Il Card.Matteo Zuppi alla Comunità di S.Egidio: “Siete un popolo di operai di pace”

Il Card.Matteo Zuppi alla Comunità di S.Egidio: “Siete un popolo di operai di pace”

A cura di FERNANDO CIARROCCHI (Monteprandone / prov. Ascoli Piceno)

   Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info * Tel. 347-2577651

Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.

 Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa “Libertas”

Vice-Segretario nazionale vicario del Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing” della Democrazia Cristiana 

Vice-Direttore de “Il Popolo “ della Democrazia Cristiana

Editorialista del” Il Popolo” della Democrazia Cristiana

 

Il Card. Matteo Zuppi in occasione del 50° della Comunità di S.Egidio: “Siete un popolo di operai di pace

Qualche giorno fa la Comunità di Sant’Egidio ha compiuto 55 anni. È una delle maggiori realtà di volontariato all’interno della Chiesa. Come tradizione vuole ha festeggiato il suo compleanno con una solenne celebrazione nella stupenda Basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale della diocesi di Roma, la Chiesa da cui è sorta questa feconda esperienza ecclesiale fondata da Andrea Riccardi e radicata sui principi basilari del Concilio Vaticano II.

La liturgia quest’anno è stata presieduta da un illustre figlio della Comunità di S. Egidio: S.Em. il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, dopo che era  stato ausiliare del cardinal vicario e prima ancora parroco della centrale Basilica di Santa Maria in Trastevere e nella periferica Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela.

S.Em. Il Card. Matteo Zuppi Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Questa celebrazione eucaristica di Roma è la prima di tante altre che si svolgeranno negli oltre 70 Paesi in cui è attiva la Comunità di Sant’Egidio: dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America.

La Basilica Lateranense accoglie tanta gente di ogni età e condizione sociale insieme agli amici della Comunità oggi presieduta dal Dott. Marco Impagliazzo. Alla liturgia erano presenti tanti i senza dimora, gli anziani, le persone con disabilità, gli immigrati integrati nel nostro paese, i rifugiati arrivati con i corridoi umanitari e i profughi ucraini.

Numerose sono state le autorità. I ministri Tajani (Esteri), Piantedosi (Interno) e Valditara (Istruzione).

La figlia del presidente Mattarella, Dott.ssa Laura, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio con il direttore generale Alessandro Belloli.

Con S. Em. Matteo Zuppi  hanno concelebrato  numerosi cardinali e vescovi tra cui il suo predecessore alla guida della Cei  S.Em. Card Gualtiero Bassetti, l’attuale segretario generale della CEI, l’arcivescovo di Cagliari Mons. Giuseppe Baturi: alla consacrazione salgono sull’altare i cardinali, il decano S .Em. Giovanni Battista Re, il cardinal vicario della Diocesi di Roma S. Em. Angelo De Donatis e le Eminenze Walter Kasper e Kevin Farrell.

Nell’omelia Zuppi assimila la Comunità all’Arca di Noè dove «il grido di pace di interi popoli» ha trovato «ascolto, protezione, compagnia, casa, luce, calore».

Il Prof. Andrea Ricciardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

S. Em.  Zuppi ha ricordato «le tante comunità sparse nel mondo, dai piccoli e sperduti villaggi nel Nord del Mozambico o del Congo, segnati dalla violenza alle tante comunità in Ucraina e in Russia che nella tempesta della guerra non hanno smesso di aiutare i più deboli».

Esorta tutti a continuare ad «accendere luci di speranza e a mostrare un mondo migliore quando intorno c’è il buio della violenza, della guerra, ma anche quello della solitudine e dell’insignificanza». Invita calorosamente tutti ad essere operatori di pace, a «conservare un cuore umano di agnello anche quando il mondo diventa lupo, crede solo nelle armi e non sa più trovare umanità».

Il Segr.Politico Naz.le della Democrazia Cristiana, Dott. Angelo Sandri

A gettare «semi di un mondo diverso, per iniziare già oggi dove siamo il cessate il fuoco, disarmando le mani e le menti e riempiendole di sentimenti e legami di amore».

Perché dove «la guerra spegne anche i sogni e gli slanci» le comunità di Sant’Egidio «li riaccende, li difende, germoglio di pace che continua a fiorire, anticipo della pace che può fare fiorire la vita».

Così il Card. Matteo Zuppi ha definito Sant’Egidio tutto «E’ un popolo di operai di pace, perché avvicina i cuori, combatte le barriere, abbatte i muri, costruisce luoghi dove Fratelli tutti non è solo una visione grande ma la realtà di comportamenti e parole».

S.Em. Zuppi pronuncia parole di encomio e di riconoscente affetto per il fondatore e per il presidente. Ringrazia «Andrea» che «non smette di lottare con inquietudine e intelligenza contro le tenebre del male», e che «continua a sognare di cambiare il mondo, perché ascolta Dio e la sua passione per le messi».

E ringrazia «Marco» con tutta la presidenza per l’impegno profuso affinché la Comunità sia davvero «una madre che non dimentica nessuno».

Terminata la liturgia è proprio il presidente Marco Impagliazzo a rivolgere il saluto finale.

Il Prof. Marco Impagliazzo attuale Presidente della Comunità di Sant’Egidio.

Con «il più affettuoso e filiale pensiero» a papa Francesco e con «un deferente saluto al Presidente della Repubblica che sentiamo tanto vicino e di cui conosciamo la partecipazione con cui segue la nostra opera».

Il Segretario Politico Nazionale della Democrazia Cristiana, Dott. Angelo Sandri, a nome suo personale e del partito della Democrazia Cristiana ha espresso il più sincero plauso alla Comunità di S. Egidio, in occasione del suo 55° anno di vita, per l’encomiabile quotidiana azione di solidarietà a sostegno degli ultimi e di più fragile di questa società coì ricca di contraddizioni e particolarmente bisognosa di principi cristiani quali, appunto, la solidarietà, la sussidiarietà, l’equità, la dignità della persona, di cui la Democrazia Cristiana continua ad essere portavoce e interprete alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.

L’Ins. Cristina Panzavolta, Vice-Presidente del partito UCI (Unione Cattolica Italiana), è altresì particolarmente vicina all’azione solidale che compie la Comunità di Sant’Egidio.

A riguardo ha dichiarato:

“Anche noi siamo operai di politica per il popolo e per il sociale. Su tutti urge i fronti dare voce a chi non ne ha!

Per i giovani in cerca di lavoro, per l’handicap mancano i contributi e sostegni più cospicui.

Dunque basta con i giri di parole. Necessitano fatti concreti perché la vita di queste persone  deve avere la dignità che spetta loro alla stesa stregua  dei pensionati, di chi è senza un reddito, come le casalinghe ed altri”.