ANGELICA BIANCO (D.C.): pensare ad una scuola di formazione politica della Democrazia Cristiana in ogni regione d’Italia.

ANGELICA BIANCO (D.C.): pensare ad una scuola di formazione politica della Democrazia Cristiana in ogni regione d’Italia.

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ANGELICA BIANCO (D.C.): pensare ad una scuola di formazione politica della Democrazia Cristiana in ogni regione d’Italia.

Ho appreso dai social che nei giorni scorsi alcuni dirigenti nazionali del partito della Democrazia Cristiana (Sandri, Lenti, Martuscelli, Turco) hanno proposto di lavorare attorno ad un progetto – rivolto soprattutto ai giovani – riguardante una scuola politica della D.C.

Angelica Bianco (Chieti) con l’On. Giampiero Catone (Pescara)

Mi sembra un’idea molto valida, su cui poter lavorare coinvolgendo l’intera classe dirigente del nostro partito, ma che – a mio avviso – dovrebbe avere una sua organizzazione a livello regionale o, al massimo, interregionale.

Tra i vari argomenti che andrebbero approfonditi vi è sicuramente anche quello del contributo dei grandi personaggi a livello territoriale e nazionale hanno dato un grande contributo a fare grande l’Italia e nel contempo anche la Democrazia Cristiana.

Penso ad esempio alla mia regione dove l’On. Remo Gaspari, insieme agli On.li Lorenzo Natali e Giuseppe Spataro, possono davvero essere considerati i padri dell’Abruzzo Moderno.

Se la nostra regione fu in grado di uscire dal sottosviluppo economico in cui si trovava nell’immediato dopoguerra, lo deve soprattutto a questi illustri personaggi che svolsero un’azione straordinaria sotto tutti gli aspetti.

Lo deve proprio a quegli uomini che inviati a Roma (deputati) con centinaia di migliaia di preferenze ad ogni elezione, favorirono la crescita impetuosa della regione Abruzzo negli anni del boom economico.

Ricordo che proprio Remo Gaspari, al vertice della sua carriera politica, conseguì in una elezione ben trecentomila preferenze !

Remo Gaspari, sedici volte ministro e più volte sottosegretario nei governi della prima repubblica, fu uno di quegli uomini che riuscì a cavalcare l’onda del boom economico che viaggiava ogni anno con un Pil (prodotto interno lordo) superiore al 3 per cento.

Egli, con l’aiuto dei suoi colleghi e collaboratori, riuscì ad inserire l’Abruzzo in una spirale virtuosa che la resero una regione progredita e moderna, anche con l’aiuto dell’ Europa.