ANDREA SARANITI (DEMOCRAZIA CRISTIANA SICILIA): “SUPERIOR STABAT LUPUS CUFFARO, LONGEQUE INFERIOR AGNUS SANDRI” !

ANDREA SARANITI (DEMOCRAZIA CRISTIANA SICILIA): “SUPERIOR STABAT LUPUS CUFFARO, LONGEQUE INFERIOR AGNUS SANDRI” !

A cura di Andrea Saraniti (Catania)

andrea.saraniti@dconline.info * cell. 348-8526540 *

Segretario regionale Vicario della Democrazia Cristiana della regione Sicilia

Consigliere nazionale della Democrazia Cristiana così come eletto nel corso del XXIV Congresso nazionale della D.C. (svoltosi a Roma nei giorni 15/16 dicembre 2023).

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< ANDREA SARANITI (DEMOCRAZIA CRISTIANA SICILIA): “SUPERIOR STABAT LUPUS CUFFARO, LONGEQUE INFERIOR AGNUS SANDRI” ! >

< Superior stabat lupus “Cuffaro”, longeque inferior agnus “Sandri”! >

Fa pensare alla nota favola di Fedro – sottolinea il Segretario regionale Vicario della Democrazia Cristiana della Sicilia Andrea Saraniti (Catania) la recente polemica innescata dai “cuffariani” nei confronti della Democrazia Cristiana che si riconosce nell’attuale Segretario politico nazionale D.C. dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli/in provincia di Udine).

I “cuffariani” infatti sono molto agitati nel tentare contrastare l’accordo che la Democrazia Cristiana siciliana ha raggiunto in quel di Motta sant’Anastasia (CT), affermando che da parte loro non esiste nessun accordo.

E’ tutto vero, ma solo secondo il loro punto di vista.

Vanno però inequivocabilmente chiariti dei punti, che permettano di capire l’attuale situazione politica in atto in regione Sicilia. come nel resto del nostro Paese.

<< In primis va sottolineato che gli accordi elettorali raggiunti a Motta Sant’Anastasia (CT) sono stati discussi e sottoscritti con la Democrazia Cristiana, che attualmente vede come proprio con Segretario politico nazionale il Dott. Angelo Sandri (Udine).

Dott. Angelo Sandri (Udine)

Non stiamo dunque parlando della Democrazia Cristiana cosiddetta Nuova (ogni tanto i “cuffariani” dimenticano che il nome del loro partito è questo).

Noi invece rappresentiamo la Democrazia Cristiana avente come proprio simbolo lo Scudo crociato (di colore rosso, con la scritta LIBERTAS sulla banda orizzontale della croce) che fu di Don Sturzo, De Gasperi e Aldo Moro.

Come anche i “cuffariani” dovrebbero sapere, infatti, la Democrazia Cristiana non è mai stata sciolta ad essere ancor oggi vigente ed attiva, oggi più che mai, nonostante altre sedicenti organizzazioni tentino in tutte le maniere di metterla in ombra.

Andrea Saraniti, Graziella Duca Arcuri e Jacopo Dozio

In Sicilia dunque la Democrazia Cristiana sta trovando una sua nuova primavera, cosa che pare infastidire molto il “lupus Cuffaro”.

Ma dovrà pur farsene una ragione e con immutata simpatia lo invitiamo a stare sereno !

Lo afferma Andrea Saraniti , Segretario politico regionale Vicario della Democrazia Cristiana della Sicilia della Sicilia ed anche tra i principali artefici degli accordi elettorali a Motta Sant’Anastasia (CT).

Giuseppe Alessi (Palermo)

E’ affiancato anche dall’Architetto Giuseppe Alessi, nipote dello storico e omonimo Avvocato nel cui studio legale il 15 dicembre del 1943 si tenne la prima riunione ufficiale della Democrazia Cristiana italiana (cfr Raccolta degli atti ufficiali della D.C. – periodo 1943-1959 – Edizione cinque lune – Roma – anno 1962).

Alcide De Gasperi e Giuseppe Alessi

Proprio l’Architetto Giuseppe Alessi è Presidente del Comitato degli iscritti della Democrazia Cristiana del 1992-93 ed ha preso parte (eletto anch’egli nel Consiglio nazionale della D.C.) al recente XXIV Congresso nazionale D.C. svoltosi a Roma nei giorni 15/16 dicembre 2023.

Un tanto ad inconfutabile dimostrazione della continuità storica del partito della Democrazia Cristiana!

Le fila del partito si stanno ingrossando notevolmente, negli ultimi mesi, anche in Sicilia, nella continuità di un impegno a servizio del popolo, nella libertà e nella democrazia.

Non si comprende dunque l’irritazione cuffariana ( se non ripensando alla favola di Fedro ed alle considerazioni che ne derivano).

 

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