RICORDATA A COSENZA LA FIGURA DI ALDO MORO ED IL SUO INVITO A LAVORARE COSTANTEMENTE PER I BENE COMUNE !

RICORDATA A COSENZA LA FIGURA DI ALDO MORO ED IL SUO INVITO A LAVORARE COSTANTEMENTE PER I BENE COMUNE !
Ing. Liborio Mirabella

A cura di Ing. Liborio Mirabella (Catania)

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Segretario regionale Sviluppo e Organizzazione della Democrazia Cristiana della regione Sicilia

< RICORDATA A COSENZA LA FIGURA DI ALDO MORO ED IL SUO INVITO A LAVORARE COSTANTEMENTE PER I BENE COMUNE ! > 

Da sx: la Dott.ssa Graziella Duca Arcuri, l’On. Maria Fida Moro e l’Avv. Andrea Gagliardi.

La visita dell’On. Maria Fida Moro svoltasi recentemente a Cosenza, a sostegno della candidatura del Dott. Franco Pichierri a Sindaco della città, ha permesso di approfondire la conoscenza ed i contatti esponenti della Democrazia Cristiana, sia regionali che nazionali presenti a Cosenza per questa fase finale di campagna elettorale.

L’insigne statista democristiano On. Aldo Moro

Il Presidente naz.le Vicario della D.C. Dott.ssa Graziella Duca Arcuri; il Segretario nazionale Vicario D.C. per le Relazioni esterne ed istituzionali Dott. Francesco Zoleo; il Segretario nazionale D.C. per le relazioni con il Mondo Ecclesiale Ins. Anna Beneduce; il capolista della D.C. alle elezioni comunali di Cosenza Avv. Andrea Gagliardi ed altri ancora ha accolto ed accompagnato l’On. Maria Fida Modo nella due giorni cosentina.

Maria Fida Moro interloquisce con Francesco Zoleo a Cosenza

Nei vari incontri che si sono susseguiti, oltre ai temi strettamente legati alla campagna elettorale in quel di Cosenza, vi è stata – ovviamente – anche la possibilità di ricordare ed approfondire il pensiero a riguardo dell’importante figura dell’On. Aldo Moro.

In particolare l’interessante convegno svoltosi al Palazzo della Provincia di Cosenza è stato interamente dedicato al ricordo della figura dell’insigne Statista democristiano.

Il gagliardetto della Sezione della Democrazia Cristiana di Cosenza intitolata all’On. Aldo Moro

Si collega molto bene a questi eventi una appropriata riflessione sviluppata dal prof. Eliseo Le Mura (Catania) e che è pervenuta alla redazione de il nostro giornale < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana,

<< Sono passati oltre quarant’anni dal 16 Marzo 1978, giorno in cui veniva rapito l’onorevole Aldo Moro, poi barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse.

Prof. Eliseo Le Mura (Catania)

La notizia di questi giorni riguarda il processo di beatificazione dell’insigne professore e politico pugliese.

In effetti tutta l’attività politica di Aldo Moro è stata svolta secondo le virtù cardinali di “giustizia, fortezza, temperanza, sobrietà” come servizio al Bene comune.

Con la morte di Aldo Moro finisce purtroppo la ricerca dell’equilibrio tra le forze progressiste, finisce la Democrazia dell’alternanza, ovvero tramonta l’inusitata metodologia politica basata sul <Buon Governo> all’interno della “Polis”.

Sono trascorsi più di quarant’anni all’insegna dei timori e tremori scaturiti dalla perfida filosofia del T.I.N.A, un acronimo che sta per “there is not alternative”, di Thatcheriana memoria, all’indomani della sconfitta dei minatori inglesi guidati da A. Scargill.

Sconfitta che sancì la rivoluzione delle classi ricche e la vittoria del pensiero Neoliberista a discapito dei ceti sociali meno abbienti.

Questo pensiero economico negli ultimi dieci anni si è tradotto in un vero e proprio pisco-dramma nazionale.

C’è in giro molta preoccupazione e la nostra Nazione è divisa in due parti: da un lato c’è una categoria privilegiata e dall’altro una categoria penalizzata che nutre seri dubbi sugli effetti devastanti, nel medio-lungo termine, dei vaccini.

Difatti quei cittadini che rifiutano il vaccino non possono andare al lavoro, al ristorante, a meno che siano molto facoltosi permettendosi di pagare quindici euro ogni due giorni per il tampone.

È naturale che le decisioni dispotiche scaturite da una propaganda mediatica a senso unico inebetiscono le fasce sociali più fragili….

È molto più saggio battersi per una Democrazia che sappia includere le persone…..una Democrazia che sappia affrontare in maniera seria, trasparente e costruttiva i problemi più urgenti:per esempio, se si vuole fare un discorso serio, si apra un tavolo e scegliere sin d’adesso se il PNRR (PIANO NAZIONALE di RIPRESA e RESILIENZA) programma europeo di investimenti, debba essere affidato ai PRIVATI o al nuovo I.R.I.(Istituto di Ricostruzione Industriale) ?

Se non si affronta la questione economica nel breve-medio tempo, si rischia di marginalizzare ancora di più le persone più deboli, con la conseguente frattura di fiducia all’interno della nostra società, i cui effetti a lungo periodo saranno inquietanti e devastanti. >>

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