Il talento dei Giusti e la percezione della Storia !

Il talento dei Giusti e la percezione della Storia !

A cura di Comm. Rodolfo Concordia (Roma)

< Il talento dei Giusti e la percezione della Storia ! >

Nel tempo che scorre, caratterizzato dal senso del vuoto e da una ricerca spasmodica di un approdo, il genere umano cammina a tentoni nella ricerca di una Luce che illumini la propria esistenza.

Tale vuoto, provocato dallo smarrimento del presente e dalla incapacità di trovare una strada da percorrere, che aiuti l’essere umano a ritrovare un’alba della Speranza e la fiducia nell’Umanità, l’uomo si attarda spesso, a curare la sua immagine del presente e del proprio apparire, piuttosto che a innescare una profonda riflessione su se stesso e le ragioni della propria esistenza.

Per ottenere ciò sarebbe auspicabile una conversione ed un soliloquio con la propria coscienza, nella quale individuare non le colpe altrui, ma le ragioni vere del proprio smarrimento. Purtroppo, oggi, la coscienza, risulta essere un termine anacronistico, in distonia con la moda del tempo ed una palla al piede, in un mondo che vive una spasmodica attesa a rincorrere la frenesia del tempo che scorre.

E in questa corsa sfrenata, perde di attualità e di fattibilità una riflessione attenta e critica su se stessi ed il mondo che ci circonda.

In tale contesto storico e sociale, andrebbero riscoperti io credo, la genesi dei Valori ed il proprio patrimonio storico nei quali ritrovare invece le ragioni dell’esistenza ed una risposta appropriata alla propria ricerca.

In particolare, ciò vale per i Cattolici che devono rappresentare la Luce che illumina il percorso terreno e di di una elaborazione attenta dei mali del mondo e della distorsione della Verità. Esso rappresenta un
diritto e nello stesso tempo un dovere nei momenti del ciclo storico nel quale, si spengono le luci della ribalta ed emerge la necessità di intuire, elaborare e realizzare una Società per l’uomo, nella quale Esso si riappropria della propria dignità e ritorna ad essere nodo centrale di un Nuovo Mondo non più incentrato sulla strategia del profitto ma sul Bene Comune.

E quindi, di riscoprire, termini come Solidarietà, Sussidiarietà, Equità Fiscale e soprattutto Giustizia Sociale. Il doloroso tempo della Pandemia, caratterizzato da dolore, sofferenza, incertezza
e diminuizione del senso di libertà individuali e collettive, genera una impellente necessità di ritrovare il senso dell’appartenenza ed una certezza dell’approdo.

Ed al di là dei problemi relazionali, sociali, civili ed economici aggravati da essa, ma che già persistevano nel tessuto connettivo, dobbiamo operare verso un Risveglio del Talento dei Giusti, che devono operare, per il ripristino del Valore Etico e Morale della Politica, al rafforzamento del Sistema Democratico ed all’applicazione dei Dettami Costituzionali.

Pertanto è giunto il tempo, io credo, della Responsabilità e del dovere della partecipazione e del protagonismo dei cittadini alle scelte attinenti il futuro della Nazione.

A tal riguardo, è urgente e necessaria, una modifica della Legge Elettorale verso un Sistema Proporzionale che reintroduca le preferenze in modo da riassegnare anche alla Società Civile, il diritto della scelta dei parlamentari.

Soprattutto dopo l’ultimo referendum che ha decretato la diminuzione della rappresentanza ed ha assegnato solo agli apparati dei Partiti, di definire ed eleggere una rappresentanza parlamentare che premia se stessi e le proprie ambizioni di potere.

A fronte di ciò, è diventato rilevante nello schieramento politico, un profondo vuoto di rappresentanza di chi crede che al Centro dell’attività politica e sociale, deve esserci l’uomo, la sua dignità, i bisogni e le necessità attinenti alla sua Realizzazione umana, sociale, civile ed economica.

Tale Centro non rappresenta una forma geometrica, ma un insieme di Valori e nello stesso tempo, una prospettiva di realizzazione umana, che trascende dall’oggi e definisce un Cammino nell’Immanente che rifletta la Luce della Sua presenza ed esalti il protagonismo e la partecipazione umana a definire il proprio destino.

Teniamo presente, che è la stessa rappresentanza partitica che ha generato una corsa verso l’Aventino del Ceto Medio e di coloro che soffrono un mondo che avanza verso un buio, reso più tetro da forme di apparire sui Media che dettano un trend dei bisogni strettamente connesso alle esigenze elettorali dei Partiti piuttosto che alla realizzazione di una Città Terrena, nella quale l’essere ritrova la sua Dimensione e la Dignità di se stesso.

Diventa quindi pertinente la domanda di cosa dobbiamo fare per rimettere al centro del dibattito politico Valori come la Vita da difendere sin dal suo concepimento, la famiglia tradizionale e che sappia
lottare contro una Bioetica negativista della natura e delle sue regole, e riproponga la Cultura, l’Arte, l’istruzione, la scienza, la tecnologia e la creazione di una Società del Lavoro e per il Lavoro.

Ritengo, infatti, che sia l’indipendenza economica ad esaltare un impegno di partecipazione e di protagonismo sociale e politico. Questo obiettivo è fondamentale per recuperare il disamore verso la Politica al servizio della gente e per riattivare, il circuito virtuoso della voglia di esserci che è fondamento indispensabile per realizzare una democrazia compiuta che faccia da argine a manovre ed a atteggiamenti negativisti e policentrici verso il proprio egoismo personale, di classe, di stratificazione
sociale e di partito.

Oggi, questo Partito, non è rappresentato nelle Istituzioni. E’ vivo nella Società Civile, grazie al contributo determinante di Angelo Sandri che ha lottato duramente per la riaffermazione del ruolo insostituibile del Partito della Democrazia Cristiana e contro la decisione di Martinazzoli a decretarne la fine.

La genesi dei Valori che rappresenta, non sono negoziabili nè tantomeno sostituibili e rappresentano ancora oggi, l’afflato del nostro comune impegno sociale e politico. E’ giunto quindi il tempo, di realizzare quella Riunificazione Democristiana e la riaggregazione del Mondo Cattolico, che costituisce il primo passo indispensabile per riassumere un Ruolo significativo nell’agone politico e per una rappresentanza nelle Istituzioni che permetta di recuperare la convivenza civile ed i grandi Valori a cui ci ispiriamo.

A fronte di ciò, dobbiamo prima ritrovare in noi stessi, quelle indomabili certezze in una Fede che guida il nostro Cammino, sostenuta dalla Sua presenza e dal Suo amore per noi. E poi, riaffermare con forza, che in questo mondo arido, ludico,governato dall’io e ricco di incertezze, Noi, conserviamo inalterata, l’assoluta Fede in Lui e sul progetto di Salvezza che Egli ha per ognuno di noi nel tempo dell’oggi ed in quello del domani.

Infatti resta profondo in noi il Valore escatologico del Suo avvento di “mediatore crocifisso e risorto” che ha spazzato via il vecchio pensiero delle realtà provvisorie ed ha aperto uno scenario diverso di una realtà nuova e definitiva e chi crede e si affida a Lui, conserva il suo essere di “creatura nuova” sempre orientata al bene dell’uomo che nel Signore si rispecchia e cammina nella Certezza del Suo Domani.

E sono convinto che da questa Certezza dobbiamo partire per comprendere appieno il ruolo ed il contributo fondamentale ed insostituibile dei Cattolici ad elaborare ed a costruire un progetto ed una Società che mira alla realizzazione di una Città Terrena finalizzata e funzionale al rispetto della Dignità Umana.

Questa è la Sfida che la Storia del Paese ci propone e noi confidiamo che la gran parte di noi, saprà avere
quel coraggio e quella fede per il bene del Partito e soprattutto quello del Paese.

Comm Rodolfo Concordia * Email: rodolfo.concordia@dconline.info * tel 335-7709516
Coordinatore della Segreteria Politica Nazionale della D.C. 
Segretario Politico Regionale della Democrazia Cristiana del Lazio
Sede nazionale D.C. – Via Ostia, 28 – 00195 – Roma