo scelto è per ribadire il profondo credo religioso, la speranza di riunificazione del Centro e , sotto un’unica bandiera, essere tra i promotori di un’Europa unita al raggiungimento di obiettivi comuni, secondo i canoni dei padri fondatori,  nonostante le differenze di “credo”>.

< IMMIGRAZIONE: TANTO POPULISMO, NESSUN FATTO CONCRETO ! >

(PARTE TERZA) 

In questi anni, quindi, lo Stato non è stato in grado di registrare, monitorare e regolarizzare molti immigrati che hanno trovato in Italia il paese idoneo per molte attività criminali di ogni livello, dalla micro al servizio della macro, lasciando che porzioni di territorio sempre più vasto, poi, divenissero “ghetti” inaccessibili agli italiani.

Rumeni e bulgari hanno completato il quadro dei profughi dell’est, prima che questi divenissero Paese della UE.

Forse pochi ricordano, ma in quegli anni ci furono delle incomprensibili amnistie in quei Paesi e molti di loro, diciamo delinquenti, si sono mischiati alle persone normali che venivano in Italia alla ricerca di un futuro migliore.

Ciò ha accresciuto ulteriormente la criminalità  e ha dato un’immagine distorta di antichi popoli che già sono stati parte integrante dell’impero romano.

Discorso diverso per i cinesi che, visto il loro enorme numero, hanno il mandato nazionale di “colonizzare” pacificamente il mondo. In quanti anni? Non importa in quanto, ma lo scopo è dominare il mondo ideologicamente ed economicamente.

Dopo aver instaurato una grande comunità tra l’800 e i primi del ‘900 in USA e GB, era la volta dell’Europa e non è un caso che a Milano, oggi, il cognome più diffuso sia cinese!

Ormai in Italia ci sono delle proprie roccaforti cinesi: Toscana, Lazio e Lombardia in particolare dove hanno, piano piano, acquistato attività commerciali di ogni genere spesso pagando in contanti (ma se erano così ricchi, perché non sono rimasti nel loro Paese?).

Per non parlare dell’attività manifatturiera, tesa a riprodurre capi di note marche italiane a prezzi esageratamente bassi e senza che vengano rispettati, in molti casi, le norme nazionali di igiene e di sicurezza del lavoro (tralasciando il costo dei lavoratori e i contributi versati).

I filippini, invece, invadono in massa il mondo occidentale alla ricerca di lavoro in quanto nel loro Paese, sembra, che ce sia poco e mal pagato. Ma la maggior parte di loro sono regolari e ben integrati anche se alla fine, costituiscono anche loro un’etnia chiusa, ma non come quella cinese.

lo Stato italiano, a creare quell’atmosfera di intolleranza che andata in crescendo negli ultimi anni, proprio per mancanza di certezza della pena e per il differente trattamento operato da molti organi di controllo, tra stranieri e italiani, a discapito di quest’ultimi (provate a chiedere a ristoratori, commercianti, etc., se ci stanno gli stessi controlli sull’applicazione di norme relative alla sicurezza, all’igiene, orario di lavoro, utilizzo di materiale a normativa UE, etc., etc…

O avrete senz’altro notato che se un residente italiano non paga un biglietto su mezzi pubblici viene multato, mentre nomadi e molti irregolari viaggiano indisturbati e gratis, senza alcuna sanzione. I più coraggiosi riescono a farli scendere…ma è raro!.).

Molti si saranno chiesti, ad esempio: perché se un italiano non manda un figlio a frequentare la scuola dell’obbligo o fa accattonaggio con un neonato, arrivano assistenti sociali e forze dell’ordine che, nella maggior parte delle volte, toglie l’affidamento ai genitori, mentre non è così per molti nomadi che, oltre a non andare a scuola, spesso si organizzano in bande minorenni per scippare i malcapitati sui mezzi pubblici o per azioni peggiori?

Ancora non so la risposta, magari diranno pure che non è vero, ma vi posso assicurare che talvolta vengono presi, ma subito rilasciati e continuano la loro attività illecita.

Vogliamo parlare dei cosiddetti “vu cumprà”, la maggior parte dei quali nigeriani o senegalesi? Ci avete mai parlato seriamente in spiaggia? Come fanno ad arrivare in Italia e poi tornare stagionalmente nel loro Paese?

Ebbene, dovete sapere che è un business che mi risulta difficile credere che gli amministratori locali e i deputati alla nostra sicurezza ne siano all’oscuro!

In pratica, esiste un magazzino  più o meno regolare  dove arriva la merce del paese d’origine. Alcuni la portano direttamente con loro (ad esempio monili o teli dalla propria terra in quantità sufficiente per coprire la stagione estiva…allargata). Oppure smerciano materiale contraffatto (copie di marche note) che prendono sempre da “spacci” comuni che riforniscono più di un venditore abusivo.

Fanno i loro guadagni estivi, ovviamente in nero e alla luce del sole e molti, con quello che guadagnano, campano il resto dell’anno la famiglia nella propria terra e ci pagano il biglietto aereo che, come mi hanno confessato, costa dai 3000 ai 6000 euro, essendo spesso del tipo “open”, ovvero senza data certa di ritorno.

È vero, in Italia vivono in comunità di 6-7 persone ad appartamento (o più), anche se l’abitabilità non è idonea per quel numero di persone; e molti, poi, viaggiano gratis su bus e treni regionali ma tanto chi controlla?

Loro dicono che noi italiani siamo brava gente, perché non li cacciamo e li facciamo lavorare liberamente (praticamente fanno come gli pare, violando quelle regole che per un commerciante italiano comporterebbe immediatamente una sanzione) e non siamo cattivi come spagnoli e francesi (parole loro….)

Dà quindi particolarmente fastidio essere accusati di razzismo o di inospitalità o peggio ancora di nemico della dignità umana, quando proprio quelle nazioni che accusano hanno un sistema di accoglimento particolarmente rigido.

 

A cura di Goffredo di Buglione

*  www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

< Goffredo di Buglione è stato un cavaliere franco e uno dei comandanti della prima crociata.

Dopo il riuscito assedio di Gerusalemme, Goffredo divenne il primo sovrano del nuovo Stato Crociato, il Regno di Gerusalemme ma, secondo la leggenda rifiutò il titolo di Re in quanto credeva che l’unico vero Re di Gerusalemme fosse Cristo.

Lo pseudonimo scelto è per ribadire il profondo credo religioso, la speranza di riunificazione del Centro e , sotto un’unica bandiera, essere tra i promotori di un’Europa unita al raggiungimento di obiettivi comuni, secondo i canoni dei padri fondatori,  nonostante le differenze di “credo”>.