Il 18 Aprile 1948: la data storica in cui l’Italia è diventata libera e democratica !

Il 18 Aprile 1948: la data storica in cui l’Italia è diventata libera e democratica !
Dott. Fernando Ciarrocchi

A cura di FERNANDO CIARROCCHI (Monteprandone/prov. Ascoli Piceno)

 fernando.ciarrocchi@dconline.info * Tel. 347-2577651 *

Vice-Segretario nazionale Vicario del Dipartimento “Sviluppo-Comunicazione-Marketing” della Democrazia Cristiana 

Vice-Direttore de “Il Popolo “ della Democrazia Cristiana

Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.

 Il 18 Aprile 1948: la data in cui L’Italia è diventata libera e democratica !

Prima del fatidico 18 aprile 1948 non possiamo non pensare anche al 2 giugno 1946 come la data di nascita dell’Italia democratica, libera dalla dittatura e sopravvissuta alla guerra.

In quella data si svolse il referendum in cui ebbe la meglio, per fortuna, la democrazia !

Seguirono poi le elezioni dell’Assemblea Costituente che diedero il via al nuovo inizio di un Paese divenuto una Repubblica democratica.

Fatta questa premessa il passaggio successivo altrettanto determinante è rappresentato dalle elezioni politiche che si tennero il 18 aprile del 1948,  in cui la Democrazia Cristiana ebbe la maggiorana dei consensi e che avviarono concretamente il nuovo assetto di uno Stato libero e democratico.

Al voto si giunse dopo una campagna elettorale durissima, fondata sullo scontro politico e sulla prefigurazione di scenari apocalittici in caso di vittoria del fronte contrario.

A contendersi i consensi i due schieramenti, fortemente contrapposti, portatori di programmi, visioni economiche, valori e punti di riferimento a livello internazionale, diametralmente opposti: quello di centro con la Democrazia Cristiana (DC) e il Fronte democratico popolare, che raccoglieva comunisti e socialisti.

Lo scontro si svolgeva nello scenario della nascente guerra fredda e che vedeva le due parti associate rispettivamente agli Stati Uniti da un lato e all’Unione Sovietica dall’altro.

Il Prof. Luigi Gedda

A febbraio nacquero, per volontà del presidente dell’Azione Cattolica Luigi Gedda, i Comitati civici particolarmente attivi e  furono  particolarmente efficaci nell’attività di propaganda svolta capillarmente a sostegno della Democrazia cristiana quale baluardo e unica possibile difesa sia  contro il pericolo comunista, sia contro il disgregamento dei valori tradizionali, con forti richiami alla coscienza individuale.

“Nel segreto della cabina elettorale, Dio ti vede Stalin  no!”

Questo è stato lo slogan elettorale che ha reso ulteriormente storica questa competizione elettorale decisiva per la svolta libera e democratica dell’Italia.

L’affluenza alle urne fu altissima 92,23%, nonostante i timori di un diffuso astensionismo: votarono poco meno di 27 milioni di italiani: il risultato della consultazione premiò nettamente la Democrazia Cristiana che ottenne il 48,51 dei suffragi (305 seggi), contro il 30,98% (183 seggi) del Fronte democratico popolare, che non ottenne i risultati sperati nei centri operai, nelle regioni settentrionali, in Emilia Romagna e Toscana, considerati le roccaforti della sinistra.

L’11 maggio 1948 Luigi Einaudi divenne il primo Presidente della Repubblica italiana.

Il 23 maggio 1948, si insediò il governo di Alcide De Gasperi, con una coalizione tra la Democrazia Cristiana ed i tre partiti laici di centro: socialdemocratici, liberali e repubblicani.

Dott. Angelo Sandri – Cervignano del Friuli (UD)

<< Alcide De Gasperi – ha commentato l’attuale Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Dott. Angelo Sandri (così come eletto dal XXIII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana) – è stato il Padre della nostra Italia libera e democratica e che ha il grande merito di aver scelto per l’Italia la parte giusta della storia !

Sta a noi ora proseguire sulle orme tracciate dai grandi padri fondatori del nostro partito e del nostro Paese ! >>

Gli fa eco la Coordinatrice della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana e Vice-Segretaria nazionale del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della D.C. italiana Mioara Done (Roma Capitale):

Mioara Done (Roma Capitale)

<< In questo settantacinquesimo anniversario di una data veramente memorabile della Storia d’Italia e che ricorda la grande vittoria ottenuta dalla Democrazia Cristiana per una scelta di civiltà, di libertà e di democrazia, rimangono immutate le ragioni di un forte impegno per poter garantire la continuità di quegli importantissimi valori, anche nell’attuale momento storico.

Da qui l’impegno – anche della Democrazia Cristiana – al fine di poter garantire che comunque, anche al giorno d’oggi, possiamo vivere una stagione di vera libertà e di progresso.

Dobbiamo pertanto difendendo con grande impegno quei valori che la Costituzione della Repubblica italiana proclama a servizio di tutti i cittadini e del popolo italiano !

E’ una sfida non facile, viste le difficoltà provocate da un sistema politico/parlamentare che “predica bene ma razzola male”.

Non dobbiamo però abbassare la guardia, nè scoraggiarci, per poter difendere i valori in cui continuiamo a credere con grande convinzione>>

 

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Rodolfo Concordia
1 anno fa

Un giorno glorioso che ha segnato il tempo della Storia. Esso generò un sistema, una Società ed un Paese che scelse democraticamente il proprio destino respinhendo propositi lontani anni luce dai nostri Valori e rifiutò l’appartenenza a quel sistema che in nome della prevalenza dello stato, annichiliva il ruolo della persona e della sua dignità. Su questa scia la Democrazia Cristiana assunse un Ruolo fondamentale nella preservazione del Sistema Democratico, di salvaguardia della libertà personale e comunitaria e fu il Centro propulsore di un progetto di crescita e di sviluppo che aveva come obiettivo la crescita della persona ed il perseguimento del Bene Comune. La nostra assenza dal Parlamento, ha interrotto il percorso ed ha provocato un graduale ma inarrestabili declino in termini di giustizia sociale ed un consistente arretramento delle libertà individuali e comunitarie. Ma noi ,per la nostra storia nel paese , non possiamo rimanere inermi di fronte alle nostre responsabilità ed al destino che ci ha reso indispensabili verso la realizzazione di una Società a misura d’uomo e proiettata verso il Bene Comune. Sta a noi, recuperare la capacità di elaborazione di un progetto salvifico per il paese che inneschi di nuovo, una fase di sviluppo e di crescita a misura d’uomo, per il rafforzamento del sistema democratico e per ridurre la forbice fra il cittadino elettore e d i pseudo partiti che oggi vanno per la maggiore. Riscopriremo allora il senso del Ruolo della Democrazia Cristiana e riaffermeremo il concetto di una Politica al servizio dell’uomo e della sua dignità.