Adrian: anatomia di un fallimento da 20 milioni di euro.

La prima riunione 20 anni fa, la battaglia legale con Sky, l’approdo a Mediaset: la lunga storia di «Adrian», il cartone di Adriano Celentano nato male e finito peggio.

Adrian: anatomia di un fallimento da 20 milioni di euro.

Adrian tornerà in tv a settembre o ottobre per esigenze di salute di Adriano Celentano. La decisione scatena la bufera. L’Adrianeide è una tragedia televisiva degna di una grande opera pubblica, tipo la Salerno-Reggio Calabria, ma venuta peggio. Il primo capitolo — la prima riunione — risale addirittura a 20 anni fa nella sede di Mediaset: l’idea è quella di trasformare Celentano in un cartone animato, basta togliere la «o» al nome di battesimo e il gioco è fatto. Voilà, ecco Adrian. Il cartone rimane inanimato per anni, una cellula in sonno, fino a quando Sky si fa ammaliare dal progetto: contratto firmato nel 2009 con l’impegno a consegnare alla pay tv le puntate entro febbraio 2011. Nel 2010 si capisce però che le cose vanno a rilento e Celentano chiede a Sky un anno di proroga, giustificandola con la «complessità e innovatività del progetto» ma forse anche perché il Clan Celentano aveva da poco fatto causa al produttore esecutivo Cometa Film e interrotto la collaborazione con Enzo D’Alò, supervisore esecutivo di Adrian. Al terzo anno di attesa Sky decide che è troppo: dopo aver sborsato — si dice — una cifra intorno ai 7,5 milioni di euro per uno schermo nero, la pay tv annuncia battaglia legale e chiede la risoluzione del contratto.

L’annuncio di Mediaset

Il tempo di capire come fare e Mediaset abbocca: nel 2015 Pier Silvio Berlusconi annuncia per la prima volta che Adrian sarà nei palinsesti di Mediaset. Per i duri d’orecchi l’annuncio viene ripetuto per altre tre volte (ovvero tre anni), perché nel frattempo non si muove nulla. Finalmente nel 2019 è la volta buona. Ma che le cose siano nate male lo si capisce anche dal saluto che Adriano si prende da molti artisti che dovevano essere coinvolti nella parte live dello show, quella che doveva trainare il cartoon: uno dopo l’altro abbandonano Teo Teocoli, Michelle Hunziker e Ambra Angiolini, mentre Milo Manara prende le distanze («Adrian non l’ho disegnato io»).

Un kolossal di costi

I promo sparati a decibel illegali svegliano il sonno dei telespettatori, ma fino a un certo punto. Perché dopo un avvio buono (niente di trascendentale), gli ascolti di Adrian precipitano fino all’abisso: nell’ultima puntata andata in onda (il 4 febbraio) affondano tra l’8,9% e il 7,7% di share. Troppo per un evento da quasi 20 milioni di euro: un kolossal, ma solo per quanto riguarda i costi.

 

Adrian, il cartoon ideato e diretto da Adriano Celentano, è stato rinviato alla prossima stagione televisiva.

La data precisa della messa in onda non c’è, ma si parla di settembre/ottobre, sempre in prima serata su Canale Cinque. Il rinvio arriva dopo che la serie e il pre-show live, Aspettando Adrian, erano stati sospesi, dopo 4 episodi, per due settimane a causa di un’indisposizione del Molleggiato. I tempi si erano poi allungati e del destino della trasmissione non si era più saputo nulla.

Ora è arrivata la comunicazione ufficiale e congiunta del Clan e di Mediaset che le restanti cinque puntate andranno in onda a settembre/ottobre per “per esigenze di salute e di convalescenza di Adriano Celentano”. Prosegue il documento: “Il giorno esatto di messa in onda sarà comunicato successivamente. Come da originario sviluppo del programma che vedeva l’aumento progressivo della presenza di Adriano Celentano, quest’ultimo sarà presente in scena in tutte le restanti cinque puntate previste”.

Le puntate trasmesse fin’ora si sono rivelate un flop, procurando un buco da 20 milioni di euro, tanto è costato il kolossal. Il disegni, la trama, la scarsa partecipazione di Celentano allo show live sono stati oggetto di forti polemiche e motivo di grande delusione.

Il progetto non ha convinto nemmeno alcuni vip coinvolti direttamente, come Michelle Hunziker,  Teo Teocoli e Ambra Angiolini, che hanno preferito abbandonare data la completa disorganizzazione. Persino Milo Manara, cui sono stati attribuiti i disegni, ha preso le distanze.

Perfino il rinvio a settembre ha scatenato la bufera su Twitter. E come sempre Celentano divide. C’è chi lo difende a spada tratta, scrivendo:

#Adrian rinviato a settembre/ottobre. Contenti? Così possiamo dare spazio ad altra merda televisiva!

E chi invece lo critica ferocemente: Ma quindi è ufficiale? 20 milioni di euro e anni buttati al vento perchè Adriano Celentano non accetta le critiche?

Qualcuno ironico conclude: #Adrian fa flop in TV Qual è la notizia? Con #Celentano succede sempre!!!

di Antonio Gentile