< PRESENTATO A CERVIGNANO DEL FRIULI (UD) IL LIBRO “LIBERIAMO MORO DAL CASO MORO” (EDIZIONI SAN PAOLO) SCRITTO DAL GIORNALISTA ANGELO PICARIELLO >.
Un interessante incontro socio/culturale ha avuto luogo venerdì 24 ottobre 2025 (con inizio alle ore 18.30) presso la sala convegni del Centro Civico Comunale di Via Trieste 33, a Cervignano del Friuli (UD).
Lo scopo dell’incontro era costituito dalla presentazione del libro scritto dal giornalista (di Avvenire) Angelo Picariello ed intitolato < Liberiamo Moro dal caso Moro > (Edizioni San Paolo).
L’interessante iniziativa era stata promossa dall’Associazione < Città dell’uomo > e dalle ACLI della provincia di Udine.
Un tanto anche con la fattiva collaborazione del Gruppo Adulti di Azione Cattolica di Cervignano del Friuli.

L’Amministrazione Comunale di Cervignano del Friuli – dal canto suo – aveva garantito il proprio patrocinio ed il Sindaco di Cervignano dott. Andrea Balducci ha presenziato all’incontro.
L’evento è stato coordinato dalla Prof.ssa Gabriella Burba Tommaselli che ha introdotto l’argomento della serata ed ha presentato agli astanti il giornalista Angelo Picariello, nonchè – per sommi capi – il contenuto del testo che è apparso subito estremamente interessante, quanto corposo.
Si tratta infatti di un testo di quasi cinquecento pagine e la difficoltà – a detta dello stesso autore Angelo Picariello – alla fin fine non si trattava di reperire altro materiale da inserire bensì quella di dover dare uno stop alle tante vicende, considerazioni, riflessione che emergevano nel prendere in esame una figura complessa, così come altrettanto stimolante, come appunto quella di Aldo Moro.
In apertura di convegno Gabriella Burba ha voluto perlomeno richiamare i dati salienti della fatica letteraria di Angelo Picariello.
Anni giovanili – 2 Fascismo ed antifascismo – 3 Moro docente di filosofia del diritto – 4 Moro costituente – 5 Le lezioni di diritto penale – 6 Il sessantotto – L’incontro con i nuovi Movimenti – Moro Ministro degli esteri – Cattolici e politica – L’epilogo: sequestro, morte e riconciliazione.
Angelo Picariello dal canto suo ha cercato di tratteggiare alcuni dei dati più salienti che possono emergere dallo studio e dalla conoscenza della figura di Aldo Moro, partendo da un’analisi di alcuni aspetti di vita vissuta da parte dell’insigne statista e senza ovviamente la pretesa non si dice di essere esaustivi ma di presentare Moro nella sua completezza.
Non era d’altronde questo quello che gli si chiedeva, quanto di incuriosire i presenti a riscoprire la figura di Aldo Moro nei molteplici aspetti che ne caratterizzano la testimonianza.

Testimonianza che – a quasi cinquant’anni dalla sua tragica scomparsa – mantiene tuttora una straordinaria attualità.
Il metodo prescelto per proseguire l’incontro è stato dunque quello delle domande che la prof.ssa Gabriella Burba aveva elaborato a nome e per conto dell’uditorio presente ed a cui Angelo Picariello ha dato esauriente risposta.
Sono emersi vari ed interessanti spunti che meritano senz’altro di poter essere riapprofonditi, magari anche con il sussidio del testo di Angelo Picariello e che ora offerto ai presenti ad un prezzo promozionale, ma che comunque può essere facilmente reperito presso qualsiasi Libreria della San Paolo (cfr le Paoline di Via Treppo, a Udine).

Tra la tante “illuminazioni” scaturite dall’incontro e dagli approfondimenti derivanti dal dialogo tra Gabriella Burba ed Angelo Picariello hanno compito senz’altro gli aspetti concernenti Aldo Moro costituente.

Pur così giovane (trentenne) ha preso parte infatti ai lavori dell’Assemblea Costituente lasciando una traccia indelebile già nei primi articoli della stessa che come noto stabiliscono i principi fondanti a cui la nostra Repubblica di ispira.
In questo senso Angelo Picariello ha definito Aldo Moro il “volto” della Costituzione della Repubblica italiana.
Se alla Costituzione dovessimo dare un volto – ha commentato il giornalista di Avvenire – dovremmo darle quello di Aldo Moro !
Un altro aspetto che ha senz’altro colpito tutti i presenti è stata la sottolineatura di come per Aldo Moro sia stato fondamentale (dall’inizio alla fine della sua vita) il concetto della < centralità del persona >.

Concetto a cui egli ispirò la sua azione in tutti in campi in cui si trovò ad operare: come credente, come padre di famiglia, come educatore, come politico.
E stati richiamati molti importanti episodi in cui questo concetto si è concretizzato nella vita di Aldo Moro.
Questioni anche di spazio ci suggeriscono che non sia possibile aggiungere più di tanto – in un solo articolo – su quanto emerso in questo interessante e coinvolgente incontro.
Ma ci ripromettiamo senz’altro di poterci ritornare in un immediato futuro per cogliere qualche altra “illuminazione” che senz’altro potrà essere di utilità per affrontare la realtà contemporanea (anche politica) così opaca e ben poco entusiasmante.
Aldo Moro ci potrà senz’altro ancora dare qualche importante ed interessante suggerimento in tema di pace, di disarmo, per la soluzione della guerra in Palestina, per la tutela delle minoranze, per la scuola, sull’educazione e via dicendo.
Un vero e proprio < tesoro valoriale > a cui sarebbe bene non rinunciare.
Angelo Sandri – Cervignano del Friuli (UD).

Caro Segretario la ringrazio dell ottimo servizio giornalistico che ci informa di evento culturale ed editoriale di indiscutibile valore storico e politico.