CRISTINA PANZAVOLTA (Unione Cattolica Italiana): no ai bonus a pioggia ! Urgono bonus per le emergenze sociali.

CRISTINA PANZAVOLTA (Unione Cattolica Italiana): no ai bonus a pioggia ! Urgono bonus per le emergenze sociali.

A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info

< CRISTINA PANZAVOLTA (Unione Cattolica Italiana): no ai bonus a pioggia ! Urgono bonus per le emergenze sociali >.

Continua serrato il dibattito politico a 360° in particolare in ambito economico.

Cristina Panzavolta

La “vexata questio” della composita gamma dei vari bonus fiscali varati dai precedenti esecutivi è comunque giunta a soluzione in un modo o in un altro.

“Ictu oculi” sembra che sia stato posto in essere sia uno sfoltimento delle tipologie dei bonus fiscali (tutti ricordiamo che sembrava di vivere nel paese del ben godi nonostante la o le conclamate crisi che in quei tempi si annunciavano all’orizzonte) sia uno ridimensionamento degli stessi proprio perché le finanze pubbliche non possono più coprirli economicamente.

Tutto sommato una ridistribuzione delle risorse meno populista e più realista visto il momento che stiano vivendo ci può, anzi, è più che congrua anche perché a ben guardare ci sono emergenze e criticità sociali molto più urgenti e necessarie dei vari bonus a pioggia disposti  tantoper fare un po’ di politica spicciola.

A tal proposito riportiamo volentieri la riflessione dell’Ins. Cristina Panzavolta, vice-presidente dell’Unione Cattolica Italiana che a riguardo afferma

<< Dato che la Meloni vuole togliere i bonus fasulli che sono stati fatti con Conte prima ritengo che bisognerebbe pensare a un bonus per bambini che hanno problematiche nelle scuole senza insegnanti di sostegno perché i provveditorati non hanno risorse sufficienti per affrontare questa emergenza sociale lasciando soli i bambini in classe senza sostegno.

Lo Stato dov’è? Forse, senza forse, si dovrebbe porre mano ad una legge ad hoc.

L’Uci (Unione Cattolica Italiana) è molto attenta alle problematiche sociali e sollecita, qualora fosse possibile, anche la concreta possibilità di varare un bonus anche per le casalinghe che quotidianamente nel silenzio svolgono attività più encomiabili perché l’istituzione naturale della famiglia possa dignitosamente continuare a sperare in un futuro migliore”.

 

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Natascia
1 anno fa

Sarebbe veramente auspicabile iniziare dai più deboli, concretamente e subito