I Governi cambiano ma i problemi sono quelli di sempre !

I Governi cambiano ma i problemi sono quelli di sempre !

A cura di FRANCO CAPANNA (Teramo)

franoc.capanna@dconloine.info

Sindacalista – Giornalista – Scrittore

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< I Governi cambiano ma i problemi sono quelli di sempre  >!

 

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La speranza
da lenta a veloce fiamma il battito accende
nell’oscuro passaggio che difende il cuore dentro il petto
natura si sgretola contro il pugno della pioggia
qualche speranza naviga estatica sotto degli ombrelli
lame d’acciaio il respiro freddo
ti tramuta in marmo se non hai dei sogni
un uccellino cavalca i venti con audacia
mentre cielo ogni passante.

Vai al tuo bar e ti senti bene gustando il caffè e un dolce con crema  e poi ti giochi una schedina ” dieci e lotto” da quattro euro più un euro per ” gong” che se indovini un numero su novanta ti danno 60 euro.

La vincita è altamente improbabile perché il  banco vince sempre e mandi al diavolo il governo che da qualche spicciolo di aumento ai poveri pensionati a fronte di aumenti fuori controllo come alimenti e  luce e gas da internamento psichiatrico..

Ti salutano gli assonnati lavoratori e un poveraccio con  l’ossigeno portatile

Respira in grande sofferenza e chiedi come va e dice che pur invalido al 100%  la commissione Inps non intende dare pensione di invalidità ma io sono un sindacalista e l’invito fare opposizione entro un anno e i suoi occhi si  illuminano  alla speranza.

Disse di non saperlo ringraziandomi .

Lei dorme ancora dolce sul ramo freddo
infesta aspro il vento e la fa tremare
il becco s’avvia ai caldi mondi
e la radice cerca conforto in terra
appena danza con più violenza – lei si desta
quasi immemore dei bei tempi verdi
si guarda intorno e triste vige al grigio
mentre si lascia andare
col debole battito del cuore
s’adagia stanca in braccio alla silente brina
sente il conforto di una distante eco
e appena il vento torna a torturala
lei smette sofferenza trovata la strada ai sogni
davanti a novembre tutto tace
pare una lunga attesa di sconforto
pochi uccellini volano ancora tra i rami
mentre le stelle aspettano di abbracciare la foglia
e quando i passi calpestano la fronda
si sente come un sussurro tra le orme
vaghi ricordi di grandi voli verso il cielo
che foglie osano senza usare le ali.

La vita è una metafora che ci sfugge e ci trascende né una logica nel quotidiano ordinario e neppure nel  trascendentale perché accadono fatti imprevisti e nel decidere di fare un prelievo al bancomat inciampi e cadi e ti fai davvero male.

Poeta rapito dall’estro prima del decollo dal suo immaginario verso l’astro chiamato Infinito.
Io? Vela spinta all’astro Sogno dall’ego solitario di un divoratore di stelle che ha provato l’amore prima di lanciarsi verso l’infinito.

Ti sconvolge la vita quel fermo sul letto,quel camminare in casa con un bastone come una marionetta.

Non puoi cucinare né altro, tutto diventa difficile nel mentre soffri il dolore che ti impedisce il sonno.

Eppure tutte le mattine recito un Pater,Ave,Salve i Regina più in Gloria e Eterni riposo.

Non manco preghiera all’angelo.

Ti chiedi dove la protezione ma non trovi risposta .

Qualcuno obietterà che in fondo semplice caduta ma io dico” un accidenti” dopo un grave ricovero precedente per broncopolmonite!

La pandemia è stata un incubo,l’inflazione uno choc, è quella maledetta guerra di Putin che rischia diventare globale.

I poveracci ci invadono da ogni parte grazie anche i governi di sinistra che gridavano all’accoglienza indiscriminata per poi abbandonarli a se stessi rendendo invivibile la nostra nazione che disperati ammazzano,spacciano, stuprano e ti accoltellano per pochi eurobo o un telefonino.

Ti entrano in casa per rubare anche ucciderti e se ti difendi vai in galera e devi risarcirli .

Se ti occupano casa   nessuno li manda via e vivi in strada! Governo di incompetenti!

Se ti rubano non possono arrestarli se non c’è denuncia dice la Cartabia!

In UE ci impongono vermi da mangiare ma mangiatelì voi imbecilli che tra voi gente corrotta che per quanti soldi avuti li ha gettato nella immondizia! .

Se tutto è un sogno allora perché non lasciare al desio, la fiamma che rende forte di un ideale il nostro esistere.

Giustizia umana
mi dà palese sfratto la giustizia umana
succube forse dell’umore stolto
contro i cherubini devoti a cause buone
oh mia tribù – che onore potranno avere un giorno i nostri ossi
noi siamo il nemico di quella parte incolta
che vige prepotente con aspro falso
io sono certo sì che il mondo andrà avanti
col ricco che predica al mendicante la propria fame
un uomo non sradica dal mondo il veleno
ma una moltitudine si alzerà condanna
su quelle ombre virulente che bloccano i sogni
di una storia già nata per virtute.

Gli uomini dotati di grande intelletto hanno paura.
Gli uomini dotati di grande intelletto hanno paura che i loro sforzi di migliorare se stessi ed il mondo, siano vanificati dalla menomazione spirituale di chi ha smesso di rendere possibili i propri sogni.

 

Guerra
siamo partiti alla rivoluzione come i leoni
e vennero le iene a farci scorta
non fummo più noi nelle battaglie
fratelli mascherati da nemico
ringhiare non bastava a Morte voleva il sangue
identico al fango è l’uomo in lotta
tutti al respiro uniti
senza Gloria resta il vincitore poi sul podio
ecco la vita
condanna a battaglie singolari
per pochi momenti di appetito
la violenza non rende alcuno migliore
siamo partiti leoni rimasti ossa

 

sui campi dove il fumo arriva davvero al cielo
sotto gli occhi freddi di scaltri corvi
i nidi al valore sono solo pietre
e dell’eroe piange la memoria.

Autore Franco Capanna informazioni

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Franco Capanna
1 anno fa

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Grazie.