IL VANGELO DEL GIORNO – SABATO 26 MAGGIO 2018

IL VANGELO DEL GIORNO – SABATO 26 MAGGIO 2018

VANGELO DEL GIORNO – « Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68

Sabato 26 Maggio 2018 – Sabato della VII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. Filippo Neri, sacerdote e fondatore (1515-1595), S. Mariana de Paredes y Flores, vergine (1628-1645)

Meditazione del giorno – Beato Guerrico d’Igny : Accogliere il Regno di Dio come un bambino

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,13-16.

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso».
E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

Traduzione liturgica della Bibbia

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Meditazione del giorno:

Beato Guerrico d’Igny (ca 1080-1157), abate cistercense
Primo discorso sulla natività (SC 166)
Accogliere il Regno di Dio come un bambino

Un bambino è nato per noi: il Dio di maestà, annientando se stesso, si è fatto simile non solo al corpo terrestre dei mortali, ma persino all’età dei bambini, segno di debolezza e piccolezza. Beata infanzia, la cui fragilità e semplicità sono più forti e più sapienti di tutti gli uomini! Poiché, in verità, la forza di Dio e la sapienza di Dio compiono qui la loro opera divina attraverso le realtà umane. Sì, la debolezza di questo bambino trionfa sul principe di questo mondo; rompe le nostre catene e ci libera dalla schiavitù. La semplicità di questo bambino, che sembra muta e priva di parola, rende eloquenti le lingue dei bambini; fa loro parlare la lingua degli uomini e quella degli angeli… Questo bambino sembra ignorante, ma è lui che insegna il sapere agli uomini e agli angeli, lui che è in realtà… la Sapienza di Dio e il suo Verbo, la sua Parola.

O santa e dolce infanzia, che ridai agli uomini la vera innocenza grazie alla quale ogni età può tornare a una beata infanzia e somigliarti, non per la piccolezza delle membra, ma per l’umiltà del cuore e la dolcezza del comportamento! Sicuramente voi, figli di Abramo, voi che siete così grandi ai vostri occhi…, se non vi convertite e non diventate come questo bambino, non entrerete nel Regno dei cieli. “Io sono la porta del Regno”, dice questo bambino. Se l’altezza degli uomini non si abbassa, quest’umile porta non li lascerà entrare.

(Riferimenti biblici: Is 9,5; 1Cor 1,24; Gv 12,31; Sap 10,21; 1Cor 13,1; Sal 94,10; Mt 18,3-4; Gv 10,9)