< IL COMMENTO DELLA DOTT.SSA LUCIANA BACCI (GROSSETO) ALLA GIORNATA DI SPIRITUALITA’ SVOLTASI DOMENICA 2 MARZO 2025 E PROMOSSA DAL DIPARTIMENTO ETICA E VALORI CRISTIANI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA >.
Non si è ancora spenta l’eco positiva della < Giornata di Spiritualità > che si è svolta domenica 2 marzo 2025 in quel di Livorno, presso il Santuario della madonna delle Grazie di Montenero e promossa dal Dipartimento < Etica e Valori Cristiani > della Democrazia Cristiana coordinato a livello nazionale dal Dott. Cesare Camarri (di Grosseto).

Abbiamo cercato con degli articoli già apparsi sul nostro giornale democristiano < IL POPOLO > di resocontare quanto avvenuto e detto nel corso della summenzionata < Giornata di Spiritualità >, ma ci rendiamo ben conto che abbiamo ancora tanto da dire e da scrivere in quanto l’iniziativa è stata davvero molto interessante e ricca di spunti di cui è bene fare tesoro in modo da poter “vivificare” la nostra azione nel sociale e nel politico, ambito in cui una certa “aridità” la fa troppo spesso da padrona.
In questo senso abbiamo ricevuto e ben volentieri pubblichiamo un contributo pervenutoci dalla Dott.ssa Luciana Bacci (di Grosseto), attuale Vice-Segretaria nazionale del Dipartimento Sanità e Salute pubblica della Democrazia Cristiana italiana e Segretaria regionale del medesimo Dipartimento della D.C. della Toscana.
Anche la Dott.ssa Luciana Bacci era presente alla Giornata di Spiritualità promossa dalla Democrazia Cristiana al Santuario di Montenero (Livorno) ed ha voluto esternarci le sue impressioni derivanti dall’incontro svoltosi domenica scorsa.
<< Domenica 2 marzo 2025 al Santuario di Montenero (Livorno) abbiamo vissuto una giornata molto intensa sia sul piano emotivo, che su quello spirituale.
Pertanto il mio sforzo di riflessione a livello personale va nella direzione di elaborare le mie impressioni in modo che l’arricchimento personale, derivato da questa esperienza non vada disperso, ma piuttosto incamerato affinché possa produrre nel tempo i suoi frutti.
Ormai da anni ci capita sempre più frequentemente di chiederci perplessi: “ma in che mondo siamo finiti?”
Intorno a noi vediamo accadere fatti e situazioni inaspettati e incomprensibili, oltre a doverci sorbire interventi e discussioni da parte di chi dovrebbe rappresentarci, effettuati ad un livello di tifoseria da stadio e declinati con una grammatica che definire infantile significa essere misericordiosi, tanto per fare qualche citazione dell’ultimo periodo vanno dalla battuta “Presidente del Coniglio” che rende fiera la Schlein al “bau…bau” della Montaruli.
In una società disgregata sempre più povera e sofferente sentiamo i nostri rappresentanti politici farneticare con discorsi completamente distaccati dai problemi reali, persi a gettare discredito gli uni sugli altri.
Questo clima tossico che giorno dopo giorno mina la nostra anima e ci fa sprofondare in una sorta di pervasivo disagio, è reso ancora più cupo da un inaspettato ritorno a scenari di guerra impensabili pochi anni addietro.
Il mondo intero – dal 2020 in poi – ha dovuto sopportare eventi altamente traumatici, a partire dalla pandemia alle guerre in atto.
Soprattutto dobbiamo ancora elaborare lo sconcerto con cui abbiamo visto gestire la narrazione di questi stessi eventi.
Siamo stati infatti bombardati dalla più bieca propaganda e sembra che la verità abbia perso valore e l’adesione ad una falsità piuttosto che all’altra sia servita a scaricare l’odio, montante dalle frustrazioni – per quanto inermi vediamo accadere – addosso alle altre persone vissute come nemiche, ( i no-vax, i putiniani, quello che sta succedendo a Gaza e così via).
Situazioni che hanno riportato il pensare umano ad un infantilismo manicheo dividendo gli individui tra “buoni e cattivi” e non permettendo nessun tipo di confronto tra gli uni e gli altri se non l’offesa.
In questo clima la statura morale dei due reverendissimi relatori (Mons. Simone Giusti e Mons. Paolo Razzauti), che domenica scorsa ci hanno accolto al Santuario di Montenero, è stata davvero una boccata di aria pura.
Soprattutto ha aperto di nuovo il nostro cuore alla speranza che riscoprendo le nostre radici ed i nostri valori cristiani è possibile ritrovare quella vitale energia di amore che può tradursi in una forte azione nel sociale, per produrre opportunità di effettivo miglioramento nella vita delle persone.
L’importante riflessione – proprio partendo da questi valori – è che possono sollevarci dall’apatia, dalla passività, dall’indifferenza, per ritornare ad essere “eroi in campo” nelle sfide quotidiane della vita, consapevoli che ogni scelta ed ogni azione possono fare la differenza.
L’intuizione del nostro caro Prof. Cesare Camarri – Responsabile del Dipartimento Etica e Valori cristiani della Democrazia Cristiana – di declinare con chiarezza e fermezza il progetto e l’azione politica come necessaria conseguenza di questi valori, ha mostrato che è proprio da quella fonte che può scaturire la forza di risollevare le sorti della nostra amata terra. >>
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Tante parole, ma qual è il progetto che ci deve distinguere?????