“IL PAESE HA BISOGNO DI NOI !”: linee guida per una proposta agli italiani elaborate dal Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana (TERZA PARTE).

“IL PAESE HA BISOGNO DI NOI !”: linee guida per una proposta agli italiani elaborate dal Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana (TERZA PARTE).

A cura di CATERINA OMES (Milano) * Segretario nazionale Vicario del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana * caterina.omes@dconline.info * 338-9446344

e di ANGELO SANDRI (Udine) * Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana * segreteria.nazionale@dconline.info * 342-9581946

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it

“IL PAESE HA BISOGNO DI NOI !”: linee guida per una proposta agli italiani elaborate dal Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana (TERZA PARTE).

Concludiamo l’analisi dei vari punti programmatici contenuti nel documento < Il Paese ha bisogno di noi > approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana nel luglio del 2017.

Sulla edizione del Popolo dei giorni scorsi (01 e 02 ottobre 2019) abbiamo pubblicato le prime due parti del documento.

Quest’oggi pubblichiamo la terza parte dello stesso completando la presentazione del documento di cui trattasi.

 

  • RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA E SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE PER I SETTORI PRODUTTIVI

Riconoscimento di competenze rafforzate per la Provincia/Regione  relativamente alle seguenti funzioni: – incentivazione della ricerca, diffusione dell’innovazione e trasferimento di conoscenze e di tecnologie a favore del sistema produttivo regionale, – sviluppo ed incentivazione di interazioni vituose tra università, centri di ricerca e studi ed imprese,- parchi scientifici e tecnologici -distretti industriali

  • UNIVERSTITA’: PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E DELLE SEDI

Acquisizione di maggiore autonomia nell’ambito della programmazione territoriale dell’offerta formativa, con il coinvolgimento e la partecipazione delle università, volta a costituire il Sistema universitario , che potrebbe innescare un circolo virtuoso con il territorio, attraverso l’istituzione di corsi specificatamente inerenti alla realtà locale, di lavoro, di investimento imprenditoriale nel sostegno alla formazione specifica dei giovani lavoratori assunti, in grado, sopratutto con l’ausilio della Università telematica riconosciuta, di percorrere in e-learning la formazione universitaria, all’interno del contesto lavorativo . Trasferimento alle province/regioni di risorse statali per il funzionamento ordinario delle università e per la programmazione territoriale delle sedi universitarie , attualmente demandata ad una programmazione nazionale ed articolata localmente attraverso la consultazione dei comitati regionali di coordinamento.

 

  • COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA

Attribuzione nell’ambito dell’art.117 della Costituzione e nel rispetto del principio di leale collaborazione con lo Stato , della facoltà di stipulare, nell’ambito di attività di cooperazione transfrontaleira disciplinate dalla legge di ratifica della Convenzione quadro europea, accordi con Stati confinanti o comunque insistenti nell’area interessata alle attività di cooperazione, anche in difetto di tali accordi tra tali Stati e lo Stato Italiano.

 

  • SISTEMA BANCARIO A CARATTERE PROVINCIALE , ENTI DI CREDITO FONDIARIO ED AGRARIO A CARATTERE PROVINCIALE

Il sistema bancario rimane il cardine essenziale per la nostra economia e la nostra imprenditorialità. Si necessita di un sistema bancario che sappia far fronte alle esigenze ed alle peculiarità del sistema imprenditoriale locale, sfruttando la propria conoscenza nei territori.

Indispensabile dotare gli Enti locali di una ampia competenza legislativa al fine di adeguare l’istituzione e l’ordinamento delle cosiddette banche regionali alle esigenze dell’apparato produttivo, in ossequio ai principi fondamentali della Costituzione, agli obblighi comunitari, alla legislazione statale in materia di credito e risparmio e sotto la vigilanza delle autorità nazionali.

L’attribuzione di poteri in materia creditizia risponde quindi ad una logica di promozione dello sviluppo economico provinciale, riconosciuta la funzione economica e sociale dell’attività bancaria . Le province raccolgono tasse e imposte sufficienti a realizzare i propri programmi

  1. le province, oltre a godere dell’autonomia riconosciutagli dalla costituzione, possono essere a pieno titolo membri della camera dei deputati. nel caso sono rappresentate dal presidente della provincia il quale per la propria attività parlamentare è vincolato al mandato del consiglio provinciale
  2. la provincia è suddivisa in municipi ognuno avente una popolazione residente compresa tra i dieci e i quindici mila abitanti
  3. il municipio elegge un Sindaco o console il quale è tenuto a seguire le direttive del consiglio provinciale e opera sul territorio su delega del consiglio provinciale utilizzando gli uffici periferici

 

  • democrazia diretta:
  1. si propone di modificare il referendum abrogativo. Non è possibile abrogare il singolo articolo, periodo o punteggiatura allo scopo di far passare una legge che non si è capaci di discutere in parlamento. Il quesito si intende per la revisione dell’intera legge. Nel caso il 50% degli aventi diritto al voto si esprimano per la revisione alla presentazione del nuovo articolato di legge da parte del comitato promotore si contrappone la proposta del parlamento e si torna al voto dove qualunque sia la partecipazione il governo dovrà mettere ai voti una proposta di legge coerente con l’opinione prevalente
  2. su richiesta di un terzo dei componenti il senato della repubblica, della maggioranza delle province, o della raccolta di firme pari al 5% degli aventi diritto al voto potranno essere indetti referendum consultivi su ogni materia di interesse del popolo italiano

 

  • i diritti del popolo:
  1. ogni cittadino qualunque sia la sua condizione ha diritto di partecipare alla politica. Il diritto al voto per essere rappresentati o rappresentare chi ha fiducia in te deve considerarsi un diritto non alienabile secondo solo al diritto alla vita e al primo posto tra le libertà di cui un singolo deve godere
  2. tutte le leggi che limitano tali diritti sono nulle al pari di quelle che determinano l’espulsione da parlamentare. La persona eletta deve poter esercitare la funzione di parlamentare anche dal carcere o nella condizioni di arresti domiciliari. Al pari anche detenuti, malati, cittadini momentaneamente lontani dal seggio elettorale devono essere messi in condizione senza ostacoli di esprimere il loro voto. Un cittadino può rifiutarsi di votare, ma deve dichiararlo e certificarlo al seggio o se impossibilitato nei posti e con i mezzi messi a sua disposizione
  3. la partecipazione alla elezione del parlamento è obbligatoria per tutti i cittadini con le modalità sopra esposte. I cittadini, che non potranno certificare il voto o la rinuncia a esercitare tale diritto, saranno privati di ogni agevolazione e/o assistenza elargiti dagli enti pubblici e dallo stato fino alle successive votazioni quando recandosi al seggio potranno riottenere i benefici.

Questo il progetto è volto anche ad intercettare la parte buona del paese, oltre il 40% dell’elettorato, che non esercita più il proprio diritto di voto. Una parte di elettorato politicamente spento, ma attento ad ogni virtuosa e leale proposta in grado di costruire un Paese Migliore.