ANTONIO MAIURO (D.C. COSENZA): TU CHIAMALE SE VUOI…EMOZIONI !

ANTONIO MAIURO (D.C. COSENZA): TU CHIAMALE SE VUOI…EMOZIONI !
Antonio Maiuro ( Scalea / CS)

A cura di Antonio Maiuro (di Scalea/in provincia di Cosenza)

antonio.maiuro@dconline.info * 

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“L’inizio è la parte più importante del lavoro”

“Non esiste uomo tanto codardo che l’amore non renda coraggioso e trasformi in un eroe.”

“Il capolavoro dell’ingiustizia è di sembrare giusto senza esserlo.”

“Ciò che non si possiede, né si conosce, non si può dare, né insegnare ad altri.”

“Una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta”.

“Ma badate bene, cittadini, che non sia questa la cosa più difficile, ossia sfuggire alla morte, ma che molto più difficile sia sfuggire alla malvagità. Infatti, la malvagità corre molto più veloce della morte”.

“Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da uomo onesto o malvagio”.

“Quanto alla divina follia ne abbiamo distinto quattro forme, a ciascuna delle quali è preposta una divinità: Apollo per la follia profetica, Dioniso per la follia iniziatica, le Muse per la follia poetica, mentre la quarta, la più eccelsa, è sotto l’influsso di Afrodite e di Amore”.

“Neppure se si subisce ingiustizia si deve rendere ingiustizia, come, invece, crede la gente, perché per nessuna ragione si deve commettere ingiustizia.”

“Nemmeno gli ignoranti amano la sapienza, né desiderano diventare sapienti. Proprio in questo, difatti, l’ignoranza è insopportabile, nel credere da parte di chi non è né bello né eccellente, e neppure saggio, di essere adeguatamente dotato”.

“Se nelle città i filosofi non diventeranno re o quelli che ora sono detti re e sovrani non praticheranno la filosofia in modo genuino e adeguato, e potere politico e filosofia non verranno a coincidere, con la necessaria esclusione di quelli che in gran numero ora si dedicano separatamente all’una o all’altra attività, le città non avranno tregua dai mali.

Ci sarà un buon governo solo quando i filosofi diventeranno re o i re diventeranno filosofi”.

 

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