BIAGIO PASSARO (DEMOCRAZIA CRISTIANA): RIFLESSIONI INDIGNATE SULLA “CIVILTA’ DEL PANINO” !

BIAGIO PASSARO (DEMOCRAZIA CRISTIANA): RIFLESSIONI INDIGNATE SULLA “CIVILTA’ DEL PANINO” !

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L’evoluzione della società italiana non pare proprio la massima espressione dei concetti di libertà, pluralismo, solidarietà ossia valori a cui siamo stati educati e che faremmo bene a riprendere e rilanciare con convinzione e determinazione.

La premier Meloni ci sta dicendo che il turismo sta andando a gonfie vele e che quindi stiamo vivendo in un “Eldorado” invidiabile.

Sarà ma a noi non pare proprio che la realtà sia così idilliaca.

Ha fatto molto scalpore il fatto di cronaca accaduto nella bella Puglia estiva: sole, mare, Ferragosto… e l’epopea del panino negato!

Sì, avete letto bene: a Monopoli (BA), una madre chiama un lido e chiede cortesemente se può portare due panini per i suoi figli (uno dei quali è celiaco e quindi  proprio per necessità sanitarie).

E scopre che… questo semplice gesto è considerato un affronto inaccettabile.

Il gestore (l’“eroe” del giorno?) concede in via del tutto eccezionale un solo panino, per il bimbo celiaco, e con mille precauzioni:

<< Ma non si avvicini neanche… lo consumi in una zona segreta e non si veda nulla” . Ed invoca la “proprietà privata” come barriera definitiva contro la logica e l’umanità .

È un piccolo universo surreale.

Il requisito minimo di dignità per una madre che lavora e porta due bambini a mare si trasforma in una negoziazione tra parti ostili.

Panini come oggetti proibiti, l’ingresso a un lido trasformato in un rito complicato: “Chiedo un panino, ma solo se sei fortunata. E sorridi anche, grazie.”

Come se la spiaggia fosse un regno dell’esclusione.

Ma non è finita: la normativa regionale lo permette, eccome.

Le leggi della Regione Puglia consentono espressamente di portare e consumare cibo proprio, soprattutto in presenza di esigenze specifiche come la celiachia .

Nel Codice Civile e nella legge finanziaria si sottolinea: le spiagge sono demaniali ed un concessionario non può semplicemente impedire l’ingresso di un panino .

Questo significa che un panino − sì, proprio quel simbolo di semplicità e di cura materna − non può essere legittimamente respinto.

Ma per il lido di cui trattasi, che per bocca del suo gestore fa sapere di aver “pregato” la cliente di consumare “in zona bar”, si tratta di un privilegio allarmante far consumare “sotto l’ombrellone”… un panino.

Ecco allora la morale di Ferragosto odierna: quando chiedi di garantire una merenda ai tuoi figli, puoi essere definita “fastidiosa”, “aggressiva”, o addirittura “riluttante a rispettare il sacro regolamento del lido”.

Tutto sommato, non sei una madre: sei una casistica da respingere.

Nessuno ha più diritti, solo concessioni formali da accettare, come ospiti non invitati.

In conclusione, caro gestore, un pensiero per te: alzi un ombrello su una spiaggia demaniale, ma abbassi ogni traccia di umanità quando una madre chiede una semplice merenda.

Dovresti rivedere le priorità: il rispetto delle regole è essenziale, ma il rispetto delle persone… dovrebbe essere innanzitutto, prima del resto.

Quello è un diritto, non una cortesia.

Ovviamente si ricorda a tutti gli stabilimenti balneari che dal 2027 finisce l’era delle concessioni a vita : ogni tratto di arenile tornerà a essere messo a bando ogni cinque anni, con criteri chiari e verificabili da chiunque.

Il nuovo sistema prevede:
• Almeno il 60% di spiaggia libera in ogni Comune costiero.
• Gare aperte anche a giovani imprenditori, cooperative locali e realtà “no profit”.
• Criteri ambientali obbligatori: stop alla plastica monouso, gestione intelligente dei rifiuti e tutela delle dune e della biodiversità.
• Prezzi massimi fissati per lettini e ombrelloni, con controlli e sanzioni severe per chi specula.

“Dobbiamo restituire il mare agli italiani. Le spiagge non sono proprietà privata, ma un bene comune. Dal 2027 il diritto di godere del litorale sarà garantito a tutti, senza discriminazioni né abusi !”

Già dai primi weekend estivi, le immagini parlano da sole: famiglie che non si godono tratti di costa, prezzi elevati, regole straordinariamente folli, turisti italiani che scelgono paesi esteri, ma ancora per poco!

L’Italia è passata dai primi posti a “fanalino di coda in materia di concorrenza e accesso pubblico al mare a esempio di buona governance costiera”.

Ma pare che negli ambienti governativi al potere abbiano dichiarato in proposito che: << Va tutto bene Madama la Marchesa ,,,, >>

Il 2027 potrà essere ricordato come l’anno in cui il mare è tornato di tutti. Non è uno slogan: è legge !

 

 

 

A cura di Dott. Biagio Passaro (Modena)

biagio.passaro@dconline.info *

cell. 335-433277 *

Componente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Componente della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

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