Michele Interrante (Democrazia Cristiana Toscana): chi ottiene la cittadinanza italiana dimostrato un reale impegno verso la nostra Società italiana, assicurando nel contempo la sicurezza e la sostenibilità del sistema

Michele Interrante (Democrazia Cristiana Toscana): chi ottiene la cittadinanza italiana dimostrato un reale impegno verso la nostra Società italiana, assicurando nel contempo la sicurezza e la sostenibilità del sistema

< Michele Interrante (Democrazia Cristiana Toscana): chi ottiene la cittadinanza italiana dimostrato un reale impegno verso la nostra Società italiana, assicurando nel contempo la sicurezza e la sostenibilità del sistema >.

L’opportuno intervento in materia referendaria (8 e 9 giugno 2025) approntato congiuntamente dalle Segreterie della Democrazia Cristiana Italiana ed Internazionale, su proposta elaborata dal Gruppo politico/culturale < Biancofiore Donna D.C. > ha suscitato un quanto mai vasto dibattito che ha permesso ai vari partecipanti di poter cominciare ad esprimere le proprie opinioni sui vari temi oggetto di Referendum e sui quali gli italiani potranno esprimersi con il proprio importante voto.

La chat < Biancofiore Donna D.C. >, esistente come noto su < whats app > e sui vari canali social della Democrazia Cristiana hanno infatti registrato (nella giornata di ieri) numerosi interventi e dei quali cercheremo di dare almeno parziale contezza.

Tra i primi interventi in proposito registriamo quello del Dott. Michele Interrante (di Livorno), Vice-Segretario Nazionale del Dipartimento < Comunicazione – Marketing – Sviluppo > della Democrazia Cristiana Italiana e Responsabile regionale del Dipartimento Comunicazione della D.C. della Toscana e che di seguito – in sintesi – riproduciamo.

<< Intanto volevo complimentarmi conl’ Ing Yenny Gonzales, una donna di cui ormai conosco la sua intelligenza e la sua capacità di saper proporre ed esporre gli argomenti che ha a cuore.

Ed aggiungo, meno male che il Referendum esiste ancora !

Direi che bisogna da subito anche approfondire i vari quesiti con i lati positivi e negativi.

Ma senza dubbio i quesiti, così come sono stati proposti, esprimono la volontà di portare miglioramenti.

Mi permetto di formulare una prima domanda in proposito.

Quali conseguenze potrebbe avere la riduzione del periodo di residenza per la cittadinanza italiana ?

La proposta di ridurre da dieci a cinque anni il requisito di residenza per ottenere la cittadinanza italiana ha implicazioni significative, sia dal punto di vista sociale che politico ed economico.

Conseguenze positive

1. Maggiore inclusione sociale e lavorativa

Ridurre il periodo di attesa potrebbe facilitare l’integrazione degli stranieri nel tessuto sociale ed economico, consentendo loro di accedere più rapidamente a tutti i diritti civili e politici.

Favorirebbe la stabilità lavorativa di molte persone già inserite nel mercato del lavoro ma con una condizione giuridica incerta.

2. Allineamento agli standard europei

L’Italia attualmente richiede uno dei periodi più lunghi per la naturalizzazione. Un cambiamento in questo senso renderebbe il Paese più attrattivo per talenti stranieri e lavoratori qualificati.

3. Effetti demografici positivi

L’Italia ha una delle popolazioni più anziane d’Europa e un basso tasso di natalità. Facilitare la cittadinanza potrebbe contribuire a riequilibrare la struttura demografica, aumentando il numero di giovani lavoratori.

Conseguenze negative e criticità

1. Impatto sulla sicurezza e controllo dell’immigrazione

Ridurre il periodo di residenza potrebbe portare a un aumento delle richieste di cittadinanza, con il rischio di un accesso più veloce senza un adeguato percorso di integrazione e verifica dei requisiti culturali e linguistici.

Alcuni critici temono che possa incentivare una maggiore immigrazione irregolare con la prospettiva di ottenere più rapidamente i diritti di cittadinanza.

2. Rischio di naturalizzazioni strumentali

Esiste il rischio che alcune persone richiedano la cittadinanza solo per benefici economici e sociali, senza un reale radicamento nel Paese.

In alcuni casi, ciò potrebbe portare a una riduzione dell’identità culturale italiana, se non accompagnata da adeguati programmi di integrazione.

3. Effetto sul sistema di welfare

Un aumento significativo delle naturalizzazioni potrebbe aumentare la pressione sul sistema sanitario, sulle politiche sociali e sui fondi destinati al sostegno economico.

Il rischio è che i servizi pubblici vengano sovraccaricati se non si prevede una pianificazione adeguata.

Possibili soluzioni alternative.

Cittadinanza con verifica dell’integrazione:

Mantenere il requisito di cinque anni, ma subordinare la concessione della cittadinanza al superamento di un esame di lingua, cultura e partecipazione alla vita civica italiana.

Cittadinanza per merito:

Premiare con percorsi accelerati gli stranieri che hanno un lavoro stabile, pagano le tasse regolarmente e non hanno precedenti penali.

Doppio step di naturalizzazione:

Dopo cinque anni, concedere uno status intermedio con alcuni diritti, riservando la cittadinanza piena a chi dimostra un forte radicamento sociale ed economico.

Conclusione

La riduzione del periodo di residenza per ottenere la cittadinanza italiana potrebbe avere effetti sia positivi che negativi. 

La chiave per una riforma equilibrata sta nel garantire che chi ottiene la cittadinanza abbia dimostrato un reale impegno verso la società italiana, assicurando nel contempo la sicurezza e la sostenibilità del sistema. >>

 

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A cura di Ing. YENNY GONZALEZ (Livorno)

yenny.gonzalez@dconline.info *  cell. 327-9036634 *

Coordinatrice della Segreteria politica della Democrazia Cristiana Internazionale

Segretaria nazionale del Dipartimento < Statistiche e Monitoraggio territoriale > della Democrazia Cristiana Italiana

Responsabile nazionale del Gruppo di Lavoro < Biancofiore Donna > della Democrazia Cristiana italiana

Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana e Componente del Consiglio Nazionale della D.C. Italiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

 

e di Dott.ssa MIOARA DONE (Roma Capitale)

mioara.done@dconline.info * Cell. 389-9098860 *

Coordinatrice della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana

Segretaria nazionale Vicaria del Dipartimento “Sport ed Eventi sociali” della Democrazia Cristiana

Responsabile nazionale delle operazioni di tesseramento alla Democrazia Cristiana per l’anno 2025

Componente della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana e Componente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

www.democraziacristianaonline.it * www.ilpopolo.news *

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Elisa Aversano
1 mese fa

Pura pazzia Milano…… I giornali non scrivono…….. La popolazione dopo le 19 teme per sé è per la famiglia così in tutta l’Italia……} paura di trovare la propria abitazione… Occupata…… Quindi…… Ma vi leggete….. Gli italiani non fanno figli…… Soluzione………… Scomparire italiani……. Avanti tutte le domme straniere…… Già si fanno sposare dagli ottantenni……. Dopo poco ottima pensione. Hanno dai venti ai trenta….. Per tutta la vita…….. Ora già arrivano incinte………. Addio popolo italiano…… Affamato…….. Senza medici…….. Già blocco per anni…. Numero chiuso… A medicina……… Governi ignoranti……. Avete trovato anche questa soluzione……

Specialisti accomodatevi…… Gli italiani sono stupidi…… Ignoranti………. Impotenti……. Le donne. Oche giulive……. Maledizione …… Già le donne italiane anche in politaca. Vi interessano poco…. Io comincio a chiedermi……..
Dove sono finiti i meravigliosi uomini italiani……. Di cervello….. Cuore…… Onestà….. Rispetto……. Cultura…… E tanto altro.