FRANCO CAPANNA (D.C.): SULL’INTERVENTO DI F. BONGIOVANNI “IMPORTANTE INCENTIVARE LA RIORGANIZZAZIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI” RISULTA NECESSARIO RIMBOCCARSI LE MANICHE E DIMOSTRARE BUONA VOLONTA’ !

FRANCO CAPANNA (D.C.): SULL’INTERVENTO DI F. BONGIOVANNI “IMPORTANTE INCENTIVARE LA RIORGANIZZAZIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI” RISULTA NECESSARIO RIMBOCCARSI LE MANICHE E DIMOSTRARE BUONA VOLONTA’ !

A cura di FRANCO CAPANNA (Teramo)

franco.capanna@dconline.info * franco.salice2ss@gmail.com * Cell. 345-1594496 *

Presidente nazionale Vicario del Movimento Seniores della DEMOCRAZIA CRISTIANA italiana

Sindacalista – Giornalista – Scrittore

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< FRANCO CAPANNA (D.C.): SULL’INTERVENTO DI F. BONGIOVANNI “IMPORTANTE INCENTIVARE LA RIORGANIZZAZIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI” RISULTA NECESSARIO RIMBOCCARSI LE MANICHE E DIMOSTRARE BUONA VOLONTA’ ! >

Ho letto con interesse l’intervento pubblicato nei giorni scorsi sul giornale < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana e redatto dal Segretario Organizzativo nazionale della D.C. FILIPPO BONGIOVANNI (Firenze) il quale era intitolato: < E’ importante incentivare la riorganizzazione della presenza dei Democratici Cristiani in Italia >.

Ho trovato questo scritto molto efficace per quanto attiene al contenuto ed alla qualità, ma devo anche dire che da quando faccio parte di questo movimento politico (Democrazia Cristiana) ho sempre purtroppo riscontrato una non eccessiva partecipazione da parte di tanti (troppi) suoi aderenti.

Faccio questo richiamo a titolo di esempio: basta guardare il numero di commenti ai vari articoli pubblicati sul giornale o anche apparsi sui social.

Possiamo notare che un numero eccessivamente esiguo di aderenti/simpatizzanti si esprime, commenta, mette il suo “mi piace” e via dicendo.

Il che denota appunto una troppo scarsa adesione e partecipazione.

E’ ben vero che stiamo vivendo in una sorta di Babele sempre più confusionaria e che dalla nostra classe dirigente politico/parlamentare abbiamo un pessimo esempio quanto a democrazia, attenzione alla partecipazione, attenzione a quei principi di sovranità popolare che sono alla base della nostra Repubblica.

Ma se in un partito come la Democrazia Cristiana che è il fondamento della democrazia nel nostro Paese non ci educhiamo ai valori come quelli della collaborazione, del dialogo, della corresponsabilità…. temo che rischiamo di “essere davvero alla frutta”.

Ed allora dobbiamo assolutamente riprendere il filo di questo discorso ed educarci, tutti insieme, ad essere più impegnati e maggiormente collaborativi tessendo un insieme di rapporti che possano produrre efficacemente risultati a servizio del Bene Comune.

Fare un articolo è sempre piuttosto impegnativo e dispiace molto se chi scrive – pur in accademica letteratura – viene purtroppo clamorosamente snobbato.

E mi chiedo allora: cosa possono dare agli altri dal momento che i più soltanto si riempiono la bocca con propositi di aiuto e prospettive migliori per coloro che si iscrivono ?

Io stesso in diversi pezzi ho chiesto anche una forte partecipazione attiva, ma inutilmente .

Porto sempre a titolo di esempio l’ormai noto caso della diatriba Jeff Bezos – Capanna, che in realtà è stata un’occasione rara.

Ma nessun legale in casa D.C. si è fatto avanti ed a due ho pure inviato mail informativa ma non ricevendo poi nessun segno vitale in risposta.

Una causa verso l’uomo più ricco del mondo avrebbe dato prestigio se effettivamente impugnata, oltre dare rilievo internazionale al nostro partito.

Dunque mancanza espressa e la dice lunga sulla base. Se critichiamo la politica di altri poi cosa danno i più all’oggetto del contendere?

Un tempo lanciai un aiuto in carità alle suore povere in canna dal momento che – sorte nel 1500 autonome – il Vaticano ora non le aiuta economicamente.

Ma solo il presidente Angelo Sandri, oltre al sottoscritto, dammo prova di di aiuto concreto.

Lo scritto di Filippo Bongiovanni è un proposito eccellente ma la platea pare vuota (o perlomeno scarsa) e rischia essere come un elemento da Molière o da Rabelais, che di stile letterario nobile ad un pubblico menefreghista.

Ma loro (parlo dei due scrittori), almeno hanno riempito i teatri nel mondo.

Dire la verità non porta simpatie ma è la mia natura e in fondo non ho bisogno dei Giano bifronte che non portano né benefici ma il sacco loro vuoto di senso compiuto.

Lungo scritto e inutile che nessuno legge e tante volte mi sono chiesto chi me lo fa fare.

Ma va va anche detto che vi sono tante altre realtà ed anche migliori.

All’estero – ad esempio – venni premiato dei miei diffusi in Nord America come personaggio dell’anno nel 2020 e questo per diffusione della cultura e opere firmate.

 

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www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

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Filippo Bongiovanni
10 mesi fa

La Commissione europea autorizza 63 milioni destinati al sostegno e alla transizione tecnologica del settore dell’Editoria
(29 luglio 2023) La Commissione europea ha confermato il “via libera” a due interventi a favore dell’editoria, previsti dall’Italia, per complessivi 63 milioni di euro, che vengono autorizzati da Bruxelles in base alle regole europee sugli aiuti di Stato.

La Commissione ha valutato positivamente gli interventi previsti dall’Italia alla luce delle regole Ue sugli aiuti di Stato che consentono misure di sostegno allo sviluppo di determinate attività economiche. Dall’esame compiuto in ambito comunitario, è risultato che le misure previste sono “necessarie e proporzionate” per il raggiungimento degli obiettivi indicati, ovvero lo sviluppo delle settore dell’informazione, un più ampio accesso a giornali e periodici e la promozione del pluralismo.

Di particolare interesse per il settore vi è la misura, per un importo complessivo di 35 milioni, che prevede la distribuzione di aiuti sotto forma di finanziamenti diretti a imprese radiofoniche , emittenti televisive, agenzie di stampa ed editoria tradizionale. Gli aiuti potranno coprire fino al 70% dei costi degli investimenti destinati a sostenere interventi per la transizione digitale.

Il via libera della Commissione Ue a tali aiuti. Occorrerà, per il 2023, in considerazione della previsione di uno stanziamento più elevato, che venga dato adeguato sostegno all’avvio del dab+ da parte delle società consortili dell’emittenza locale, che saranno chiamate a effettuare ingenti investimenti per implementare le relative reti di diffusione.

Franco Capanna
10 mesi fa

Una finestra vera , garbata
realistica oltremisura .
Il singolo egocentrico non è credibile se non partecipativo.
Tante volte mi sono chiesto se meglio allontanarmi da questo movimento ma poi devo rinunciare ai miei scritti che apprezzati nel mondo e mi dicono se fossi in Spagna o Portogallo o in altre nazioni sarei in evidenza sulla stampa .
Non lo dico per mia esaltazione ma per pura realtà di quanto riscontro..
Il caso Jeff Bezos qui ricordato è emblematico di quanta noncuranza in DC presso legali così avulsi .
Occasione unica per darsi un tono internazionale che non più ripetibile .