FORTE MONITO DI PAPA FRANCESCO ALLE ISTITUZIONI ED AI POLITICI ITALIANI: NESSUN DETENUTO DEVE ESSERE PRIVATO DEL “DIRITTO DI RICOMINCIARE” !

FORTE MONITO DI PAPA FRANCESCO ALLE ISTITUZIONI ED AI POLITICI ITALIANI: NESSUN DETENUTO DEVE ESSERE PRIVATO DEL “DIRITTO DI RICOMINCIARE” !

A cura di NICOLE BELFANTI (Verona) *

nicole.belfanti@dconline.info * 345-1279719

Vice-Segretario nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana.

< FORTE MONITO DI PAPA FRANCESCO ALLE ISTITUZIONI ED AI POLITICI ITALIANI: NESSUN DETENUTO DEVE ESSERE PRIVATO DEL “DIRITTO DI RICOMINCIARE” ! >

 

L’intervento di Papa Francesco – svolto nel corso dell’udienza di mercoledì scorso in piazza San Pietro ai cappellani delle case circondariali italiane, alla polizia e al personale dell’Amministrazione penitenziaria – sicuramente farà molto riflettere l’opinione pubblica italiana ed anche il mondo politico.

<< Nessun detenuto – ha precisato Papa Francesco – deve essere privato del “diritto di ricominciare” >>. 

Di conseguenza l’ergastolo non è la soluzione dei problemi, ma un problema da risolvere, mettendo così “fuori gioco” anche il carcere a vita !

Già l’anno scorso, con l’aggiornamento del Catechismo della Chiesa cattolica, era stata giudicata inammissibile la pena di morte (che ancora era ammessa sia pur in casi estremi e sempre più rari), 

Riprendendo il discorso iniziale Papa Francesco ha ribadito che spetta “ad ogni società fare in modo che la pena comminata non comprometta il diritto alla speranza e che siano garantite al detenuto prospettive di riconciliazione e  reinserimento“.

Il riferimento è al principio fondamentale della funzione rieducativa della pena. Infatti la pena comminata deve tendere alla rieducazione del condannato, così come stabilito anche dall’art. 27, comma 3. della Costituzione italiana.

In realtà, nonostante i numerosi sforzi di tantissimi operatori del settore, non mancano gli ostacoli per una piena esecuzione di questo dettato costituzionale. Papa Francesco ha parlato davanti agli oltre diecimila rappresentanti dei 191 carceri italiani.

Un altro riferimento preciso è stato fatto al dramma del sovraffolamento delle celle. L’ultima relazione annuale del Garante dei detenuti evidenzia cifre davvero preoccupanti: su 46.904 posti regolamentari disponibili negli istituti di pena, sono presenti circa 60.512 detenuti, ossia 13.608 in più rispetto alla capienza prevista, per un sovraffollamento pari al 129 per cento. 

Che cosa questo rappresenti nel cammino rieducativo di un condannato è presto detto. Quello delle carceri fuori norma “è un problema grave”, e ne è convinto anche Papa Francesco.

Una simile situazione fiacca gli spiriti e “quando le forze diminuiscono, la sfiducia aumenta”.  Ne consegue come sia “essenziale garantire condizioni di vita decorose, altrimenti le carceri diventano polveriere di rabbia, anziché luoghi di recupero“.

All’udienza erano presenti anche alcuni detenuti in permesso speciale. Altri hanno manifestato la loro vicinanza al Pontefice inviandogli lettere e doni realizzati nei laboratori che (da Bolzano a Ragusa) raccontano di un carcere che non dimentica la persona reclusa, ma prova a valorizzarne i talenti. E questo in vista del suo ritorno in società, da uomo libero per il bene comune !

A cura di NICOLE BELFANTI (Verona) * nicole.belfanti@dconline.info * 345-1279719

Vice-Segretario nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana.