GIORDANA DI GIACOMO (ROMA): UNA RIFLESSIONE POLITICA IN VISTA DELLA PROSSIMA DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DEL 28-29 OTTOBRE 2022 A ROMA

GIORDANA DI GIACOMO (ROMA): UNA RIFLESSIONE POLITICA IN VISTA DELLA PROSSIMA DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DEL 28-29 OTTOBRE 2022 A ROMA

A cura di Giordana Di Giacomo (Roma)

giordana.digiacomo@dconline.info * 333-9033937 *

Segretario nazionale del Dipartimento < Ambiente – Foreste – Fonti energetiche alternative – Prevenzione calamità naturali > della Democrazia Cristiana

Consulente della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana

Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana

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Quando ti piace la politica e ti senti coinvolta nelle problematiche che oggi giorno assillano la gente, vorresti essere parte attiva del sistema !

Purtroppo – anche se la Costituzione Italiana, in più di un articolo, dice che ogni cittadino può essere parte attiva nelle Istituzioni – questo nella attuale situazione politico/sociale italiana non è regolarmente effettivo.

Interessarsi di politica ti permette di “sognare” !

Sembra che ognuno di noi possa  cambiare un sistema “cavalcato” soltanto dai soliti noti.

Anche sforzandosi di essere positivi al massimo, non si vede l’alba bene come quanto si vede chiaramente l’oscurità quando guardi al futuro.

Questo però significa chiaramente che i governanti e i governatori, non riescono a gestire l’Italia in modo da permettere a tanti italiani di visualizzare spiragli di luce guardando al futuro e tantomeno regalano serenità ai nostri stanchi vecchi.

Una politica con la P maiuscola, guidata da uomini con dei valori riesce ad apportare migliorie a tutti i ceti, che siano bassi, medi o alti.

Riesce a preventivare anche i “cataclismi” più violenti che possano scaturire in ogni settore dal piccolo artigiano coltivatore, alla grande azienda che riesca a dar da mangiare a centinaia se non migliaia di famiglie.

Non da ultimo un Governo come Cristo comanda, ha sempre la situazione sotto controllo, non si adopera solo per ricostruire, ma è in grado di costruire colonne per sorreggere gli edifici e proteggerli da eventuali scosse telluriche.

E invece oggi la cara nostra televisione ci racconta in simultanea, ventiquattr’ore su ventiquattro, quanta incapacità regna in questo grande Paese che è la bella  Italia. Perché ogni fallimento è frutto di una cattiva gestione.

Quando eravamo ragazzi ci raccontavano del progresso come se fosse stato esclusivamente portatore di ricchezza e di benessere, con una tecnologia in grado di facilitare il lavoro, lo studio, la ricerca, e tutto il resto.E invece?

Oggi ci rendiamo conto che il progresso principalmente è stato in grado di fare molte cose belle ma ha permesso un inquinamento ingestibile di smog, di rifiuti di ogni genere e questo non depone a favore.

Anche un bambino capisce che con i rifiuti si può generare gas e corrente, peccato però che non ci sono arrivati i grandi professoroni che hanno avuto il compito per anni di tenere sotto controllo l’evolversi degli eventi, tutti.

È stato un errore di distrazione o cosa? Diec’anni fa la Comunità Europea finanziava interamente i gassificatori e noi eravamo in Europa a fare cosa?

A questo punto però è inutile guardare indietro, perché per riuscire a guardare al futuro con serenità dobbiamo guardare avanti e rimboccarci le maniche tutti quanti e chiedere a voce alta di fermare la guerra, di cessare il fuoco una volta per tutte e non solo in Russia.

Parliamo tanto di inquinamento atmosferico e alimentare e di come arginarlo, ecco la priorità può essere  il “cessate il fuoco” e mettersi a lavorare bene con coerenza, nella legalità e nel rispetto di ogni vita umana, e soprattutto dell’ambiente.

La Terra è stanca, e manda già da tempo campanelli di allarme, sta a tutti noi saper leggere tra le righe,

Ma cosa possiamo fare  noi che non c’è permesso di frequentare le stanze dei bottoni se non chiedere ai Governanti di non perdere tempo a seminare odio e morte, questa è l’ora della pace, è ora di iniziare ad avviare progetti di risanamento dei territori, di attivare politiche attive di reale aiuto per tutti coloro che si trovano in difficoltà, non a parole ma con i fatti.

Si può fare molto sia a destra che a sinistra, ma soprattutto dobbiamo ritrovare un centro, quello  dell’equilibrio di ogni cosa, quello che nel dopo guerra c’è stato e ha funzionato, ed era il Partito della Democrazia Cristiana, una politica che ha fatto grande l’Italia.

Numerevoli sono i politici della Democrazia Cristiana che sono andati a destra e a sinistra.

Alcuni hanno lavorato con passione nei palazzi, altri però hanno continuato a tenere la fiammella accesa di quel “focolare” che oggi manca tantissimo a tutti gli italiani.

Giordana Di Giacomo 

 

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Antonio Antenore
1 anno fa

Bisogna costruire ed aprire un confronto con i numerosissimi personaggi politici della vecchia D C