Il Carroccio di Umberto Bossi.

Il Carroccio di Umberto Bossi.
Lorenzo Raniolo (Gela/CL)

A cura di Dott. LORENZO RANIOLO (Gela/CL)- dott.lorenzoraniolo@tiscali.it

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana 

< Il Carroccio di Umberto Bossi >

Scrive Bruno Vespa nel suo libro “La grande tempesta” a pagina 129/130:

<< Cosi il successivo 30 giugno del 1944, mentre il PFR aveva il morale a terra per l’ingresso degli alleati a Roma e la Guardia nazionale repubblicana dava segni di sbandamento, Mussolini tentò  un’ultima carta: ciascuna delle 34 federazioni provinciali doveva avere una propria “brigata nera” alle dirette dipendenze del commissario federale.

L’efficiente (e onesto) Vincenzo Costa, l’ultimo federale fascista di Milano, chiamò la propria brigata milanese “Carroccio”, nome carico di storia che sarebbe rilanciato negli anni ’80 dalla Lega Nord di Umberto Bossi.

E un glossario, utile a definire fenomeni, troppo spesso assimilati e confusi, oppure presentati come sinonimi: localismo, questione settentrionale, leghismo, secessione.

Ilvo Diamanti, mio vecchio docente  universitario di Scienza Politica, ne scrive un libro: “Il Male del Nord: Lega, localismo, secessione “.

Prof. Ilvo Diamanti

 È da qualche anno che si parla di «questione settentrionale», per indicare i molteplici fenomeni di disaffezione, risentimento, frattura, che investono la società, l’economia e soprattutto la politica del Nord.

La Lega ne costituisce la manifestazione più evidente e significativa. Ma non l’unica.

C’è, tuttavia, la tendenza a riassumere in essa tutta questa complessa realtà.

Ciò impedisce non solo di risolvere la «sfida leghista», ma, in primo luogo, di comprendere quel che le sta dietro. Di capire (e curare) il «male del Nord».

È questa la strada intrapresa dall’autore, il quale, sulle tracce della Lega, scopre una realtà segnata da distinzioni e tensioni profonde, territoriali, ma anche politiche, economiche e sociali.

Fra la zona pedemontana della piccola impresa e l’area delle grandi concentrazioni urbane e industriali, fra la periferia produttiva del Nordest e le metropoli del Nordovest.

E ancora, fra Nord e Sud, fra centro e periferia, fra municipalismo e nazione, fra declino dei partiti di massa e travaglio dei nuovi modelli di partito e di partecipazione politica.

Ne esce una mappa della crisi italiana «vista da Nord».

Quindi caro Salvini, datti una calmata. L’Italia non dovrà essere divisa e deve restare più unita che mai !

 

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Fernando Ciarrocchi
1 anno fa

Concordo Dottore. Grazie. Buona Domenica.

Admin

Ringraziamo il Dott. Lorenzo Raniolo (Gela/CL) per questo suo primo intervento sul tema della “autonomia differenziata” che il Governo attuale sta promuovendo con metodo come al solito verticista e senza il dovuto supporto del popolo sovrano. Non dimentichiamo che la maggioranza di cui mena vanto è stata ottenuta con una elezione palesemente “farlocca” e priva di quei necessari requisiti di rispetto dei principi di libertà e di democrazia garantiti dalla nostra Costituzione Repubblicana e che i governanti attuali continuano a disprezzare abbondantemente. Angelo Sandri.

Editor

Congratulazioni e buon lavoro
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ORGANIZZATIVO NAZIONALE
Filippo Bongiovanni
(FIRENZE)
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