COLOMBIA : LEGGONO GLI ARTICOLI DELL’EDITORIALISTA FRANCO CAPANNA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

Oggi voglio occuparmi della Colombia a motivo sorprendente che ricco di lettrici e lettori compresi gli Indios.

Alcune ragazze tipiche della Colombia dove vi sono varie etnie e dialetti .

Descrizione della Colombia

Il venezuelano Francisco de Miranda in onore di Cristoforo Colombo denominò “Colombia” il territorio nato dall’associazione delle repubbliche americane.
Durante il congresso di Angostura del 15 febbraio 1819 Simón Bolívar propose il nome “Colombia” per indicare la repubblica formata da Venezuela, Equador, Nuova Granata. Con l’indipendenza dei primi due Stati, Nuova Granata divenne Repubblica della Nuova Granata e, poiché si trasformò in uno Stato federale, venne conosciuta come “Confederazione Granadina”.

Nel 1863 fu denominata “Stati uniti di Colombia” mentre nel 1886 si formulò il nome con cui è oggi chiamata questa regione: “Repubblica di Colombia”. La denominazione, però, suscitò forti reazioni ecuadoriane e venezuelane in quanto sarebbe da considerarsi come un’ appropriazione indebita di una cultura collettiva.
Oggi la Colombia è una repubblica presidenziale con trentadue dipartimenti, divisi al loro interno in comuni, e un distretto capitale secondo lo schema amministrativo delineato dalla Costituzione promulgata nel 1991.

 

Geogrfia della Colombia

La Colombia confina a Est con il Venezuela e il Brasile, a Sud con l’Ecuador e il Perù, a Nord-Ovest con lo stretto di Panama, a Nord con il mar dei Caraibi, a Ovest con l’Oceano Pacifico. Appartengono alla Colombia anche l’arcipelago di San Andrés, la Providencia e Santa Catalina. È classificata come ventiseiesimo paese più grande al mondo grazie alla sua estensione di 1.141.748 chilometri quadrati che comprende due tipi di paesaggio, segnato fortemente dall’essere nel punto di convergenza tra la placca di Nazca, quella caraibica e sudamericana. A Ovest domina la Cordigliera delle Ande che si divide a seconda della sua posizione in: Cordillera Occidental, la più corta, Central, caratterizzata dalla presenza di vulcani di cui il Nevado del Huila è il più attivo e Nevado del Ruiz il più elevato, Oriental, la più lunga perché giunge in Venezuela e ricca di bacini idrografici. Non a caso la Colombia è una delle regioni maggiormente provviste di risorse idriche e ha approvata la fratturazione idraulica nel 2019. Importanti fiumi sono il Cauca che forma una valle fertile tra la Cordillera Occidental e Central, l’Atrato che segna il confine con Antioquia, il Caquetá, originato a dieci chilometri ad ovest dalla sorgente del Magdalena, fiume dividente la Cordillera Central e Oriental. Eccetto il Caquetá, i fiumi hanno un andamento sud-nord. A Est si estendono le Llanos Orientales, una grande ecoregione pianeggiante, dove a sud c’è la foresta amazzonica mentre a nord la savana, in una depressione definita a oriente dal Massiccio della Guyana, a occidente dalla Cordigliera della Costa.
Gli effetti di questa configurazione territoriale sono due: presenza di numerosi microclimi prevalentemente umidi o secchi e aridi o piovosi o rigidi e la creazione di trentaquattro parchi nazionali gestiti dal 1994 dal ministero dell’Ambiente per preservare specialmente le orchidee, la Victoria amazzonica, la frailejones, la vastissima molteplicità di uccelli dall’inquinamento e dalla deforestazione che stanno devastando il paese.

Popolazione della Colombia

La Colombia si classifica come seconda regione più popolosa sudamericana. Si parla, infatti, di 51 milioni di abitanti per lo più situati nella regione andina e lungo la costa atlantica nonché all’interno del triangolo d’oro che comprende le città di Bogotà, Cali, Medellín in cui il tasso di criminalità è sceso vertiginosamente. Forte è il tasso di emigrazione interna dalla campagna all’urbanità così come quella esterna soprattutto verso gli USA, Ecuador, Spagna, Venezuela.
La popolazione è molto variegata o così si evince dal più recente censimento del 2018: 47% meticci, 40% bianchi, 10,6% afro-colombiani, 3,4% amerindi puri e 0,0001% gitani. Ciò può essere spiegato come il risultato di decenni di immigrazioni verso questa regione di arabi medio-orientali, spagnoli, italiani, tedeschi, cinesi, ebrei, africani, americani, giapponesi, cubani.
La demografia si riflette anche sulla lingua perché nonostante lo spagnolo sia la lingua ufficiale e l’inglese venga insegnato a scuola, sono conservate ancora settantacinque parlate indigene e sono diffusi numerosi dialetti.

Autore Franco Capanna Editorialista redattore de il Popolo, Roma

 

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Franco Capanna
6 mesi fa

Gentili letttrici e lettori mi giungono numerosi vs commenti ai miei articoli e mi dite girare in questa sede ma non mi è possibile tale passaggio xchè appare il mio nome e dunque non plausibile .
La vs mail non viene assolutamente resa pubblica come temete e garantisco .
Grazie infinite.