Essere o appartenere ?

A cura di SERGIO MARTUSCELLI (Roma) * www.ilpopolo.news * www.democraziacristiana.it *

< Essere o appartenere ? >

Parlando di partiti politici più volte si confonde l’appartenenza con l’essere e questo comporta la più totale incomprensione del proprio ruolo all’interno del partito.

Pagare una tessera o avere sia pur una prestigiosa carica non significa essere ma appartenere.

Il militare nel partito si traduce nell’operare a livello personale ed organizzare eventi che portino all’affiliazione di nuovi membri che rafforzino e diano lustro al partito stesso.

Appartenere significa partecipare agli eventi del partito in maniera attenta, consapevole e cotruttiva !

Oggi la politica italiana sta attraversando un periodo, il peggiore credo di tutti i tempi, dove molti, sopratutto giovani, pensano di far politica per trovare una loro occupazione o una riposta diretta a problemi concreti che possono indubbiamente avere. E questa non dovrebbe essere la motivazione primaria per accostarsi alla politica

La nuova generazione (movimento 5 stelle …. docet) ha dimostrato, con i suoi rappresentanti, che non serve la conoscenza storico sociale e politica ma bastano un pugno di voti presi sul web.

D’altro canto la stessa Lega ci ha fatto quasi dimenticare … gli sforzi di Garibaldi per unificare un paese e il profondo sentimento  che unisce tutta la penisola e isole comprese (o perlomeno pare aver di molto ridimensionato questo anelito)..

Si è passati dall’essere della politica all’appartenere della nuova politica.

Oggi ci si indossa una “maglietta” e si fanno proclami pubblici, possibilmente quando le luci delle telecamere sono accese, e si va avanti per inerzia scordandoci di cosa ha davvero bisogno il Paese. Un paese ormai davvero stremato !

La colpa di tutto questo sta nell’incapacità di essere davvero italiani ma di appartenere all’Italia.

E quindi non rendendosi conto dei veri bisogni degli italiani stessi.

Credo che la soluzione sia allora tornare alla politica sociale, unendo le persone come avveniva nella Prima Repubblica, in quel momento storico dove il popolo della Democrazia Cristiana poteva contare su di un partito che davvero aveva il riferimento della sua base popolare garantita in quel concetto di sovranità popolare che è alla base della Costituzione della Repubblica Italiana.

Oggi invece questo concetto viene vergognosamente negato ed umiliato da una classe politico parlamentare che non rispetta molto il popolo italiano.

A cura di SERGIO MARTUSCELLI (Roma) * www.ilpopolo.news * www.democraziacristiana.it *