La Democrazia Cristiana è da sempre per uno Stato sociale ed equo !

La Democrazia Cristiana è da sempre per uno Stato sociale ed equo !

La Democrazia Cristiana è da sempre per uno Stato sociale ed equo !

 

Tra i numerosi passaggi politici dell’ampio discorso di apertura – in occasione del primo congresso nazionale, dopo la dipartita dell’On.le Silvio Berlusconi, svoltosi nei giorni 23  e 24 febbraio 2024 – da parte dell’On.le Antonio Tajani, attuale Vice –premier e Ministro degli esteri del Governo Meloni, non è passata inosservata la frase pronunciata dal Segretario politico nazionale di Forza Italia quando – a proposito del centro politico – a chiare lettere ha affermato “quello spazio politico che c’è tra Elly Schlein e Giorgio Meloni dobbiamo occuparlo noi”.

Si era presso il Palazzo dei congressi a Roma, gremito di parlamentari, delegati, simpatizzanti.

E’ lapalissiano che si riferisse allo spazio politico del centro, quello spazio che Ciriaco De Mita definì non assolutamente geometrico, ma appunto prettamente politico, di cui la Democrazia Cristiana ne è stata e ne è l’interprete più fedele.

Questo riferimento del neo segretario azzurro è musica per gli orecchi democristiani.

Non per nulla la Democrazia Cristiana guidata dal Segretario Nazionale Dott. Angelo Sandri (riconfermato in carica all’unanimità nell’ultimo Congresso Nazionale svoltosi nei giorni 15 e 16 dicembre 2023 – presso il Centro congressi a Roma) da tempo ha avviato un’azione di dialogo proficuo e costruttivo con tutte le realtà associative e politiche che si richiamano ai valori democristiani cristiani volto a favorire la riunificazione della Democrazia Cristiana.

Il Dott. Roberto Esposito (Roma)

Anche l’attuale Vice-Presidente Nazionale Vicario della Democrazia Cristiana dott. Roberto Esposito si sta attivamente spendendo in questa direzione.

Un lavoro fatto di dialogo costante, ascolto e diplomazia politica  che sta dando i suoi frutti con risultati più che lusinghieri forieri di concreta speranza.

Le interlocuzioni e gli incontri continuano quotidianamente anche in vista delle prossime scadenze elettorali.

Un lavoro che viene da lontano e guarda altresì lontano proprio nella piena consapevolezza che quello spazio politico, il centro, che – a parole – tutti vogliono occupare.

Centro che ha da decenni un suo referente naturale che mosse i suoi primi passi grazie all’azione politica di uno dei maggiori statisti italiani: Alcide De Gasperi.

Nell’ascoltare quel  discorso del Segretario Nazionale Azzurro, On. Antonio Tajani, sono molti i punti di contatto con la cultura democristiana (posto che alle parole, seguano i fatti).

Con chiarezza e convinzione Tajani ha riconfermato il suo essere cristiano, l’attenzione del suo partito ai valori cristiani di conseguenza la visione cristiana della politica del suo operare in ogni ambito.

Tutto questo non può che essere visto che con estremo favore dalla Democrazia Cristiana guidata dal Segretario Politico Nazionale, Dott. Angelo Sandri,

Ma ci sono tanti però quando l’attenzione si focalizza sull’attuale azione politica del Governo di cui Forza Italia è parte importante.

Se però i presupposti politici sono quelli esposti dal Segretario Politico Nazionale, On.le Antonio Tajani, non risulta facile comprendere quando si sente dire e dalla maggioranza della stampa nazionale si apprende che lo Stato sta valutando la possibilità di mettere sul mercato alcuni suoi gioielli di famiglia ad es. Poste Italiane per racimolare qualche spicciolo al fine di tentare una quadratura di bilancio.

A nostro modesto parere non è questa la strada per iniziare a risanare il bilancio statale. Poste Italiane rappresenta una delle eccellenze imprenditoriali della nazione.

Grazie alla compartecipazione dello Stato riesce ancora oggi ad espletare quel prezioso servizio di prossimità con la presenza dei propri sportelli in tutti gli 8000 mila comuni italiani consentendo alla popolazione di poter assolvere agli adempimenti e alle scadenze considerando anche il fatto che la maggior parte della popolazione purtroppo è anziana. Privare i piccoli centri anche di questi servizi significa favorire la desertificazione dei servizi e di conseguenza il loro spopolamento.

Una forza politica autenticamente popolare questo non deve permetterlo e la Democrazia Cristiana è pronta sin da ora a mobilitarsi perché tutto questo non accada.

Il mercato per il mercato, il capitalismo per il capitalismo, hanno una sola legge spregiudicata: il profitto ad ogni costo, non ha alcun interesse per la persona, le comunità e tanto meno per le piccole comunità e borghi storici.

Idem dicasi per la Sanità il servizio primario per il benessere del cittadino.

La Sanità pubblica è stata una conquista grazie all’ottimo fare politico di statisti quali: Aldo Moro, Tina Anselmi, quando nel 1970 istituirono la Sanità pubblica a servizio del cittadino-persona a prescindere dal credo politico, religioso sesso e quant’altro.

Una conquista umana e di civiltà che tutto il mondo ci invidia.

Oggi in nome di rigide e fredde regole di bilancio si stata tentando di smantellarla pezzo dopo pezzo, nonostante i proclami di cospicui appostamenti di risorse che neppure in piena pandemia c’erano, così dicono.

Lo Stato con le sue articolazioni di servizio non si smantellano in nome di bilanci da risanare o meglio i bilanci vanno risanati con un’oculata politica della spesa che non necessariamente deve concretizzarsi in tagli di personale e di risorse in ogni dove ma in scelte attente ponderate supportate da una normativa chiara, snella, trasparente, si riforma quasi sempre il codice degli appalti ma non si riesce mai a fare il salto di qualità

La chiave di volta sono le norme che devono essere varate in modo più rispondente alla realtà e non ad astratti teoremi di diritto.

Il legislatore ha il dovere di essere attento perché poi la legge è comunque “erga omnes” e per di più poi si presta a mille interpretazioni che poco hanno a che fare con le esigenze quotidiane della gente e con le criticità proprie di una normativa farraginosa e spesso e volentieri non rispondete alla realtà

Una spesa statale così gestita non avrebbe dimensioni ciclopiche come quelle che conosciamo.

I centri di spesa vanno gestiti con oculatezza, “intelligenza del buon padre di famiglia”, buon senso, economicità, non meri principi astratti ma concreti: nelle proprie famiglie ci si guarda bene dal fare una spesa inutile idem deve essere nello Stato “conditio sine qua non” per salvaguardare la sua funzione sociale e di equità.

E’ brutto sentire dire “che importa tanto paga lo Statto” nulla di più errato perché lo Stato siamo noi cittadini e i nostri rappresentanti sono i gestori e non i proprietari.

La Democrazia Cristiana quale forza politica popolare e interclassista sarà sempre al fianco del popolo per uno Stato attento al suo popolo che ne è il protagonista principale come sancito dalla nostra Carta Costituzionale.

In questi giorni il Segretario Politico Nazionale della DC , Dott. Angelo Sandri, non ha esitato un attimo a dare il proprio sostegno e quello del partito alle giuste rivendicazioni dei marittimi e degli agricoltori.

 

 

A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info *  cell. 347-2577651 *

Vice-Segretario nazionale Dipartimento < Sviluppo – Comunicazione – Marketing > della Democrazia Cristiana italiana

 Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana

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