A cura di dott. Lorenzo Raniolo (Gela/CL)

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

dott. Lorenzo Raniolo

Il prossimo anno il festival di Sanremo vietato ai minori?

La televisione ha, ed è, memoria storica. Rappresenta la cronaca del mondo, ci informa, ci disinforma e ci fa conoscere.

Al festival, fra tante voci è mancata la voce della vera cultura. Così la televisione tradisce il proprio ruolo. Perché non chiamare scrittori, registi, poeti e autentici musicisti?

Avrebbero dato un contributo nobile e formativo: quello dell’esempio, non del potere arrogante.

Mi suggerisce un mio amico paesano: “Qualche film osé viene, giustamente, dichiarato VIETATO AI MINORI DI 14 anni, perché è giusto che i bimbi rimangano bimbi con il loro Babbo Natale e le loro belle e fantastiche favole.

A questo punto penso che il prossimo anno per Sanremo 2024, dovrebbero scrivere VIETATO AI MINORI DI 14 anni, perché quello che si è visto,  è veramente osceno.

Non è possibile che in una televisione pubblica si possa scendere a questo livello. Determinate persone dovrebbero essere bandite a vita da questo festival che prima era stato il vero tempio della canzone italiana dove lo stile e la vera eleganza dominavano la scena”.

Il festival deve essere di tutti e non di farne uso di propaganda politica. Alle gente non gli interessano le baggianate del Governo.

Dopo l’episodio della celebre diatriba tra Morgan e Bugo,  altri  concorrenti hanno  deciso di dare il peggio di sè in occasione della sua esibizione.

Chi rompe i vasi, chi si bacia e tanto altro,  Gino Paoli che spaccia per Morandi il conduttore del festival, la moda di Chiara Ferragni ecc,  alla gente non gli importa nulla.

La gente ha bisogno di sapere come si vive oggi non come si vivrà dopo, senza limiti la perdizione dell’ etica sociale dell’ Italia.

Per fortuna il festival condotto da Amadeus, con la sua bravura, accompagnato da uno strepitoso Gianni Morandi, è riuscito a far dimenticare tutto nonostante la guerra e di recente il terremoto in Turchia ma con la presenza per la prima volta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha ridato fiducia verso  i telespettatori.