A cura di Franco Capanna (Teramo) *

franco.capanna@dconline.info *

sindacalista – giornalista – scrittore.

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< E’ purtroppo ben vero che non tutti i “Toti” sono uguali ! >

Ricordiamo un Toti (nato a Roma il 20 agosto 1882 e deceduto a Monfalcone (GO che si chiamava Toti Enrico, NDR) che fu un  grande patriota italiano.

Egli combatté nelle file dei Bersaglieri, durante la prima guerra mondiale, quale soldato irregolare, in quanto non arruolabile. Era infatti privo di una gamba, persa durante la sua attività di meccanico ferroviere.

Ma nonostante la sua menomazione, volle partecipare a varie azioni militari, in una delle quali trovò la morte, a soli 33 anni.

Durante la sesta battaglia sull’Isonzo (agosto 1916) e che si risolse nella conquista di Gorizia, rimasto in una trincea sguarnita nei dintorni di Monfalcone (GO), continuò a combattere benché colpito dai proiettili austriaci e morì incitando i suoi compagni all’assalto.

Il suo gesto fu immortalato nella stampa dell’epoca e leggendaria divenne la copertina del giornale la Domenica del Corriere, che mostrava Toti in piedi tra le sue truppe, nell’atto di scagliare la propria stampella contro le truppe austriache prima di morire.

Così Enrico Toti assurse a simbolo dell’eroismo e del senso di abnegazione del militare italiano.

Non pare invece destinato ad emulare simile eroicità il suo omonimo Ligure, anch’egli con cognome Toti, autore di una delle frasi più infelici della storia politica di tutti i tempi.

Con una esternazione così infelice potrà forse candidarsi ad essere immortale esempio di cialtroneria politica, avendo ottenuto – con il suo abominevole concetto – la riprovazione generalizzata della stragrande maggioranza dell’elettorato italiano (notoriamente non più di età giovanissma).

Davvero un record nella sua goffa presa di posizione politica !

Attenti cialtroni politici come questo di cui all’oggetto: avete portato il Paese alla deriva al contrario di chi si vuole offendere in maniera assai ottusa e sbagliata.

E’ proprio vero che quando i supporti marciscono la culla cade. Di covid-19 si può certo morire, ma nessuno si innalzi a giudice o maestro.

Ognuno stia al suo posto particolarmente chi se la ricrede che altro non è polvere ovvero terra creata da un Dio che nella sua Onnipotenza avvolte si è un po’ distratto che ha generato esseri viventi malefici che hanno portato guerre, fame, disuguaglianze, povertà, hanno distrutto l’eco- sistema, procurando sofferenze inaudite ai propri simili come la Shoah; mostri come Stalin, Hitler….e via dicendo

Pensiamo ai bambini privi del minimo per sopravvivere come acqua, medicine di base, oltre a sofferenze disumane ad animali e con distruzione di specie.

L’uomo pecca ad ogni passo come la lumaca sbava nel suo incedere.

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