Il significato de “I giardini di marzo” di Lucio Battisti, Mogol racconta. Ma ci sono anche i problemi per il figlio del cantautore.

Pubblicata nel 1972 e inclusa nel suo quinto album “Umanamente uomo: il sogno”, “I giardini di marzo” è senza dubbio una delle canzoni più conosciute e amate di Lucio Battisti, cantante romano che ci ha lasciato tantissimi classici. In questa canzone, scritta da Mogol, il paroliere racconta la sua infanzia difficile.

Il significato de “I giardini di marzo” di Lucio Battisti, Mogol racconta. Ma ci sono anche i problemi per il figlio del cantautore.

Alla fine del 1972 nella classifica dei singoli più venduti d’Italia, al quarto posto, finì quello di uno dei cantanti più amati d’Italia, ovvero Lucio Battisti. “I giardini di marzo” è diventata, nel tempo, non solo una delle canzoni più amate del cantante romano, ma uno dei classici della musica italiana, tripudio di quell’accoppiata che per tanti anni e tanti album ha visto assieme Battisti e Mogol, suo paroliere di fiducia e autore anche delle parole di questa canzone che prendono spunto proprio dalla sua vita privata e dalla sua giovinezza. La canzone è inclusa nel quinto album del cantante “Umanamente uomo: il sogno” e contiene altre canzoni diventati classici, come  “E penso a te”, “Innocenti evasioni”, “Comunque bella”.

La vita di Mogol : Il brano ha uno degli incipit più noti del musica italiana, difficilmente qualcuno non conosce quel “Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati. Al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti”. E già da queste prime parole si entra nel mood del pezzo, in quello che, racconterà Mogol, era la sua vita, i ricordi d’infanzia, quelli della madre, quei “fiori non ancora appassiti” che il paroliere ha spiegato così: “Mi stupivo che i fiori sui suoi vestiti non fossero ancora appassiti perché li aveva portati così tante volte che era un miracolo che non fossero sciupati”.

Sono tutti ricordi, brevi quadri di una vita inizialmente fatta di stenti e poi anche di amori.

Mogol racconta un ragazzo timido, che non ha il coraggio di vendere i libri fuori dalla scuola, a differenza dei suoi compagni e costruisce una canzone fatta di piani temporali diversi. Nel ritornello, infatti, si esce dal passato e si torna al presente: “Che anno è, che giorno è, questo è il tempo di vivere con te.

 

Le mie mani, come vedi, non tremano più e ho nell’anima, in fondo all’anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora, ancora amore, amor per te” canta Battisti. Mogol, poi spiega anche quel discorso diretto, quel “Ad un tratto dicesti ‘Tu muori. Se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori'” e dice: “Questa è una parte che probabilmente non è stata colta da nessuno e non è molto chiara: ho immaginato una donna che chiede aiuto perché si sta innamorando di un altro ma che contemporaneamente ha bisogno di un supporto per uscire da questa situazione,lei si è confessata lui invece l’ha ignorata per un fatto di orgoglio”

Rimini, il figlio di Lucio Battisti a processo: “Finestre oscurate per proteggere papà dai fan”

Condomina, persa la causa civile, ha denunciato Luca Battisti. L’accusa: falsa testimonianza

«Ho ricordi fin da piccolo di quei vetri smerigliati in via Ramusio, messi per difendere la privacy di mio papà dai fan». Parola più, parla meno, è lo spaccato di vita che continua a vivere quando lascia Londra per venire in Italia, raccontato in un’aula del tribunale di Rimini da Luca Battisti, figlio 46enne del grande cantautore. Ricordi passati e presenti – «perchè attorno a mio padre c’è ancora molta curiosità» – che ha raccontato durante la lunga deposizione nel processo che lo vede accusato di falsa testimonianza. Un processo costola della causa civile intentata da un’altra condomina dell’appartamento riminese, il buen retiro soprattutto d’estate dell’indimenticato cantautore. Al centro della querelle un presunto abuso edilizio: due finestrelle nel vano scala comune, poste tra il quarto e il quinto piano del condominio, in corrispondenza del terrazzo di casa Battisti.

Lucio Battisti anche se non c’è più ha lasciato molte cose di lui…nel bene e nel male!!!

Ma la vita va avanti per tutti.