Donazioni di immobili: quali sono le novità del 2019, cosa fare?

La donazione di un immobile è il contratto con il quale un soggetto, il donante arricchisce per spirito di “liberalità”, senza alcuna controprestazione, un altro soggetto, il donatario, trasferendogli un proprio diritto o assumendo un obbligo nei suoi confronti.

Donazioni di immobili: quali sono le novità del 2019, cosa fare?

Ma cosa è in definitiva una donazione ?

Innanzitutto per le donazioni di immobili nel 2019 entrano in vigore nuovi regolamenti, la norma inserita nella Manovra 2019 si chiama “Disposizioni per favorire la circolazione degli immobili oggetto di donazione” e modifica in maniera sostanziale la donazione immobiliare soprattutto per quanto riguarda la relativa tassazione.

La donazione immobiliare è un atto pubblico, perciò richiede la presenza di un notaio e di due testimoni, nonché una serie di costi non indifferenti di cui farsi carico. In pratica, la norma stabilisce che la mole di imposte da versare per effettuare la donazione sia quantificata in base al grado di parentela che c’è tra il donante ed il beneficiario, così da rendere più agevole il passaggio di proprietà rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi. In particolare:

– se il beneficiario è il coniuge oppure un figlio del donante (parenti in linea retta) allora l’imposta di donazione si applica solo alla parte della base imponibile che supera la franchigia riconosciuta di 1,5 milioni di euro.
– Se invece il beneficiario è un fratello o una sorella del donante allora l’imposta di donazione si applica solo alla parte della base imponibile che supera la franchigia riconosciuta di 100 mila euro.
– Qualora il beneficiario sia portatore di handicap grave (riconosciuto ai sensi della legge 104) allora le imposte vengono quantificate in funzione della parte che supera il valore di 1,5 milioni di euro. La diversificazione della soglia di franchigia in funzione della parentela non è l’unica novità introdotta dalla norma, dato che ci sono cambiamenti anche per l’aliquota da corrispondere, sempre variabile in base al grado di parentela.

Per ottenere l’imposta, alla base imponibile (decurtata dall’eventuale franchigia) vengono quindi applicate queste aliquote:
– 4% nel caso si tratti del coniuge oppure di un figlio, da calcolare sul valore eccedente la franchigia, per ciascun beneficiario, di 1,5 milioni di euro;
– 6% per fratelli o sorelle da calcolare sul valore eccedente la franchigia, per ciascun beneficiario, di 100 mila euro;
– 6% ma sul valore totale senza alcuna franchigia nel caso di altri parenti affini in linea retta fino ad un massimo di quarto grado o affini in linea collaterale fino al terzo grado;

– 8% per altre persone che non hanno alcun grado di parentela con il donante, da calcolare anche in questo caso senza franchigia sul valore totale.
Inoltre anche con la nuova normativa sulla donazione immobiliare rimangono attive le altre forme di tassazione, quali il pagamento dell’imposta ipotecaria pari al 2% del valore dell’immobile e l’imposta catastale dell’1% dello stesso valore.