Donare il sangue fa bene a se stessi e a chi ne ha bisogno.

Donare il sangue fa bene a se stessi e a chi ne ha bisogno.

 

Possono donare sangue tutti gli uomini e le donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni. L’importante, per preservare la salute del ricevente è essere in buona salute e non avere abitudini di vita a rischio. Tutti i donatori devono passare il test sulla storia clinica prima della donazione.

Sono molti i posti dove si può donare il sangue. A cominciare dai Servizi trasfusionali degli ospedali alle Unità mobili adibite alla raccolta sangue (autoemoteche) che vanno nei licei, università, parrocchie,  comunità.  Molte persone donano il sangue nei pulmini adibiti alla raccolta nei posti di lavoro.
Si possono consultare i siti delle aziende ospedaliere e delle associazioni di volontariato (AVIS, FIDAS, FRATRES, CRI) per verificare sedi e tempi delle raccolte organizzate stagionalmente.
Le unità di raccolta in Italia sono 1340, collegate a 326 centri trasfusionali, coordinati da 21 Centri Regionali Sangue. Dunque la rete si avvale di 1666 punti di prelievo.
Prima della donazione, il medico esegue l’anamnesi (cioè fa una serie di domande sullo stato generale di salute e sugli stili di vita) e una visita. Di solito somministra un questionario.
Se da questo incontro preliminare il medico ritiene che le condizioni di salute del donatore, al momento, non sono ottimali, lo invita a tornare in un altro momento o ad astenersi dalla donazione. Ai donatori esclusi vengono sempre fornite tutte le motivazioni che hanno portato al rinvio o all’ esclusione. Se dalle analisi effettuate risulta qualche anomalia, il donatore viene tempestivamente informato ed invitato eseguire ulteriori accertamenti e visite specialistiche.
Scritto da Franco Capanna Editorialista