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A cura di Dott. Antonio Aquilino (Milano)
antonio.aquilino@dconline.info * cell. 333-6306234 *
Vice-Presidente nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Ideatore e conduttore della trasmissione televisiva “1 Medicina e Salute”
< L’allarme di Emanuela Belcuore per un pericoloso focolaio “COVID 19” scoppiato all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) >.
Un pericoloso focolaio di Covid è scoppiato all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta), con ben 61 detenuti positivi, tra cui un malato di Aids.
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Lancia l’allarme in proposito la giornalista Emanuela Belcuore, garante dei detenuti della provincia di Caserta la quale sottolinea che < Una parte cospicua dei quasi mille detenuti dell’istituto casertano non è vaccinata contro il Covid, a differenza dei poliziotti penitenziari, per i quali vige l’obbligo a vaccinarsi.
Ed al momento dunque si registrano solo pochi positivi tra gli agenti, mentre invece la situazione è allarmante tra i detenuti.
E’ una situazione davvero molto preoccupante – rimarca Emanuela Belcuore – in qunato da giorni è in crescita il focolaio tra i detenuti, i quali vengono spostati da un reparto all’altro senza una visione logica, con quelli contagiati messi spesso in celle fredde.
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Manca un raccordo tra la struttura sanitaria del carcere e quella di sorveglianza.
Inoltre mi chiedo perché avvocati e familiari dei detenuti possono entrare in carcere senza esibire il green pass o aver fatto un tampone; provenendo dall’esterno possono essere veicolo di contagio“.
Emanuela Belcuore osserva inoltre che “l’alto numero di detenuti non vaccinati – che oscilla tra il 30 e 40% – dipende dal fatto “che mancano gli operatori sanitari per somministrare i vaccini ai detenuti, dovrebbe essere organizzata una giornata con il camper dell’Asl, da sistemare magari nel cortile del carcere. Sono ben pochi i detenuti che non vogliono vaccinarsi !“.
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Ciro Auricchio, Segretario regionale dell’Uspp (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria) Campania, rileva in proposito che:
” E’ necessario introdurre immediatamente l’obbligo vaccinale anche per i detenuti, per la loro incolumità e perché vivono a stretto contatto con il personale della Polizia Penitenziaria“.
Il sindacalista auspica che “Presto si possa individuare un Covid Center del Casertano in cui portare i detenuti, magari al Covid Hospital di Maddaloni o a Caserta.
Attualmente i poliziotti penitenziari, quando devono ricoverare un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere ammalato di Covid, devono portarlo all’ospedale Cardarelli, dove sono costretti a molte di attesa”.
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