Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota del Coordinamento organizzativo provinciale della Democrazia Cristiana di Cosenza in merito alle recenti esternazioni del Prof. Franco Corbelli, leader del Movimento dei diritti civili, concernenti il ritardo nella costruzione del “Cimitero dei Migranti”.

<< In questi giorni abbiamo avuto modo di assistere – sulla rete – ad un video in cui l’esimio Prof. Franco Corbelli, leader del Movimento dei diritti civili, s’infuriava vivacemente a causa dei vari ritardi burocratici a causa dei quali ancora non si riusce a porre la “prima pietra” della pietosa opera del “Cimitero dei Migranti” che sorgerà nel Comune di Tarsia (in provincia di Cosenza), sulla base del progetto che è stato approvato dall’Amministrazione comunale della cittadina.

Quello che non è ancora ben chiaro invece sono i costi di questa realizzazione che sulla base si informazioni giornalistiche parrebbero addirittura estremamente elevati …

Il Professore sbotta con grande vivacità contro questi ritardi, dimenticandosi però che purtroppo la Calabria in ritardo: a partire dalla grave emergenza sanitaria, a quella idrica che – come ben si ricorderà – giorni addietro ha colpito le zone di Thurio (giusto dietro l’angolo di Tarsia) facendo perdere il tutto a molti nuclei familiari costretti ora a ripartire da zero !

Il “Cimitero dei Migranti” deve essere intesa come un’opera di fratellanza tra i popoli, a cui profondamente crediamo, ma che esso venga costruito con finanziamenti pubblici di una Regione in cui vi è un male di vivere feroce e tangibile, non ci pare proprio il massimo !!!

E con i costi molto elevati di cui si parla per la summenzionata opera, questo davvero non lo possiamo proprio accettare !

Lo avremmo potuto accettare (e costruirne anche altre di ultime dimore) se questa falcidiata terra si fosse trovata in condizioni economiche ben diverse da quelle attuali. Invece la Calabria è proprio in ultima posizione, per quanto riguarda il tasso di povertà !

Caro Corbelli, batta i pugni come facciamo noi per poter ridare lustro a questa Calabria offesa ed umiliata, ostaggio dei cacciatori di voti giunti dall’alto…

Per chiudere la seguente nota, che non vuol essere un’atto discriminatorio o razzista (doverosa precisazione) aggiungiamo le ultime frasi della poesia del Principe De Curtis, A Livella: “Suppuarteme vicino, che te mporta ? Ste pagliacciate e ffanno sulo i vive: nuje simmu serie…appartenimmo a’ morte”.

Vincenzo Caravona * vincenzo.caravona@dconline.info *

Responsabile Organizzativo Prov.le della Democrazia Cristiana di Cosenza