Improvvisamente il mondo scoprì di essere fragile !

Improvvisamente il mondo scoprì di essere fragile !

A cura di Franco Capanna (sindacalista Teramo) * franco.capanna@ilpopolo.news

www.ilpopolo.news *

www.democraziacristianaonline.it *

< Improvvisamente il mondo scoprì di essere fragile ! >

Dalla campagna pubblicitaria in atto di una nota ditta, la voce di Charlie Chaplin per  per una ritrovata umanità, ho tratto spunto.

Improvvisamente il mondo scoprì di essere fragile ! Sì, una epidemia suscitata da un virus sconosciuto ha sconvolto le nostre vite e la vita del mondo.

E così dopo aver predicato e praticato mercati aperti e superamento delle barriere, ci ritroviamo a chiudere frontiere, interrompere comunicazioni, rinchiuderci ognuno nel proprio orto. Dopo aver promosso società aperte e cosmopolite, regrediamo nella nostalgia delle nazioni e del localismo.

L’ultimo spot della Lavazza che si base sulle importanti parole pronunciate da Charlie Chaplin

Dopo aver esaltato acriticamente le virtù della globalizzazione, scopriamo che un mondo globale senza regole e governance espone miliardi di persone al rischio.

Dopo aver creduto nella crescita lineare e infinita della produzione di beni e merci, siamo costretti a fare i conti con i limiti strutturali dello sviluppo e della natura.

Dopo aver accettato – e spesso enfatizzato – politiche di riduzione della spesa pubblica, dobbiamo prendere atto che salute, formazione, vita sono beni preziosi non subordinabili all’aridità contabile degli equilibri di bilancio.

Dopo aver scommesso sulla sovranazionalità e sulle istituzioni internazionali, dobbiamo constatare che alla prima seria criticità globale le istituzioni sovranazionali sono deboli e prive di strumenti.

E scopriamo che, per non vanificare l’enorme fatica delle strutture terapeutiche e sanitarie e fermare la diffusione del contagio, prezioso è il focolare domestico.

Sì, COVID-19 ci costringe a ripensare il nostro modo di vivere e il mondo in cui viviamo.

Non con la testa rivolta all’indietro, non con la nostalgia di ere dell’oro in realtà mai esistite. Né con una pregiudiziale diffidenza verso le mille e mille innovazioni che in ogni campo ogni giorno si aprono.

Nè la scintilla che accende la nostra rabbia quando un terribile cancro mi tolse moglie Pierina, che mi faceva gustare il Paradiso in terra, così bella e l’anima elegante.

La rabbia e ” il risveglio della tigre”, poi sopita da grazia ricevuta in donna inviata di nome Angela.

Ovvero dono da un Dio misericordioso per salire spiritualmente, per non cedere o morire.

Si esce dal buco nero del coronavirus se, guardando avanti e scommettendo sul futuro, si progetta un mondo “nuovo” rispettoso dell’uomo e della natura.

Questo virus chiama la politica a riflettere seriamente sulle sue finalità, sulle sue priorità, sulla relazione con i beni primari della vita.

Ce lo chiedono quei milioni di giovani che in tutto il mondo hanno raccolto l’appello di Greta a fermare il degrado del pianeta. Ce lo chiedono quei tanti scienziati oggi in prima linea nel difendere la vita dall’insidia mortale di un bacillo sconosciuto.

Ce lo chiedono quei tanti profughi che fuggono da guerre che la comunità internazionale non è capace di fermare. Ce lo chiede quella moltitudine di donne e uomini che emigra dalla propria terra quando invece vorrebbe trovare ragioni di vita e dignità nel luogo in cui è nato e cresciuto.

Serve un cambio di passo, un mutamento di paradigma. Serve la consapevolezza che il destino del mondo – e il destino di ciascuno di noi – richiede una assunzione di responsabilità individuale e collettiva.

Nessuna anonima tecnologia può sostituire la ragione umana, i sentimenti che muovono cuore e cervello, le relazioni interpersonali, il senso di appartenenza a una comunità, i valori civici e sociali che presiedono alla convivenza.

Da questa dolorosa epidemia il mondo uscirà. Ma non è indifferente se la archivierà come un brutto incidente o ne trarrà forza per intraprendere un cammino nuovo.

 

A cura di Franco Capanna (sindacalista Teramo) * franco.capanna@ilpopolo.news

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Franco Capanna sindacalista
3 anni fa

Missione compiuta.
Oggi con questo mio scritto si compie un percorso durato sedici anni dove tra dolori e sacrifici estremi riuscito risorgere come l’ Araba Fenice,un coacervo di avvenimenti dove il” normale quotidiano” che da a ciascuno di noi questa valle terrestre avvolte la fede e la temerarietà che possibile mutare eventi tragici in opportunità di rivalsa personali ma anche al servizio degli ultimi . Dio esiste e non manca ascoltare i nostri lamenti se partoriti da amore in Lui .

Amici Teramo
3 anni fa

Complimenti Franco sei davvero grandioso,!

Francesco
3 anni fa

Guardare la grandezza degli uomini del passato… Le loro parole… Profezie…. Profezie… Non ascoltate… Lasciate nel vuoto…. Ora con la loro forza.. Strarompente…. Eccole li….
Poi sorpresa dette da un piccolo uomo… Che molti conoscevano solo perché.. Faceva ridere… Si ridere… Ridere…. In quel far ridere tutta la grandezza… Noi non sapremo fare lo stesso…. La nostra grandezza… Di piccolezza…. FZ

Fausto, Potenza
3 anni fa

Un piccolo grande uomo che fosse stato ascoltato il mondo sarebbe stato un Paradiso. Grazie all’autore dello scrittore lo ha degnamente ricordato

Teresa
3 anni fa

Waooo,che bellissimo!
Teresa,Napoli

Angela, Bergamo
3 anni fa

Grazie di cuore Franco splendido incantevole magico bello anche per te e x tutti che sia di tanta gioia e serenità. Complimenti per lo stupendo scritto bello come sempre mille volte grazie e per tutto ciò che sai donare sempre con la dolcezza del tuo cuore nel dare sempre il meglio e il bello che in te Bravo Franco🌹🌹🌹🌹🌹❤️💐💐

Maria Zak
3 anni fa

🙂molto bello e profondo…grazie

Suore benedettine
3 anni fa

Davvero scritto pregevole.
Suore benedettine.

Un avvocato di Lubiana
3 anni fa

Davvero il mondo è un castello di sabbia. Un virus e tutto crolla .

Nancy,Mary, Francesca, London
3 anni fa

Sei bello Franco e belle le due tue splendide signore.

Louis
3 anni fa

Bello inserimento con quanto dice Charly Chaplin.

Nonna Adelina
3 anni fa

Storia sublime ,vera . Molto belle le donne

Katia
3 anni fa

Semplicemente bellissimo.
Katia

Prof Di Febo
3 anni fa

Infatti i governanti nella confusione e gli scienziati all’ inizio del virus poco chiari poi come divisi.
Fragilità, incompetenze, superficialità che più del fatale virus sta portando i popoli a patire la fame , addirittura cercare di farla finita

Suora claustrale
3 anni fa

Analisi pregevole.
Piacevole esuggestiva nella sua veduta

David
3 anni fa

I can’t write well, I translated it in writing and I find it very, very interesting as read. David

Emanuela
3 anni fa

Troppo forte

Amefeo
3 anni fa

Bello scritto basato su idea di Charlotte

Marta, Roseto degli Abruzzi.
3 anni fa

Charly Chaplin un grande ancora oggi.