9 MAGGIO 2024: ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA HA VOLUTO RICORDARE L’ON. ALDO MORO NEL 46° ANNIVERSARIO DELLA SUA SCOMPARSA

9 MAGGIO 2024: ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA HA VOLUTO RICORDARE L’ON. ALDO MORO NEL 46° ANNIVERSARIO DELLA SUA SCOMPARSA

A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info *  cell. 347-2577651 *

Vice-Segretario nazionale Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing della Democrazia Cristiana italiana

 Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.

e di Dott. ANGELO SANDRI (Udine)

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Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana * 

Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< 9 MAGGIO 2024: ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA HA VOLUTO RICORDARE L’ON. ALDO MORO NEL 46° ANNIVERSARIO DELLA SUA SCOMPARSA >.

On. Aldo Moro

Nella giornata di giovedì 9 maggio 2024 anche la Democrazia Cristiana ha voluto ricordare l’anniversario della tragica scomparsa dell’On. Aldo Moro ( 9 maggio 1978) barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse.

Sono state molte le iniziative che anche quest’anno il partito ha voluto promuovere in ricordo di una persona molto amata ed ancora nel cuore di tutti i democratici cristiani.

Nella tarda mattinata (alle ore 11.00) una autorevole delegazione della Democrazia Cristiana si è recata in Via Caetani, a Roma, pera deporre una corona di alloro accanto alla lapide che ricorda il tragico ritrovamento del cadavere di Aldo Moro nell’ormai tristemente famosa Renault rossa ivi parcheggiata.

Il Dott. Franco De Simoni (Roma) ha voluto nella circostanza sottolineare che:

<< Proprio per non dimenticare la figura di Aldo Moro a 46 anni dalla sua morte e della strage della sua scorta, il Comitato promotore per la riunificazione delle varie anime della Democrazia Cristiana ha voluto rendere omaggio all’indimenticato Presidente della Democrazia Cristiana con la deposizione di una corona di alloro accanto alla lapide posta in Via Caetani in sua memoria. >>

La cerimonia è poi proseguita con il Maestro Sergio Vitale che ha suonato con la sua tromba i brani dell’Inno “Fratelli d’Italia” ed il silenzio d’ordinanza con i classici tre squilli, rendendo così omaggio al grande uomo politico tragicamente scomparso per mano delle Brigate Rosse.

Il Presidente della Democrazia Cristiana Prof. Rodolfo Violo ha ricordato la vita e la figura politica del grande statista.

Tra gli altri sono intervenuti alla cerimonia l’On. Angelo Sanza, il Sen. Massimo D’Ubaldo, il già Sindaco di Roma Pietro Giubilo, il Prof. Nino Galloni, i Segretari politici D.C. Emilio Cugliari e Franco De Simoni, l’Assessore comunale D.C. Antonio Ciccarelli, il Segretario amministrativo naz.le D.C. Mario De Benedittis ed altri ancora.

Anche in varie altre parti d’Italia si sono tenute manifestazioni ed incontri per ricordare la figura dell’On. Aldo Moro.

In particolare in Basilicata dove il Vice-Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Avv. Vincenzo Di Sirio (Potenza) si è fatto interprete dei generali sentimenti di affetto e di gratitudine nei confronti dell’indimenticato Presidente della Democrazia Cristiana On. Aldo Moro.

Avv. Vincenzo Di Sirio

<< “Adempiamo alle ultime volontà del Presidente comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell’onorevole Aldo Moro”: si concludeva così la telefonata fatta dal brigatista Valerio Morucci a casa del professor Tritto, assistente di Moro, alle ore  12:13 di quel terribile 9 maggio del 1978.

Quei 55 giorni iniziati in via Fani terminarono quando forze dell’ordine, ambulanze, politici e giornalisti si riversarono in Via Caetani, al centro di Roma, luogo simbolicamente a metà strada tra via delle Botteghe Oscure (dove si trovava la sede del Partito Comunista Italiano) e piazza del Gesù, dov’era quella della Democrazia Cristiana.

L’immagine di quella Renault 4 rossa con il bagagliaio aperto divenne ben presto il tragico simbolo di un lutto nazionale.

Il terrorismo toccò dunque il suo punto più alto di aggressione allo Stato” – prosegue il Vice Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana Avv. Vincenzo Di Sirio – colpendo al cuore le istituzioni democratiche e scrivendo una delle pagine più cupe della storia della nostra Repubblica.

Il barbarico assassinio del Presidente  Moro ferì profondamente la nazione e ne dilaniò il tessuto sociale, ma il popolo italiano seppe reagire mostrando unità e coesione. >>

Anche la Segreteria nazionale della Democrazia Cristiana facente capo al Sen. Totò Cuffaro ha voluto unirsi nel ricordo dell’insigne Statista scomparso ad opera delle Brigate Rosse.

On. Totò Cuffaro
On. Francesca Donato e Biagio Passaro

La Vice-Presidente nazionale D.C. On. Francesca Donato – in visita in Emilia Romagna – ha voluto testimoniarne la stima nonchè l’affettuoso ed indelebile ricordo.

E’ stata senz’altro – quella del 9 maggio 1978 – una delle sue pagine più buie e tristi della Repubblica Italiana !

Correva appunto il 9 maggio 1978 quando tutte le televisioni mandavano in onda l’agghiacciante immagine della Renault rossa con il bagagliaio aperto e il corpo esanime del Presidente Aldo Moro.

Una ferita profonda per la democrazia, per tutti gli italiani mai rimarginata.

Lo Stato viene così colpito brutalmente al cuore con l’effetto omicidio di una persona straordinaria ed unica per intelligenza, lungimiranza e umanità.

Uno Statista con la S maiuscola. Un innamorato del suo paese, un paladino della della democrazia, un MARTIRE DELLA LIBERTÀ.

Un antesignano della democrazia compiuta che in quel momento in cui si è fatto promotore di questo disegno politico volto alla distensione e alla libertà sostanziale non è stato capito, anzi fortemente avversato.

Il suo progetto era quello di attrarre nell’area democratica forze politiche che in questi periodo non riuscivano ad affrancarsi dal loro retaggio politico e culturale in cui la parola democrazia era qualcosa di ostico da pensare.

Era più facile governare in un mondo diviso in blocchi che in un mondo libero.

Ebbene Aldo Moro aveva percorso i tempi e desiderava una nazione, un mondo libero e democratico sconvolgendo gli equilibri politici geopolitici di sempre.

Una mente illuminata in cui la persona era al centro di questo progetto così ampio respiro in cui la dignità dell’ uomo, creato a immagine e somiglianza del Creatore, non era certo un appendice ma parte integrante e sostanziale.

Ricordarlo è un dovere morale fortissimo da cui nessuno italiano può sottrarsi.

Ricordare per non mai dimenticare un Padre della nostra Repubblica libera e democratica. Un Padre che anche le giovani hanno il dovere primario di conoscere e ricordare quale segno di profonda gratitudine per aver lasciato a noi e a loro un Italia libera e democratica.

Ed è proprio in questo giorno che si celebra il < Giorno in memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi >.

La ricorrenza fu  istituita da una legge del 2007 ed unisce al ricordo di chi ha subito eventi drammatici il sostegno morale e la vicinanza delle Istituzioni e dei cittadini alle loro famiglie.

Ed in questo senso tutti i Dirigenti politici e l’intero Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana hanno voluto ricordare nella giornata del 9 maggio 2024 la figura del grande Statista On.le Aldo Moro.

Aldo Moro non va ricordato solo come prigioniero e vittima della barbarie delle Brigate Rosse. ma anche e soprattutto come uomo non attaccato al potere, come persona mite e duttile nelle modalità d’incontro: coerente nei ragionamenti e tenace nelle convinzioni.

Egli fu un grande intellettuale, un giurista, un credente, un fine interprete delle tensioni e delle passioni del suo tempo, un uomo del dialogo e della ragione.

Ricordiamolo anche nelle nostre preghiere !

 

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