BOICOTTATA LA LIBERTA’ PROPAGANDISTICA DEL SEGRETARIO POLITICO REGIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELLA LOMBARDIA RAG. JACOPO DOZIO

BOICOTTATA LA LIBERTA’ PROPAGANDISTICA DEL SEGRETARIO POLITICO REGIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELLA LOMBARDIA RAG. JACOPO DOZIO

A cura di Dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli/provincia di udine)

segreteria.nazionale@dconline.info * cell. 342-1876463

Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana italiana.

Segretario Organizzativo nazionale “ad interim” della Democrazia Cristiana

< BOICOTTATA LA LIBERTA’ PROPAGANDISTICA DEL SEGRETARIO POLITICO REGIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELLA LOMBARDIA RAG. JACOPO DOZIO >.

Boicottata la libertà propagandistica del Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della regione Lombardia candidato DOZIO JACOPO (Monza e Brianza) della circoscrizione LOMBARDIA 1 – < P02 >.

Jacopo Dozio è – come noto – rappresentante della Coalizione < MASTELLA – NOI DI CENTRO – EUROPEISTI >appoggiata anche dalla DEMOCRAZIA CRISTIANA e da UNIONE CATTOLICA ITALIANA,

Nel corso della notte antecedente al voto elettorale del 25 settembre 2022 sono stati strappati tutti gli adesivi applicati sul furgone propagandistico elettorale predisposto in occasione di questa votazione.

Un’immagine della predisposizione del furgone elettorale

Il furgone era posizionato in quel di Vimercate (in provincia di Monza e Brianza).

Non contenti di un tanto i soliti ignoti hanno anche strappato i manifesti affissi negli appositi tabelloni elettorali che sono notoriamente destinati alla propaganda diretta.

E’ questo un ulteriore segno di degrado, favorito senz’altro anche dalla attuale legislazione elettorale palesemente contraria ai fondamentali principi di Libertà e di Democrazia ed a cui ci si dovrebbe ispirare in un Paese “culla del diritto” com’è appunto l’Italia !

Questa è la partecipazione elettorale gradita al potere costituito: della serie “Mattarella come Putin” !

Ma l’illegalità e l’arroganza fa ormai scuola ed annoveriamo anche questo episodio nella serie < Mattarella come Putin > e su cui siamo intenzionati a ritornare con dovizie di particolari per denunciare la palese illegalità esistente nella attuale legge elettorale italiana.

L’illegalità semina illegalità ed arroganza e non ci stupiamo se i diritti fondamentali dell’uomo vengono ormai calpestati quotidianamente.

Lo possiamo comprendere se al vertice delle Istituzioni non si ha il coraggio di garantire un’impostazione seria e democratica per lo svolgimento del principale appuntamento elettorale del nostro Paese quale appunto è l’elezione del Parlamento Italiano.

< Non si può servire a due padroni > abbiamo letto da qualche parte: principio importante a cui anche il pio “Mattarella” dovrebbe attenersi e del quale – comunque sia – un giorno anch’egli dovrà rendere conto a chi di dovere !

 

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